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XII Forum Economico Eurasiatico: cooperazione unico strumento per invertire trend

24-10-2020 17:02 - Economia
GD - Verona, 24 ott. 20 - La cooperazione è l'unico strumento per invertire la tendenza negativa in atto. È la conclusione del XIII Forum Economico Eurasiatico di Verona, promosso dall'Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress e Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo. I grandi temi di geopolitica e macroeconomia sono stati declinati nelle diverse aree di impatto: economia, finanza, digitalizzazione, infrastrutture, cooperazione economica, commercio internazionale tra la Grande Eurasia e il resto del mondo. Si è parlato anche di genetica e di ricerca, con la conferma che in Russia sono stati registrati due vaccini contro il coronavirus che saranno somministrati alla popolazione russa già dal prossimo mese di novembre e altri due sono in fase avanzata di studio e sviluppo. Questi i grandi temi al centro del dibattito delle otto sessioni di lavoro che si sono susseguite nella due giorni veronese.
La recrudescenza della pandemia aveva costretto gli organizzatori a virare sulla formula mista del Forum, tradizionalmente un'occasione di incontro molto partecipato, nell'edizione 2020 diventato evento fisico-digitale, con la trasmissione in streaming degli interventi al pubblico, il 60% dei relatori in presenza e gli altri esperti collegati via web.
"Il bilancio è molto positivo, nonostante la criticità della situazione pandemica", ha commentato Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia e dell'Associazione Conoscere Eurasia. "Abbiamo avuto oltre 5 mila collegamenti digitali, un numero sopra ogni aspettativa. Si sono unite a noi in rete persone di tanti Paesi oltre ad Italia e Russia, Cina, Bielorussia, Kazakistan, ma anche Francia e Germania”, ha proseguito l'ideatore della manifestazione, esprimendo soddisfazione per la qualità degli interventi: “I contenuti sono stati di massimo livello, ancor più degli anni precedenti.
Il Forum ha consolidato la consapevolezza della necessità che i Paesi del mondo stiano uniti, passando dalla confrontazione alla cooperazione, che è l'unico strumento realistico in grado di invertire la tendenza negativa dello sviluppo economico mondiale, favorendo al contempo la ricerca attraverso la quale combattere efficacemente la pandemia”. E ha concluso: "Non viviamo in un mondo monopolare, bensì in un mondo multipolare e multiculturale. Pertanto, abbiamo la necessità di superare gli steccati geopolitici e ideologici, affinché tutti i Paesi si uniscano per affrontare e risolvere le grandi questioni. Come dice Papa Francesco, nessuno da solo si salva".
Da parte sua l'ex presidente del Consiglio dei Ministri, Massimo D'Alema, presidente della Fondazione Italianieuropei, “oggi l'Occidente è una grande potenza che sta vivendo una vecchiaia rancorosa. Sono preoccupato per questo mondo occidentale, ostile a tutto il resto del mondo: ostile nei confronti della Russia, nei confronti dell'Islam, pronto a sanzioni contro l'Islam sciita dell'Iran e ostile tanto alla Turchia quanto alla Cina”.
Dopo aver precisato di “non rappresentare nessun Governo e nessun partito e di proporre opinioni personali“, D'Alema ha spiegato di “non essere affatto un sostenitore delle sanzioni” che, al contrario, ritiene controproducenti. "Anche se non è possibile per il Vecchio Continente avere una politica divergente da quella americana, l'Europa ha un suo compito nel rapporto con gli USA, ha proseguito D'Alema, rappresentando un territorio dove prevale la cultura, la diplomazia, la tradizione giuridica, mentre gli USA si sono sempre presentati forti della loro supremazia militare”.
“C'è un gruppo di Paesi in Europa che per ragioni storiche ha coltivato un rapporto non proprio positivo con la Russia e, per questi Paesi, la leadership dell'Europa è rappresentata dagli Stati Uniti", ha aggiunto D'Alema. Poi ha sostenuto che "l'Occidente deve recuperare una visione più serena e riaprire il dialogo. Il report di un centro studi americano, il "Brooking Institution", di area democratica, affermava che la prossima amministrazione americana dovrà avere, con la mediazione dell'Italia, un rapporto diverso con l'Europa, favorendo il dialogo proprio con la Russia”.
Secondo D'Alema “nei confronti della Russia molti sono stati gli errori compiuti dall'Occidente che non dovrà commetterne altri. La Russia ha una grande influenza nel Mediterraneo e in Medio Oriente e può dare un contributo importante nella soluzione pacifica di gravi tensioni, si veda ad esempio la Libia, per l'Italia, Paese di grande interesse”.
Nel suo intervento Rodolfo Errore, presidente di SACE, la società per azioni del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, specializzata nel settore assicurativo finanziario e nel sostegno delle imprese italiane, ha ricordato che "nel mondo economico internazionale ormai, è matura la consapevolezza della necessità di un approccio green all'economia: lo hanno capito per prime le imprese che, attraverso pratiche sostenibili, aumentano l'efficacia delle risorse aziendali investite e riducono al contempo le spese. Le politiche di sostenibilità d'impresa hanno effetti positivi sulla reputazione aziendale”.
Secondo Errore, oggi "banche e assicurazioni si basano sempre più sulla differenziazione tra imprese green e imprese brown: i progetti di bancabilità sottoposti a finanziamento saranno qualificati in base alla loro propensione, alla sostenibilità in brown o green. I progetti di aziende green pertanto saranno più finanziabili e avranno il vantaggio di pagare spread più favorevoli”.
Per Errore "molte aziende brown avranno l'opportunità di trasformarsi in green, beneficiando delle misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale previste dal Decreto Semplificazioni".
A questo proposito ha rilevato che “la SACE può essere fondamentale a questo proposito, in quanto il Governo le ha assegnato il
compito di rilasciare garanzie per progetti ‘green new deal'. Ci sono 100 miliardi dedicati al mondo green, cinque dei quali rappresentano la quota italiana. Ci muoveremo su tre direttrici: economia pulita, economia circolare e mobilità sostenibile”.
“Tutti i progetti che avranno come connotazione maggiore uso di energia rinnovabile, miglioramento ed efficienza energetica, la riduzione del consumo di materie prime, potranno essere sottoposti all'emissione di una garanzia SACE sino all'80% dell'investimento”, ha concluso Errore.
Infine, Gaetano Miccichè, amministratore delegato di UBI Banca, intervenendo al XIII Forum Economico Eurasiatico di Verona, ha sottolineato che “la parola magica da perseguire per lo sviluppo dei mercati è ‘stabilità' perché è necessario che qualunque Governo di qualunque Paese abbia i tempi necessari per poter realizzare i propri progetti”. Miccichè ha poi ricordato che “il futuro sarà meno incerto se si realizzeranno governance stabili: solo attraverso la stabilità si possono individuare strategie e tempi per realizzarle al servizio della crescita dei Paesi e dei cittadini”.
Parlando del ruolo delle banche, Miccichè ha osservato che gli istituti di credito sono “ancora più centrali e fondamentali in anni come questi: le banche non sono più intermediari finanziari, non sono più raccoglitori di ricchezza e trasmettitori solamente al mondo delle imprese ma già da diversi lustri rappresentano partner finanziari che accompagnano tutte le idee degli imprenditori". Ed ha posto in evidenza che "sono a supporto alle nuove infrastrutture: il project financing l'ho sempre considerato una delle attività di fondamentale utilità per tutta l'economia mondiale”.
Per Miccichè le banche “hanno assunto una nuova responsabilità sociale ed economica e alcuni dati lo confermano: in Europa i fondi investiti nel 2018 in attività sostenibili ammontavano a oltre 12 miliardi di euro, circa il 50% del totale. Una cifra enorme. Ora è compito delle banche favorire iniziative green e in questo settore, lo scorso anno, i green bond sono stati pari a circa 160 miliardi di euro con una crescita del 41% rispetto all'anno precedente”, ha concluso l'amministratore delegato di UBI Banca.
Non poteva poi una analisi sulla situazione determinata dalla pandemia da Covid-19, che ha messo in evidenza significative carenze in tutti i
sistemi sanitari del mondo. Allo stesso tempo, ha lanciato nuove sfide agli imprenditori, ai manager e alle istituzioni per la creazione e il mantenimento di un ambiente tutelato e produttivo e di servizi e spazi pubblici sicuri. Da questo sunto, al XIII Forum Economico Eurasiatico di Verona, si è avviato il dibattito su come ripensare i sistemi sanitari globali al tempo del Covid-19.
Ad intervenire, tra gli altri, il ministro della Salute della Federazione Russa, Mikhail Murashko, che
ha confermato come anche nel suo Paese l'efficacia del sistema sanitario incida a livello macroeconomico e come anche in Russia abbiano dovuto rivedere la pianificazione sanitaria.
Sulla scia di Murashko, Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, ha detto che “abbiamo imparato
che anche in caso di pandemia le vittime sono spesso quelle che chiamiamo deprivate, che hanno difficoltà di natura economica. La politica deve avere la capacità di ascoltare tutti ma prendere decisioni molto rapide. Il nostro sistema è fondato sullo stato di emergenza e per la prima volta le autorità di Protezione Civile si connettono alle autorità sanitarie che fanno capo alle Regioni. In questo modo, con una guida unitaria del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sono state promosse azioni poi declinate dalle Regioni sulla base delle rispettive esigenze”.
A conclusione, l'intervento di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria: “Gli investimenti straordinari in sanità purtroppo non riescono oggi a raccogliere i risultati sperati per tante ragioni, per gli errori di programmazione del passato, per le leggi di spesa del sistema della pubblica amministrazione, per le lungaggini di una burocrazia incompatibile con la gestione di una
emergenza. Per uscire da una crisi non ancora delineata nella sua complessità, sarà necessario passare dalla logica dei sussidi a misure per rendere competitive le nostre imprese”.
I contenuti digitali del Forum sono visualizzabili direttamente dal sito www.forumverona.com


Fonte: Redazione
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