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IILA finanzia 3 ricerche latino-americane sul Covid all'ICGEB

12-10-2020 22:16 - Ambasciate
GD - Roma, 12 ott. 20 - L’IILA Organizzazione Internazionale Italo-latinoamericana, utilizzando le risorse affidate dal MAECI/DGCS, finanzierà tre Programmi di Ricerca Collaborativa sul Covid-19 presentati all’International Center for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) nell’ambito del bando di ricerca emesso per il 2020. Il finanziamento, del valore di 15 mila euro per la prima annualità di ciascuno dei progetti selezionati, è previsto dall’Addendum al Protocollo d’Intesa in vigore tra i due enti dal 2018, un atto firmato oggi nella sede dell’IILA da Antonella Cavallari, Segretario Generale, e da Lawrence Banks, Direttore dell’ICGEB, per rafforzare la già eccellente collaborazione in atto tra le due organizzazioni internazionali.
Per la prima volta vengono finanziati progetti di ricerca che si svolgeranno direttamente e interamente nei Paesi interessati. “In questa fase critica per l’intera umanità abbiamo compreso tutti il valore della scienza e la priorità da dare alla ricerca. Il capitale umano è l’ancora di salvezza del nostro tempo” ha sottolineato la SG Cavallari al momento della firma.
Il primo progetto di ricerca selezionato, sviluppato dal prof. Andrés Moreno-Estrada, del Centro de Investigacion y de Estudios Avanzados dell’Istituto Politecnico Nazionale di Irapuato, nello Stato messicano di Guanajuato, si pone l’obiettivo di sequenziare i genomi di individui nativi messicani, cileni e del sud-est asiatico delle isole del Pacifico, al fine di creare una banca dati che possa assicurare lo sviluppo di strategie mediche e sanitarie più eque e più precise anche per le popolazioni indigene, spesso sottorappresentate nelle banche dati delle mappature genetiche nazionali per il Covid-19.
Il secondo progetto, che vede come capo-ricercatrice la prof. Maria Teresa Rugeles Lopez, della sede della Investigación Universitaria dell’Università di Antioquia, in Colombia, si propone di indagare le alterazioni delle cellule nei pazienti affetti dal virus SARS-CoV-2 nelle diverse fasi cliniche, al fine di identificare markers genetici utili a predire il decorso clinico del paziente, in modo da aiutare il medico curante a stilare un piano di cura più efficace.
Il terzo progetto, firmato dalla dott. Marta Giovanetti, del Laboratorio di Flavivirus, dell’Oswaldo Cruz Institute dell’omonima fondazione di Rio de Janeiro, si concentra invece sullo studio dei modelli di flusso genico di agenti patogeni, per ricreare e comprendere le cause scatenanti delle epidemie virali e tradurre le evidenze ottenute in raccomandazioni di politica pubblica.


Fonte: Redazione
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