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UE: lettera Associazioni industriali Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna

08-12-2020 15:31 - Europa
GD - Roma, 8 dic. 20 - “L'Europa ha urgentemente bisogno di un Piano per la ripresa e la crescita; gli strumenti chiave del Recovery Plan europeo, il QFP e NGEU, sono oggi più importanti che mai e devono diventare operativi senza ulteriori ritardi”. È il passaggio chiave della lettera congiunta firmata dai presidenti di Bdi (Germania), Medef (Francia), Confindustria (Italia), Ceoe (Spagna) e Lewiatan (Polonia) inviata ai presidenti delle tre principali istituzioni europee.
Alla vigilia del Vertice dei Capi di Stato e di Governo, in programma a Bruxelles il 10 e 11 dicembre, le Associazioni industriali esortano i leader politici Ue a superare lo stallo negoziale che tiene in ostaggio il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale dell’UE (QFP) e il Next Generation UE (NGEU), evitando così l’esercizio provvisorio e sbloccando in tempo i fondi destinati a famiglie ed imprese europee.
Le cinque Confindustrie nazionali, che rappresentano le imprese dei Paesi a cui saranno destinati circa i due terzi delle sovvenzioni della Recovery and Resilience Facility (RRF) - il principale strumento di Next Generation EU - esortano le istituzioni europee e gli Stati membri a coinvolgere le parti sociali sia nell’elaborazione che nell’attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza e a definire regole semplici e chiare per assicurarne un’effettiva operatività.
Secondo le prospettive economiche dell’autunno elaborate Business Europe, l'economia europea subirà un crollo pari al 7,3% del PIL nel 2020 a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Nel corso delle ultime settimane, per effetto della seconda ondata di diffusione del virus e delle nuove chiusure delle attività economiche, la situazione è ulteriormente peggiorata. Sebbene i dati ufficiali mostrino solo lievi aumenti della disoccupazione in realtà, secondo le stime, la diminuzione delle ore lavorate sarà equivalente a 18 milioni di posti di lavoro a tempo pieno nel terzo trimestre del 2020. Il percorso per tornare ai livelli di produzione pre-Covid, secondo gli industriali europei, sarà lungo e caratterizzato da un elevato grado di incertezza.
“Pertanto, è imperativo che i responsabili politici facciano quanto è in loro potere per sostenere i nostri sistemi economici. I cittadini e le imprese europee aspettano con ansia il via libera al Piano per la ripresa”, sottolineano le associazioni imprenditoriali dei cinque Paesi UE nella missiva ed esortano i leader UE a “unire le forze e dispiegare tutte le energie per guardare in avanti e iniziare a ricostruire il nostro futuro”.
Inoltre, nel riconoscere la straordinaria opportunità rappresentata dalla RRF, i cinque presidenti, pongono l’accento sull’esigenza di un quadro coerente e flessibile sugli aiuti di Stato con l’obiettivo di finanziare la ripresa a livello nazionale, basato su regole adattate e processi di notifica più brevi e agevoli per le misure che richiederanno un’autorizzazione preventiva da parte della Commissione Europea.
Infine, le cinque associazioni industriali sottolineano la necessità che le riforme e gli investimenti facciano perno su priorità chiare, per poter rispondere adeguatamente agli ambiziosi obiettivi UE in materia di protezione ambientale e innovazione digitale.
“Ciò sarà possibile”, si legge ancora nella lettera, “solo consentendo nuove forme di cooperazione pubblico-privato, finalizzate non solo a dare continuità alle riforme attuate, ma anche a generare investimenti produttivi. Sarà ugualmente fondamentale garantire sostegno adeguato a progetti ampi e integrati, per coprire l’intero ciclo dell'innovazione”.


Fonte: Redazione
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