Per la prima volta vengono finanziati progetti di ricerca che si svolgeranno direttamente e interamente nei Paesi interessati. “In questa fase critica per l’intera umanità abbiamo compreso tutti il valore della scienza e la priorità da dare alla ricerca. Il capitale umano è l’ancora di salvezza del nostro tempo” ha sottolineato la SG Cavallari al momento della firma.
Il primo progetto di ricerca selezionato, sviluppato dal prof. Andrés Moreno-Estrada, del Centro de Investigacion y de Estudios Avanzados dell’Istituto Politecnico Nazionale di Irapuato, nello Stato messicano di Guanajuato, si pone l’obiettivo di sequenziare i genomi di individui nativi messicani, cileni e del sud-est asiatico delle isole del Pacifico, al fine di creare una banca dati che possa assicurare lo sviluppo di strategie mediche e sanitarie più eque e più precise anche per le popolazioni indigene, spesso sottorappresentate nelle banche dati delle mappature genetiche nazionali per il Covid-19.
Il secondo progetto, che vede come capo-ricercatrice la prof. Maria Teresa Rugeles Lopez, della sede della Investigación Universitaria dell’Università di Antioquia, in Colombia, si propone di indagare le alterazioni delle cellule nei pazienti affetti dal virus SARS-CoV-2 nelle diverse fasi cliniche, al fine di identificare markers genetici utili a predire il decorso clinico del paziente, in modo da aiutare il medico curante a stilare un piano di cura più efficace.
Il terzo progetto, firmato dalla dott. Marta Giovanetti, del Laboratorio di Flavivirus, dell’Oswaldo Cruz Institute dell’omonima fondazione di Rio de Janeiro, si concentra invece sullo studio dei modelli di flusso genico di agenti patogeni, per ricreare e comprendere le cause scatenanti delle epidemie virali e tradurre le evidenze ottenute in raccomandazioni di politica pubblica.