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UE: Road-Map 2021-2030 per riduzione rischi catastrofali

20-02-2021 14:46 - Europa
GD - Roma, 20 feb. 21 - L’ONU accelera la preparazione del Forum Europeo per la riduzione dei rischi da catastrofi naturali che si terrà il 24-25 novembre in Portogallo. Come informa FeBAF, al centro dei lavori il varo di una nuova Road-Map per il prossimo decennio che intende far tesoro di quanto appreso dalla crisi pandemica e dall’inserimento del tema nei programmi di resilienza, ricostruzione e sostenibilità dei paesi membri della piattaforma regionale ONU (l’Europa a 55 Paesi).
Il quadro più preoccupante emerge dai Paesi più vulnerabili con limitata capacità fiscale e di indebitamento, e con situazioni economiche sociali e occupazionali fortemente colpite dalla pandemia: Europa dell’Est, Euro-Mediterraneo, regione Euro-Asiatica. In vista della Road-Map, l’ONU ha lanciato un processo di consultazione guidato da UE e Consiglio d’Europa, che coinvolge anche il settore privato sulla scorta della strategia concordata nel Summit di Sendai (Giappone) del 2015, che tra quelle dell’ONU dà più spazio a settore privato, investimenti, assicurazioni e finanza.
La FeBAF Federazione Banche Assicurazioni Finanza è stata in audizione col Segretariato ONU e sono state indicate le quattro aree prioritarie finora emerse: 1. Il monitoraggio dei rischi pandemici e catastrofali; 2. Le partnership pubblico private nei sistemi di protezione; 3. Gli investimenti e il loro finanziamento; 4. Il coinvolgimento dell’opinione pubblica e dei policy-maker nella prevenzione e nella preparazione delle risposte.
Si è inoltre posto l’accento sulla necessità di rafforzare la dimensione sovranazionale “regionale”, non solo per la risposta vigorosa della UE alla crisi (Next Generation EU, etc.), ma anche per le responsabilità e i programmi UE nei confronti dell’intera regione Pan-Europea (vicinato orientale ed euro-mediterraneo).
È stato posto in evidenza il ruolo fondamentale che assicurazioni, banche e mercati dei capitali giocano nel finanziamento degli investimenti, negli schemi di protezione catastrofali, socio-sanitari, nella prevenzione e nella ricostruzione, e la necessità che i governi lo sostengano con adeguate politiche, anche di incentivazione fiscale.
Per l’Italia, la Presidenza del G20 e la co-leadership del Cop 26 daranno l’opportunità, anche col contributo delle comunità finanziarie, di portare questi temi ai più alti livelli della governance globale.


Fonte: FeBAF
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