10 Maggio 2025
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Russia: il cane che abbaia non morde

22-05-2024 20:53 - Opinioni
GD - Roma, 22 mag. 24 - Il cane che abbaia non morde! Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, è intervenuto al convegno dell’AEPI Confederazione delle Associazioni Europee di Professionisti e Imprese che si è tenuto a Roma nella sala conferenze del Palazzo Wedekind in Piazza Colonna, accanto a Palazzo Chigi.
Il vicepremier Tajani ha rassicurato la platea dei partecipanti, in modo inequivocabile, che non c’è alcun pericolo di una terza guerra mondiale e che non c’è alcun bisogno per il nostro Paese di inviare militari in Ucraina.
Il Ministro ha precisato che “chi minaccia non mostra forza, anzi mostra debolezza”.
Proprio per questo la Russia ha bisogno di minacciare l’Europa e il mondo intero di voler avviare “azioni militari strabilianti” ed ha aggiunto che “è evidente che la paura inizia a farsi spazio anche tra la dirigenza russa”.
Si tratta, ha spiegato Tajani, di schermaglie e provocazioni utilizzate allo scopo esclusivo di aumentare le tensioni e ingenerare paure nelle popolazioni europee. Come la comunicazione di questi giorni del Presidente Putin che ha emesso un decreto per ridefinire i “confini marini” di Kaliningrad con la Finlandia e con i Paesi baltici.
Analizzando le dichiarazioni di questi giorni in effetti si nota una escalation verbale ulteriore da parte della dirigenza russa; oltre alle minacce di schierare armi nucleari al confine con l’Ucraina.
Collegando i vari eventi e le notizie che arrivano dalla Russia, si apprende che Putin sta sostituendo i generali che sono sopravvissuti alla guerra in Ucraina con nuovi responsabili, alcuni dei quali estranei alle gerarchie militari.
I generali che hanno operato sul campo sono stati sostituiti perché accusati di corruzione. Questa è la spiegazione ufficiale. Alcune fonti bene informate rivelano, invece, che i generali sono stati sostituiti perché avevano riportato notizie disastrose dal fronte, dove i russi stanno subendo perdite rilevanti, al ritmo di un migliaio al giorno, per guadagnare poche centinaia di metri di territorio.
Perché differentemente da quanto riportato da alcuni opinionisti italiani e difformemente da quanto pubblicizzato sulle varie fonti informative “inquinate” dalla propaganda russa, la situazione al fronte per i russi non è per niente facile.
Putin adesso ha diverse opzioni disponibili: la prima è cercare una pace mediata con l’Ucraina, accettando di ritirare le truppe di invasione; ma questo finora non è stato propenso a farlo.
La seconda opzione è quella di provare a creare una situazione di “stallo” stabilendo posizioni difensive, tentando di mantenerle sui territori occupati per passare l’estate in attesa dei mesi invernali. Questo è necessario per prendere tempo e addestrare adeguatamente nuove reclute.
La terza opzione è quella che sta tentando di portare avanti in questo momento, usando la minaccia di una guerra nucleare per garantire la fine della guerra.
La terza opzione è la soluzione più “rischiosa” perché aliena, innanzi tutto, le gerarchie militari che sono ben coscienti del significato di questa potenziale minaccia e aliena il popolo russo che comincia ad essere informato della reale situazione dell’Operazione Speciale in Ucraina e ne teme le ripercussioni.
Nel frattempo sono emersi nuovi rapporti dell’Intelligence britannica secondo i quali “la Russia non è in grado di combattere una guerra nucleare”.
Tutto questo conferma, se mai qualcuno avesse ancora qualche dubbio, quanto riportato dal Ministro Tajani alla conferenza AEPI.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale


Fonte: Ciro Maddaloni
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