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Russia: Trump da Putin ma con la schiena dritta e senza sottomissioni

07-08-2025 10:17 - Opinioni
GD - Roma, 7 ago. 25 - Perché la presidenza USA vuole concedere a Putin quello che non è riuscito ad ottenere con la sua “Operazione Speciale”? L’incontro tra il delegato del presidente Donald Trump, Steve Witkoff, con il presidente Vladimir Putin, si è concluso con la promessa di far seguire a breve un incontro tra Trump e Putin; e a seguire, un incontro tra Trump e Zelensky.
Come riportato sul “Washington Post” in una intervista a Liana Fix, specialista di politica di sicurezza europea e Russia al Council on Foreign Relations, un incontro con Trump è quello che Putin ha sempre cercato di ottenere, ma che non è stato in realtà mai programmato.
In realtà, dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca, questo incontro è stato più volte prospettato, ma non si era mai arrivati né a definire una data e nemmeno a delineare gli ambiti della discussione che si sarebbe tenuta in questo incontro.
Inoltre in questa specifica occasione, Trump ha già annunciato di voler avere lo stesso incontro con il Zelensky che non era mai stato posto come condizione a Putin.
Liana Fix si è detta comunque "scettica" sulla prospettiva di questo incontro bilaterale, perché di fatto rappresenta una vittoria per Putin e per la Russia, che mai come adesso ha bisogno di riprendere fiato dopo 3 anni e mezzo di guerra logorante e di una crisi finanziaria che sta affondando la sua economia.
Putin ha bisogno di un diversivo che gli possa fornire visibilità esterna e che possa garantirgli un allentamento della pressione che sta crescendo in questi ultimi mesi anche sul fronte interno russo, dal Cremlino alla Banca Centrale.
In questo futuro incontro tra Trump e Putin non è prevista la partecipazione di alcun leader politico europeo, né di rappresentanti dell'Unione Europea. Anche per questa ragione gli alleati europei dell’Ucraina hanno continuamente cercato e continuano a cercare di persuadere Trump a mantenere la pressione su Putin, che in questo momento non ha margini negoziali, piuttosto ha bisogno di uscire velocemente dal vicolo cieco in cui si è cacciato.
Non si tratta di “punire la Russia”, si tratta di prevedere una serie di condizioni per far capire alla Russia che le sue ambizioni velleitarie non sono più tollerate; che la devono smettere di creare disordini in tutti i Paesi limitrofi. Putin e i russi devono prendere finalmente coscienza delle loro reali condizioni economiche e delle modestissime capacità belliche, come ampiamente dimostrato in Ucraina.
In tal senso sarebbe opportuno che i leader europei, tutti uniti, chiedessero a Trump di imporre alla russia lo smantellamento reale e definitivo dell'arsenale nucleare, come condizione per consentire alla Russia un'uscita dignitosa dal conflitto che ha perso in Ucraina. È inaccettabile che la Russia continui a minacciare tutti i giorni i Paesi europei di far uso delle armi nucleari.
Lo spirito di questo incontro, se mai si terrà, dovrà essere il coronamento di una campagna per mettere Putin di fronte al suo fallimento e far capire che non saranno mai più tollerate azioni di questo tipo da parte dei russi. Ma Putin si sottometterà a questo giogo?
Unica concessione che si potrebbe fare alla Russia, conoscendo la disastrosa situazione economica in cui si trova, riguarda il risarcimento dei danni di guerra, che potrebbero essere spalmati su un periodo lunghissimo, ricavandoli dalla vendita di idrocarburi.
Questo è il momento per chiudere una vicenda dolorosissima, iniziata per un errore di valutazione da parte dei russi e continuata per 3 anni e mezzo solo per l’ego esagerato di una persona che dovrebbe finalmente accettare il suo triste destino, che non lo farà passare alla storia, ma che sarà ricordato, semmai, come colui che ha definitivamente portato in bancarotta la Federazione russa.
Sono queste le ragioni per le quali Trump non deve essere autorizzato a negoziare anche per conto dei Paesi europei e della NATO. Mai come in questo momento si è prospettata una pacificazione lunga e duratura per il nostro mondo e questa occasione non deve cadere nel nulla.
Le trattative con Putin sono un’occasione da sfruttare fino in fondo, per costruire finalmente un mondo più sicuro, in grado di affrontare e neutralizzare le velleità del dittatore di turno che tenta di imporre il suo ego al resto del mondo.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale


Fonte: Ciro Maddaloni