Veliero 'Vespucci': vero ambasciatore d’Italia, al termine tour mondiale
28-05-2025 17:43 - Made in Italy
GD – Civitavecchia, 28 mag. 24 – C'è un vero autentico ambasciatore d'Italia che ha attraversato tutti i mari del mondo. È lo storico veliero “Amerigo Vespucci”, l'affascinante nave scuola della Marina Militare che sta ultimando il suo tour mondiale e quello mediterraneo (voluti dal ministro della Difesa, Guido Crosetto), durato quasi due anni, visitando ben 30 Paesi e 35 porti, affiancato dal Villaggio IN Italia. Partito il 1° luglio 2023, il veliero terminerà il 6 giugno la sua tournee. Sta ora facendo scalo a Civitavecchia, 16ª tappa del Tour Mediterraneo dopo aver portato all'estero la cultura, la storia, l'innovazione, la gastronomia, la scienza, la ricerca, la tecnologia e l'industria che fanno dell'Italia un Paese universalmente apprezzato. Il progetto è una produzione in partenariato pubblico-privato di Difesa Servizi S.p.A. e Ninetynine.
La maestosa bellezza di questa nave, la più longeva in servizio nella Marina Militare, interamente costruita e allestita nell'allora Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia e varata il 22 febbraio 1931, ha fatto da calamita a decine di migliaia di persone in ogni scalo, facendo registrare dovunque il “sold out”.
Fonte: Redazione
La maestosa bellezza di questa nave, la più longeva in servizio nella Marina Militare, interamente costruita e allestita nell'allora Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia e varata il 22 febbraio 1931, ha fatto da calamita a decine di migliaia di persone in ogni scalo, facendo registrare dovunque il “sold out”.
Come ha raccontato il comandante Giuseppe Lai, «per gli italiani presenti nei vari Paesi del mondo, che abbiamo raggiunto, la visita a bordo è stato davvero un momento magico e di festa per l'essere sul suolo patrio, con commozione, orgoglio e nostalgia». Ed anche ad essi che il veliero, da buon ambasciatore, dedica il proprio motto che campeggia sul ponte principale: «Non chi comincia, ma quel che persevera", parola di Leonardo da Vinci.
A richiamare non sono solo l'armonia e la maestosità di un veliero a tre alberi con un dislocamento a pieno carico pari a 4100 tonnellate; sono infatti anche la cura storica degli ornamenti e delle decorazioni, dalla prora con la polena che rappresenta proprio Amerigo Vespucci, di bronzo dorato, ai fregi di prora e l'arabesco di poppa di legno e ricoperti con foglia d'oro zecchino. Come pure la ‘macchina umana' che governa il veliero, mossa da 250 persone (che arrivano a 400 con gli allievi dell'Accademia Navale), di cui una novantina nocchieri pronti a sporgersi sulle fiancate mentre la nave è in movimento e ad arrampicarsi sulle alberature fino a 50 metri per il Trinchetto, 54 metri per la Maestra e 43 metri per la Mezzana. E che gestiscono abilmente gli oltre 30 km di cime di canapa naturale che, a mano, muovono le molte ampie vele. Qui sul ‘Vespucci' tutto è perfetto, lucido e vivo. «A bordo si impara il pregio del lavoro di squadra», ha ricordato il comandante Lai.
Per quanto attiene l'aspetto formativo-addestrativo, agli allievi imbarcati vengono impartite le norme basilari del vivere per mare, come pure le competenze più specifiche nei vari settori: marinaresco, condotta dell'unità (compreso l'utilizzo del sestante per effettuare il punto nave), condotta dell'apparato motore ed ausiliari, gestione delle problematiche di tipo logistico, amministrativo e sanitario. Insomma, toccare con mano quanto si impara sui banchi dell'Accademia. E all'attività pratica, vengono pure affiancate conferenze e lezioni tenute dai membri dell'equipaggio più esperti; il livello di apprendimento viene poi accertato alla fine della campagna di navigazione a mezzo di verifiche scritte ed orali.
Tutta questa perfetta storica macchina galleggiante lascia ben trasparire la filosofia e la attenta strategia gestionale di bordo. E si coglie come questo ‘violino del mare' può appagare non solo gli occhi ma anche lo spirito.
«Tornare a Civitavecchia è stata una bellissima sensazione. Proprio questo porto è stato il primo in cui sono approdato quando avevo appena 8 anni. Per me questa città rappresenta un po' il primo viaggio», ha ricordato ancora il capitano di vascello Giuseppe Lai, rievocando che «il mio primo viaggio in nave è stato proprio un Olbia-Civitavecchia in cui non ha chiuso occhio per tutta la notte dall'emozione». Ora è tornato stando però nell'ambita posizione di comandante del “Vespucci”. E ha qui trovato anche il Villaggio IN Italia, l'expo itinerante che accompagna il tour nelle soste del tour. «Ci sono tanti eventi con una forte rappresentanza istituzionale. C'è un fortissimo interesse da parte di tutti, soprattutto della popolazione, come dimostra l'ennesimo sold-out per le visite a bordo», ha sottolineato il comandante Lai.
Nel villaggio “IN Italia” sono ospitati diversi appuntamenti. Tante infatti le attività in programma: dall'iniziativa “Il Vespucci incontra la cultura”, che mette a disposizione i biglietti a tariffa ridotta per visitare il Museo archeologico nazionale di Civitavecchia, all'appuntamento con “Il Vespucci incontra Osho: Federico Palmaroli – giornalista e inventore della pagina satirica ‘Le più belle frasi di Osho'”. O come la conferenza organizzata dalla SIOI Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale su “La diplomazia navale e la cooperazione internazionale”, alla quale parteciperanno il Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto e una rappresentanza di Ambasciatori NATO. Torna anche l'appuntamento “Attrazione investimenti” realizzato insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il Villaggio IN Italia ospiterà pure il consiglio di amministrazione della NIAF National Italian American Foundation e la tappa di Civitavecchia sarà anche l'occasione per promuovere, a cura del MASAF, la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell'Unesco. Non mancheranno i momenti dedicati ai più piccoli con “la Favola del Vespucci” con Veronica Maya.
Alla cerimonia di benvenuto del veliero nel porto romano, sul Molo del Bicchiere , c'erano le autorità militari e civili, tra cui il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma; il vicesindaco della Città Metropolitana di Roma, Pierluigi Sanna; il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Mauro Rotelli. A fare gli onori di casa, sotto le note della banda della Marina Militare, il sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene: «Per noi è un grandissimo onore avere il ‘Vespucci' nel nostro porto. Civitavecchia rappresenta il porto di Roma e, quindi, l'approdo qui è l'approdo nella Capitale. Avere qui il ‘Vespucci' significa che chi arriva a Civitavecchia magari da altri continenti vede l'orgoglio della nostra Marina e, quindi, della nostra nazione”.
A richiamare non sono solo l'armonia e la maestosità di un veliero a tre alberi con un dislocamento a pieno carico pari a 4100 tonnellate; sono infatti anche la cura storica degli ornamenti e delle decorazioni, dalla prora con la polena che rappresenta proprio Amerigo Vespucci, di bronzo dorato, ai fregi di prora e l'arabesco di poppa di legno e ricoperti con foglia d'oro zecchino. Come pure la ‘macchina umana' che governa il veliero, mossa da 250 persone (che arrivano a 400 con gli allievi dell'Accademia Navale), di cui una novantina nocchieri pronti a sporgersi sulle fiancate mentre la nave è in movimento e ad arrampicarsi sulle alberature fino a 50 metri per il Trinchetto, 54 metri per la Maestra e 43 metri per la Mezzana. E che gestiscono abilmente gli oltre 30 km di cime di canapa naturale che, a mano, muovono le molte ampie vele. Qui sul ‘Vespucci' tutto è perfetto, lucido e vivo. «A bordo si impara il pregio del lavoro di squadra», ha ricordato il comandante Lai.
Per quanto attiene l'aspetto formativo-addestrativo, agli allievi imbarcati vengono impartite le norme basilari del vivere per mare, come pure le competenze più specifiche nei vari settori: marinaresco, condotta dell'unità (compreso l'utilizzo del sestante per effettuare il punto nave), condotta dell'apparato motore ed ausiliari, gestione delle problematiche di tipo logistico, amministrativo e sanitario. Insomma, toccare con mano quanto si impara sui banchi dell'Accademia. E all'attività pratica, vengono pure affiancate conferenze e lezioni tenute dai membri dell'equipaggio più esperti; il livello di apprendimento viene poi accertato alla fine della campagna di navigazione a mezzo di verifiche scritte ed orali.
Tutta questa perfetta storica macchina galleggiante lascia ben trasparire la filosofia e la attenta strategia gestionale di bordo. E si coglie come questo ‘violino del mare' può appagare non solo gli occhi ma anche lo spirito.
«Tornare a Civitavecchia è stata una bellissima sensazione. Proprio questo porto è stato il primo in cui sono approdato quando avevo appena 8 anni. Per me questa città rappresenta un po' il primo viaggio», ha ricordato ancora il capitano di vascello Giuseppe Lai, rievocando che «il mio primo viaggio in nave è stato proprio un Olbia-Civitavecchia in cui non ha chiuso occhio per tutta la notte dall'emozione». Ora è tornato stando però nell'ambita posizione di comandante del “Vespucci”. E ha qui trovato anche il Villaggio IN Italia, l'expo itinerante che accompagna il tour nelle soste del tour. «Ci sono tanti eventi con una forte rappresentanza istituzionale. C'è un fortissimo interesse da parte di tutti, soprattutto della popolazione, come dimostra l'ennesimo sold-out per le visite a bordo», ha sottolineato il comandante Lai.
Nel villaggio “IN Italia” sono ospitati diversi appuntamenti. Tante infatti le attività in programma: dall'iniziativa “Il Vespucci incontra la cultura”, che mette a disposizione i biglietti a tariffa ridotta per visitare il Museo archeologico nazionale di Civitavecchia, all'appuntamento con “Il Vespucci incontra Osho: Federico Palmaroli – giornalista e inventore della pagina satirica ‘Le più belle frasi di Osho'”. O come la conferenza organizzata dalla SIOI Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale su “La diplomazia navale e la cooperazione internazionale”, alla quale parteciperanno il Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto e una rappresentanza di Ambasciatori NATO. Torna anche l'appuntamento “Attrazione investimenti” realizzato insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il Villaggio IN Italia ospiterà pure il consiglio di amministrazione della NIAF National Italian American Foundation e la tappa di Civitavecchia sarà anche l'occasione per promuovere, a cura del MASAF, la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell'Unesco. Non mancheranno i momenti dedicati ai più piccoli con “la Favola del Vespucci” con Veronica Maya.
Alla cerimonia di benvenuto del veliero nel porto romano, sul Molo del Bicchiere , c'erano le autorità militari e civili, tra cui il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma; il vicesindaco della Città Metropolitana di Roma, Pierluigi Sanna; il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Mauro Rotelli. A fare gli onori di casa, sotto le note della banda della Marina Militare, il sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene: «Per noi è un grandissimo onore avere il ‘Vespucci' nel nostro porto. Civitavecchia rappresenta il porto di Roma e, quindi, l'approdo qui è l'approdo nella Capitale. Avere qui il ‘Vespucci' significa che chi arriva a Civitavecchia magari da altri continenti vede l'orgoglio della nostra Marina e, quindi, della nostra nazione”.
Fonte: Redazione