Spazio: Italia e USA insieme per esplorare nuove frontiere da Luna a Marte
05-12-2025 18:27 - Ambasciate
GD - Washington DC, 5 dic. 25 - L’Italia e gli Stati Uniti insieme per esplorare le nuove frontiere dello spazio, dalla Luna a Marte. C’è un nuovo orizzonte che unisce Italia e Stati Uniti, e si trova ben oltre i confini della Terra. L’Agenzia ICE di Houston e l’ambasciata d’Italia a Washington DC, sotto l’egida dell’Agenzia Spaziale Italiana ASI, hanno presentato oggi l’edizione 2025 dell’"Italian Space Day", intitolata "Next Frontiers": una giornata interamente dedicata al dialogo tra istituzioni, industria e ricerca, che ha rappresentato un momento di ulteriore rafforzamento della collaborazione tra Italia e Stati Uniti nel settore spaziale, mettendo in luce la visione comune verso un’economia dello spazio più innovativa, sostenibile e accessibile.
“L’Italia vuole essere protagonista della nuova corsa allo spazio che proprio negli Stati Uniti sta vivendo una fase nuova fatta di grandi opportunita’, anche per le nostre imprese”, ha commentato l’ambasciatore negli Stati Uniti, Marco Peronaci, che ha aggiunto: “l’Italian Space Day qui a Washington vuole dare attuazione concreta al partenariato strategico Italia-Stati Uniti nel settore spaziale e alle priorità indicate nella Dichiarazione Trump-Meloni dello scorso aprile”.
Fonte: Ambasciata
“L’Italia vuole essere protagonista della nuova corsa allo spazio che proprio negli Stati Uniti sta vivendo una fase nuova fatta di grandi opportunita’, anche per le nostre imprese”, ha commentato l’ambasciatore negli Stati Uniti, Marco Peronaci, che ha aggiunto: “l’Italian Space Day qui a Washington vuole dare attuazione concreta al partenariato strategico Italia-Stati Uniti nel settore spaziale e alle priorità indicate nella Dichiarazione Trump-Meloni dello scorso aprile”.
Giunto alla sua quarta edizione e organizzato quest’anno con il contributo di Leonardo per l’Italia, SpaceX, Axiom Space, VAST, AIAA, Space Foundation, Astrolab, Seed2Table e Intuitive Machines, l’evento ha rappresentato un appuntamento istituzionale atteso nel settore aerospaziale. Non una conferenza, né una semplice esposizione: "Next Frontiers" è stato un Pitch Day internazionale, un nuovo format in cui l’innovazione diventa racconto e la tecnologia si trasforma in linguaggio diplomatico.
All’evento hanno partecipato l’on. Deborah Bergamini, i rappresentanti delle autorità spaziali statunitensi Taylor Jordan, assistant secretary of Commerce for Enviromental Observation and Prediction, and Acting Director for the Office of Space Commerce; Juan Andres Caro, deputy assistant secretary for International and Space Affairs; Casey Swails, NASA deputy associate administrator.
All’evento hanno partecipato l’on. Deborah Bergamini, i rappresentanti delle autorità spaziali statunitensi Taylor Jordan, assistant secretary of Commerce for Enviromental Observation and Prediction, and Acting Director for the Office of Space Commerce; Juan Andres Caro, deputy assistant secretary for International and Space Affairs; Casey Swails, NASA deputy associate administrator.
Erano inoltre presenti i leader dell’industria spaziale statunitense, investitori e numerosi esponenti dell’Amministrazione e del Congresso americani: una platea d’eccezione che testimonia l’interesse crescente verso il ruolo dell’Italia come attore tecnologico strategico nella nuova economia dello spazio.
L’intera giornata è stata costruita come un’esperienza immersiva: video istituzionali, allestimenti suggestivi e countdown digitali accompagnavano i pitch delle aziende, alternati a brevi interventi di astronauti, economisti e figure di rilievo internazionale che hanno portato la loro visione del futuro.
Nel cuore di Washington, all’interno dell’Ambasciata d’Italia, c'erano sedici aziende italiane — ALTEC, Angelantoni Test Technologies, CIRA Italian Aerospace Research Center, D-Orbit, Eligio Re Fraschini, Involve Space, Kayser Italia, Leaf Space, NPC Spacemind, NurjanaTech, REA Space, SPIN, T4i, Telespazio, Vanzetti Engineering e Zoppas Industries Heating Element Technologies — portatrici di altrettanti progetti visionari che spaziano dalle tecnologie per la vita e il lavoro sulla Luna ai sistemi di propulsione per missioni interplanetarie, dalla robotica intelligente ai materiali avanzati per la costruzione di habitat marziani. Ogni progetto racconta una parte del contributo italiano all’esplorazione umana dello spazio e alla costruzione di un futuro interplanetario più sostenibile.
L’iniziativa segna un momento cruciale per il sistema spaziale italiano. Con l’accordo recentemente firmato tra l’Agenzia Spaziale Italiana e SpaceX, l’Italia è diventata il primo partner internazionale coinvolto nelle missioni commerciali verso Marte, entrando di diritto nel programma Starship. È un risultato che conferma la solidità della nostra industria e la credibilità scientifica e tecnologica del Paese. Oggi, oltre sessanta imprese italiane operano negli Stati Uniti in ambito aerospaziale, con hub in Texas, California e Florida, collaborando stabilmente con partner americani nei campi della propulsione elettrica, della manifattura additiva e dell’osservazione della Terra.
L’Italia si conferma protagonista nelle forniture aerospaziali agli Stati Uniti, con un ruolo in costante crescita sia in termini di valore che di incidenza sul mercato, grazie anche alla forte complementarità tra la filiera produttiva italiana e quella americana. Tra il 2022 e il 2024, le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti nel comparto aerospaziale sono aumentate da 1,15 a 1,58 miliardi di dollari, segnando un incremento del 27,3%. Questo risultato riflette la solidità della filiera italiana, capace di combinare innovazione tecnologica, precisione ingegneristica e affidabilità industriale. La quota di mercato dell’Italia è salita dal 3,3% al 3,8%, segno di un rafforzamento strutturale della presenza italiana e di una crescente fiducia americana nei confronti dei produttori italiani, in particolare nei segmenti più sofisticati del settore.
Nel periodo più recente, considerando i dati gennaio–luglio, l’Italia mantiene un ritmo di crescita sostenuto: le importazioni statunitensi dai produttori italiani sono passate da 928 milioni di dollari nel 2024 a 971 milioni nel 2025, con un aumento del 4,6% e una quota di mercato in espansione fino al 4,1%. Questo andamento dimostra che l’Italia non è solo un fornitore consolidato, ma un partner strategico per la filiera aerospaziale americana, capace di rispondere alla domanda di tecnologie ad alte prestazioni — dai sistemi di propulsione alla componentistica avanzata — e di sostenere lo sviluppo congiunto di progetti legati all’aviazione e allo spazio.
Gli Stati Uniti restano il principale mercato extraeuropeo per il comparto, assorbendo oltre il 40% delle esportazioni totali del settore. In Italia, l’industria aerospaziale genera oltre 7 miliardi di euro di fatturato annuo e impiega più di 40.000 professionisti altamente qualificati, con un tasso di investimento in R&S superiore al 10% del volume d’affari — tra i più alti d’Europa.
"Next Frontiers" ha dato visibilità e sostanza a questa eccellenza: una piattaforma che unisce diplomazia economica, innovazione e industria, con l’obiettivo di costruire alleanze durature tra le due sponde dell’Atlantico. L’Agenzia ICE, attraverso il suo Ufficio di Houston, si conferma promotore di un approccio integrato che mira a rafforzare la presenza delle imprese italiane nei segmenti più avanzati della filiera spaziale americana.
La Giornata dello Spazio Italiano nell’Ambasciata d’Italia a Washington DC si è aperta con i saluti istituzionali. Dopo il pranzo di networking, il programma prevedeva una sessione di pitch dal vivo con 16 aziende italiane del settore, e interventi speciali degli astronauti di Axiom Space col. Walter Villadei e Michael López-Alegría, e dell’economista spaziale George Pullen. La giornata – conclusasi con un’esclusiva reception organizzata in collaborazione con SpaceX – ha celebrato la creatività e la capacità innovativa che caratterizzano la partecipazione italiana alla nuova economia spaziale globale.
Nel cuore di Washington, all’interno dell’Ambasciata d’Italia, c'erano sedici aziende italiane — ALTEC, Angelantoni Test Technologies, CIRA Italian Aerospace Research Center, D-Orbit, Eligio Re Fraschini, Involve Space, Kayser Italia, Leaf Space, NPC Spacemind, NurjanaTech, REA Space, SPIN, T4i, Telespazio, Vanzetti Engineering e Zoppas Industries Heating Element Technologies — portatrici di altrettanti progetti visionari che spaziano dalle tecnologie per la vita e il lavoro sulla Luna ai sistemi di propulsione per missioni interplanetarie, dalla robotica intelligente ai materiali avanzati per la costruzione di habitat marziani. Ogni progetto racconta una parte del contributo italiano all’esplorazione umana dello spazio e alla costruzione di un futuro interplanetario più sostenibile.
L’iniziativa segna un momento cruciale per il sistema spaziale italiano. Con l’accordo recentemente firmato tra l’Agenzia Spaziale Italiana e SpaceX, l’Italia è diventata il primo partner internazionale coinvolto nelle missioni commerciali verso Marte, entrando di diritto nel programma Starship. È un risultato che conferma la solidità della nostra industria e la credibilità scientifica e tecnologica del Paese. Oggi, oltre sessanta imprese italiane operano negli Stati Uniti in ambito aerospaziale, con hub in Texas, California e Florida, collaborando stabilmente con partner americani nei campi della propulsione elettrica, della manifattura additiva e dell’osservazione della Terra.
L’Italia si conferma protagonista nelle forniture aerospaziali agli Stati Uniti, con un ruolo in costante crescita sia in termini di valore che di incidenza sul mercato, grazie anche alla forte complementarità tra la filiera produttiva italiana e quella americana. Tra il 2022 e il 2024, le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti nel comparto aerospaziale sono aumentate da 1,15 a 1,58 miliardi di dollari, segnando un incremento del 27,3%. Questo risultato riflette la solidità della filiera italiana, capace di combinare innovazione tecnologica, precisione ingegneristica e affidabilità industriale. La quota di mercato dell’Italia è salita dal 3,3% al 3,8%, segno di un rafforzamento strutturale della presenza italiana e di una crescente fiducia americana nei confronti dei produttori italiani, in particolare nei segmenti più sofisticati del settore.
Nel periodo più recente, considerando i dati gennaio–luglio, l’Italia mantiene un ritmo di crescita sostenuto: le importazioni statunitensi dai produttori italiani sono passate da 928 milioni di dollari nel 2024 a 971 milioni nel 2025, con un aumento del 4,6% e una quota di mercato in espansione fino al 4,1%. Questo andamento dimostra che l’Italia non è solo un fornitore consolidato, ma un partner strategico per la filiera aerospaziale americana, capace di rispondere alla domanda di tecnologie ad alte prestazioni — dai sistemi di propulsione alla componentistica avanzata — e di sostenere lo sviluppo congiunto di progetti legati all’aviazione e allo spazio.
Gli Stati Uniti restano il principale mercato extraeuropeo per il comparto, assorbendo oltre il 40% delle esportazioni totali del settore. In Italia, l’industria aerospaziale genera oltre 7 miliardi di euro di fatturato annuo e impiega più di 40.000 professionisti altamente qualificati, con un tasso di investimento in R&S superiore al 10% del volume d’affari — tra i più alti d’Europa.
"Next Frontiers" ha dato visibilità e sostanza a questa eccellenza: una piattaforma che unisce diplomazia economica, innovazione e industria, con l’obiettivo di costruire alleanze durature tra le due sponde dell’Atlantico. L’Agenzia ICE, attraverso il suo Ufficio di Houston, si conferma promotore di un approccio integrato che mira a rafforzare la presenza delle imprese italiane nei segmenti più avanzati della filiera spaziale americana.
La Giornata dello Spazio Italiano nell’Ambasciata d’Italia a Washington DC si è aperta con i saluti istituzionali. Dopo il pranzo di networking, il programma prevedeva una sessione di pitch dal vivo con 16 aziende italiane del settore, e interventi speciali degli astronauti di Axiom Space col. Walter Villadei e Michael López-Alegría, e dell’economista spaziale George Pullen. La giornata – conclusasi con un’esclusiva reception organizzata in collaborazione con SpaceX – ha celebrato la creatività e la capacità innovativa che caratterizzano la partecipazione italiana alla nuova economia spaziale globale.
Fonte: Ambasciata














