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Vaticano: a Monda, direttore “Osservatore Romano” il Premio Biagio Agnes

18-05-2021 18:05 - Vaticano
Ignazio Ingrao Ignazio Ingrao
GD - Roma, 18 mag. 21 - La presentazione del volume «L'Osservatore. Trentacinque anni di storia della Chiesa nelle carte private di Mario Agnes», saggio di Ignazio Ingrao, vaticanista di RAI Tg1, Edizioni San Paolo, dedicato alla figura di uno dei più longevi direttori del quotidiano della Santa Sede, ha fatto da sfondo questa mattina, nella cornice dell'ambasciata italiana presso la Santa Sede, al conferimento del Premio Internazionale di Giornalismo «Biagio Agnes» all'attuale direttore del foglio vaticano, Andrea Monda.
Ricevendo il premio, dopo i discorsi introduttivi del card. Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano; di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio; dell'amb. Pietro Sebastiani e di Gianni Letta, già direttore del quotidiano “Il Tempo”, che ha tratteggiato la figura di Agnes anche con aneddoti e ricordi personali, il direttore Monda ha voluto mostrare ai presenti la prima pagina dell'”Osservatore Romano” di ieri proprio per rendere evidente come l'organo d’informazione del Vaticano si ponga in scia con quello diretto da Agnes, in particolare rispetto all'epoca in cui il quotidiano vaticano enfatizzava con forza gli appelli di Papa Wojtyla prima contro la Guerra del Golfo e poi, soprattutto, nel 2003, contro quella in Iraq a supporto dell'azione di pace del Pontefice polacco.
«Vi mostro questa pagina», ha spiegato Monda evidenziando lo scatto catturato in questi giorni di dolore a Gaza, «è una foto molto cruda, sulla quale abbiamo titolato “Sangue innocente”. Abbiamo anche scelto titoli cubitali come erano quelli di “Mai più la guerra”. Quella volta era l'Iraq, dove tra l'altro siamo stati con il Santo Padre non molto tempo fa. Ringrazio tutti i miei predecessori», ha aggiunto elencando i nomi di tutti i direttori che si sono avvicendati prima di lui, «questo premio più che a me è un riconoscimento di una storia lunga 160 anni ed io cercherò di esserne all'altezza».
Durante l’incontro, il card.Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha sottolineato come «proprio questo tipo di giornalismo Mario Agnes ha incarnato, nei suoi lunghi anni alla direzione de "L’Osservatore Romano", nella consapevolezza che il giornale della Santa Sede dovesse essere ogni giorno uno strumento umile ma chiaro, sereno ma attento, rispettoso ma coraggioso, fedele ma intelligente, dell’audacia della Verità che caratterizza il magistero di Giovanni Paolo II».
In questa frase, ha fatto notare il porporato, «è racchiusa tutta la professionalità, la dedizione e la determinazione con cui Agnes ha interpretato il suo ruolo di comunicatore». Innanzitutto, «l’avverbio "ogni giorno" sta ad indicare quel lavoro costante, artigianale, paziente che non si fa stordire dalla velocità che le tecnologie sembrano imporre sempre di più, che non va alla ricerca del like, ma che sa trovare nella quotidianità — anche in ciò che non è evidente o è apparentemente poco “notiziabile” — i fili di una narrazione altra ed alta».
Il 9 maggio del 2018, all’età di 86 anni, è venuto a mancare Mario Agnes, figura apparentemente defilata, mai sotto i riflettori, ma che in realtà ha accompagnato da protagonista quarant’anni di storia della Chiesa. Già presidente dell’Azione Cattolica, di cui aveva raccolto la difficile successione di Vittorio Bachelet, dal 1973 al 1980 – gli anni della battaglia per il referendum sul divorzio e dello scontro sulla “scelta religiosa” dell’associazione – Agnes fu testimone e protagonista di tale stagione. Nel 1976 Paolo VI lo chiamò a presiedere la società editrice del quotidiano “Avvenire”. Ma furono anche gli anni del suo impegno in politica, nelle file della DC come consigliere comunale a Roma. Infine, nel 1984, inizia la ultra ventennale avventura alla guida dell’”Osservatore Romano” fino al 2007, chiamato da Giovanni Paolo II.
Come racconta Ignazio Ingrao con precisione e abilità, Mario Agnes archiviava tutto, dalle minute delle lettere ai verbali delle riunioni, dalle bozze degli articoli agli auguri natalizi, ed ha intrecciato rapporti significativi con molte figure del giornalismo, della politica e della Chiesa. Qui sono raccolte le loro voci e le loro testimonianze: da Walter Veltroni ad Andrea Riccardi, da Angelo Scelzo a padre Gianfranco Grieco, da Ciriaco De Mita a Fausto Bertinotti. Un mosaico di voci che arricchiscono la ricostruzione fatta attraverso i documenti, gli scritti e i discorsi di Mario Agnes, lungo quarant’anni di storia della Chiesa e dell’Italia.
«L'Osservatore. Trentacinque anni di storia della Chiesa nelle carte private di Mario Agnes», di Ignazio Ingrao - Edizioni San Paolo, 2021 – pag. 192 - € 19,00.


Fonte: Redazione
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