Svizzera: amb. Cornado, “rapporti con Italia hanno raggiunto eccellenza”
17-01-2025 22:06 - Ambasciate
GD - Ginevra, 17 gen. 25 - Fra Italia e Svizzera "siamo arrivati a un livello di eccellenza dei rapporti bilaterali senza precedenti" e "si lavora come un unico team". Lo ha detto Gian Lorenzo Cornado, ambasciatore d'Italia in Svizzera, in un'intervista pubblicata oggi dal “Corriere del Ticino”.
La svolta, ha spiegato l'ambasciatore al quotidiano, "è stata la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Berna, alla fine di novembre del 2022. Da lì abbiamo inanellato una serie di successi e 'svuotato tutti i cassetti'. Si è creato anche un rapporto di collaborazione formale e informale molto stretto tra i due ministri degli Esteri, Antonio Tajani e Ignazio Cassis. Si conoscono, si stimano, hanno un approccio comune su molte questioni internazionali e si parlano anche informalmente via WhatsApp. È una situazione inedita", ha affermato Cornado citando tra i successi l'esempio dell'accordo sul cabotaggio, firmato in ottobre a Roma.
La collaborazione tra i due Paesi va oltre i rapporti bilaterali e riguarda anche il dialogo e gli sforzi per riportare la pace in Ucraina. "Svizzera e Italia hanno firmato una dichiarazione congiunta per una conferenza di pace a cui dovranno partecipare tutti gli attori, inclusa la Russia. Una pace giusta che non sia una resa per l'Ucraina e che riporti la pace nel continente e prepari il dopoguerra.
Fonte: Redazione
La svolta, ha spiegato l'ambasciatore al quotidiano, "è stata la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Berna, alla fine di novembre del 2022. Da lì abbiamo inanellato una serie di successi e 'svuotato tutti i cassetti'. Si è creato anche un rapporto di collaborazione formale e informale molto stretto tra i due ministri degli Esteri, Antonio Tajani e Ignazio Cassis. Si conoscono, si stimano, hanno un approccio comune su molte questioni internazionali e si parlano anche informalmente via WhatsApp. È una situazione inedita", ha affermato Cornado citando tra i successi l'esempio dell'accordo sul cabotaggio, firmato in ottobre a Roma.
La collaborazione tra i due Paesi va oltre i rapporti bilaterali e riguarda anche il dialogo e gli sforzi per riportare la pace in Ucraina. "Svizzera e Italia hanno firmato una dichiarazione congiunta per una conferenza di pace a cui dovranno partecipare tutti gli attori, inclusa la Russia. Una pace giusta che non sia una resa per l'Ucraina e che riporti la pace nel continente e prepari il dopoguerra.
“L'iniziativa svizzera del Bürgenstock e l'intenzione di organizzare una nuova conferenza con il supporto dell'Italia è fondamentale. L'Europa deve avere un ruolo di primo piano. Guai se la pace fosse ristabilita solo grazie ad attori non europei", ha detto l'ambasciatore.
E se un giorno "seguirà una conferenza di pace, spero che abbia luogo qui" in Svizzera, ha aggiunto amb. Cornado.
Sui negoziati fra Svizzera e Ue e il un nuovo pacchetto di accordi bilaterali raggiunto in dicembre, il diplomatico italiano esprime l'auspicio che "gli accordi vengano firmati e approvati dal Parlamento e dalla popolazione e che la Confederazione divenga ancor più parte integrante della grande famiglia europea perché insieme saremo tutti più forti".
Resta aperta la questione del mancato libero accesso al mercato italiano dei servizi finanziari per gli istituti che non sono in grado di aprire una succursale, "una politica che si applica ai Paesi terzi extra-Ue. Mi rendo che ciò delude le aspettative di molti operatori, ma al momento non c'è disponibilità da parte italiana a tornare su questa decisione.
Ciò detto, se ne può sempre parlare", ha concluso l'amb. Cornado.
Sui negoziati fra Svizzera e Ue e il un nuovo pacchetto di accordi bilaterali raggiunto in dicembre, il diplomatico italiano esprime l'auspicio che "gli accordi vengano firmati e approvati dal Parlamento e dalla popolazione e che la Confederazione divenga ancor più parte integrante della grande famiglia europea perché insieme saremo tutti più forti".
Resta aperta la questione del mancato libero accesso al mercato italiano dei servizi finanziari per gli istituti che non sono in grado di aprire una succursale, "una politica che si applica ai Paesi terzi extra-Ue. Mi rendo che ciò delude le aspettative di molti operatori, ma al momento non c'è disponibilità da parte italiana a tornare su questa decisione.
Ciò detto, se ne può sempre parlare", ha concluso l'amb. Cornado.
Fonte: Redazione