Romania: missione italiana: infrastrutture sostenibili e rigenerazione urbana
03-07-2025 15:34 - Made in Italy
GD - Bucarest, 3 lug. 25 - Si avvia con successo alla conclusione la missione imprenditoriale in Romania della delegazione composta da 42 imprese italiane nel settore delle infrastrutture, accompagnate dalle associazioni di categoria con incontri istituzionali e B2B a Bucarest dal 1 al 3 luglio.
La missione si è svolta nella cornice delle iniziative di “Diplomazia della Crescita”, promosse dalla rete diplomatica e dagli uffici ICE Agenzia, su impulso del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani. Questa edizione ha offerto alle imprese italiane una visione aggiornata della realtà romena e un canale privilegiato di dialogo con istituzioni, associazioni di categoria e operatori locali, valorizzando allo stesso tempo le competenze del Sistema Italia per contribuire allo sviluppo infrastrutturale del Paese.
La missione è stata guidata da Vincenzo Ercole Salazar Sarsfield, coordinatore per la promozione all’estero del settore delle infrastrutture e dei grandi progetti al ministero degli Affari Esteri, ed è stata organizzata dall’Ambasciata d’italia in Romania e da ICE Agenzia, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Romania e Confindustria Romania, con il coordinamento delle associazioni ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili, OICE Associazione delle Società di Ingegneria e Architettura, ANIE Federazione Imprese Elettrotecniche e Elettroniche e FINCO Federazione industrie Prodotti Impianti Servizi e Lavori Specializzati per le Costruzioni.
Nel corso della missione è stata esposta per la prima volta all’estero la mostra "Città in Scena. Urban Regeneration: the Italian way to a sustainable future", promossa dal Ministero degli Affari Esterie realizzata da Ance, Associazione Mecenate 90 ETS e Fondazione Musica per Roma, la mostra valorizza le migliori pratiche di rigenerazione urbana sviluppate in Italia e promuove le competenze e le tecnologie in materia di progettazione degli spazi urbani, dell’edilizia e dell’abitare delle amministrazioni pubbliche, delle imprese e dei progettisti italiani.
I lavori sono iniziati il 1 Luglio nella residenza dell’ambasciatore d’Italia a Bucarest che ha accolto la delegazione offrendo un inquadramento ed aggiornamento politico ed economico sul Paese al fine di predisporre al meglio agli incontri dei giorni successivi.
Presenti, a seguire, anche alcuni rappresentanti delle istituzioni e professionisti romeni. Cuore centrale della tre giorni è stata la conferenza “Italy & Romania: Building Together – Sustainable Infrastructure”, svoltasi il 2 luglio all’Hotel Crowne Plaza di Bucarest, che visto la partecipazione di oltre 100 realtà romene tra imprese di costruzione, studi di progettazione e architettura, società di consulenza, compagnie statali, autorità locali impegnate in progetti infrastrutturali, rappresentanti della stampa specializzata e del sistema bancario. Un dato che testimonia il forte interesse e la vivacità del partenariato economico bilaterale tra Italia e Romania.
Ad aprire i lavori della conferenza sono stati l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo M. Durante Mangoni; il segretario di Stato del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture della Romania, Irinel Ionel Scrioşteanu, e la segretaria di Stato del ministero dello Sviluppo, dei Lavori Pubblici e dell’Amministrazione, Orsolya Mária Kövér.
Nel suo intervento, l’amb. Durante Mangoni ha sottolineato: “A un anno dal vertice intergovernativo e dal Business Forum di Roma, l’iniziativa di diplomazia della crescita 'Italy&Romania: Building Together' torna a Bucarest: una missione di 42 imprese accompagnate dalle associazioni di categoria italiane per cogliere le opportunità di investimento nelle infrastrutture romene. I vari programmi volti a completare l’integrazione del Paese nelle reti europee della mobilità e della logistica possono trarre grande beneficio dalle competenze e dal saper fare tecnologico proprio delle nostre imprese. Siamo pronti a creare con i partner romeni percorsi di investimento sostenibili nel tempo, improntati alla qualità e all'impatto sociale e ambientale. Una priorità politica, oltre che economica, con implicazioni strategiche sul commercio internazionale e sulla sicurezza regionale e del Mar Nero. La parola chiave dell’edizione di questo anno è sostenibilità, intesa come approccio olistico che segna un salto di qualità nel realizzare opere. Anche per questo abbiamo deciso di accompagnare la missione esponendo la mostra 'Città in scena. Urban Regeneration: the Italian Way to a Sustainable Future'".
Per la prima volta all'estero, la mostra valorizza le migliori pratiche di rigenerazione urbana sviluppate in Italia e promuove le competenze e le tecnologie in materia di progettazione degli spazi urbani. Un’occasione privilegiata per offrire al pubblico romeno una visione ampia di quanto vogliamo costruire assieme”.
Durante il suo intervento il segretario di Stato del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Irinel Ionel Scrioşteanu, ha sottolineato il ruolo strategico della Romania nella ricostruzione dell’Ucraina, affermando che “la Romania può essere una testa di ponte chiave, se non la più importante, per la ricostruzione dell’Ucraina”. Ha inoltre posto in evidenza i notevoli progressi compiuti nelle infrastrutture di trasporto negli ultimi cinque anni, con oltre 700 chilometri di autostrade e strade veloci in costruzione e più di 500 chilometri già aperti al traffico, molti realizzati in collaborazione con imprese italiane. Tra questi, ha menzionato l’inaugurazione del terzo ponte più grande d’Europa, costruito con un partner italiano, simbolo di successo e cooperazione bilaterale. Scriosteanu ha poi sottolineato l’importanza di sviluppare infrastrutture sostenibili e competitive, citando progetti come la “Blue Motorway” sul Danubio, un corridoio fluviale che, una volta regolarizzato, offrirà un’alternativa ecologica e competitiva per il trasporto merci tra il porto di Constanța e l’Europa centrale.
Infrastrutture a tutto tondo, Orsolya Maria Kover, segretaria di Stato del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dei Lavori Pubblici della Romania ha annunciato il rilascio a breve di una rivoluzionaria normativa in tema di strutture di approvvigionamento idrico, sistemi di canalizzazione, trattamento acque reflue componenti essenziali per la salute e benessere delle collettività.
L’evento ha posto al centro dell’attenzione il tema della sostenibilità nelle infrastrutture, evidenziando le sfide e le opportunità legate all’adozione di soluzioni tecnologicamente avanzate per il perseguimento della sostenibilità ambientale e sociale. L’iniziativa ha facilitato un confronto diretto tra operatori italiani e romeni, volto alla costruzione di partnership per infrastrutture resilienti, sostenibili e socialmente inclusive. Dopo le precedenti edizioni realizzate nel 2022 e nel 2023, la conferenza è tornata a Bucarest per rafforzare il dialogo economico bilaterale e promuovere nuove opportunità di partnership nel settore delle infrastrutture in Romania, guardando anche alle opportunità nei mercati limitrofi. Tradizionale ambito di eccellenza per l’imprenditoria italiana, il comparto delle infrastrutture si
conferma terreno ideale per valorizzare innovazione, sostenibilità e know-how. Il contributo italiano si dimostra particolarmente strategico nell’ambito di importanti progetti in Romania, come il raddoppio della rete autostradale, il potenziamento delle connessioni tra la capitale e le regioni periferiche, e la modernizzazione della rete ferroviaria nazionale.
“Quasi ogni anno accogliamo qui a Bucarest la missione italiana nel settore delle costruzioni, perché, insieme alle associazioni di categoria e con i partner romeni, crediamo fermamente che il know-how italiano possa contribuire allo sviluppo sostenibile della Romania. I nostri progettisti, architetti e costruttori hanno lasciato e continuano a lasciare una forte impronta nel Paese, anche in un contesto reso fragile dalle tensioni geopolitiche e dalle incertezze economiche legate alla situazione in Ucraina e nella regione.
Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica della Romania INSSE, nel 2024 il settore delle costruzioni ha mostrato dinamiche contrastanti. A dicembre, rispetto allo stesso mese del 2023, il volume complessivo dei lavori è diminuito dell’11,6% nella serie lorda e del 14,3% in quella destagionalizzata. Anche le costruzioni ingegneristiche, pur registrando una flessione annua dell’11,1%, restano un segmento strategico, sostenuto dagli investimenti infrastrutturali in corso e programmati.
La missione italiana si inserisce proprio in questo contesto, in cui la Romania continua a necessitare di importanti investimenti, soprattutto nelle grandi infrastrutture per perseguire uno sviluppo sostenibile e duraturo. Le imprese italiane, con il loro know-how consolidato, sono pronte a contribuire concretamente alla realizzazione di progetti strategici – dalle autostrade alle ferrovie, fino agli impianti energetici ed alle infrastrutture sociali – fondamentali per il progredire dello sviluppo e la crescita del Paese. In questo quadro, il ruolo delle aziende italiane è particolarmente rilevante, soprattutto nei lavori pubblici e nelle grandi opere, dove spesso figurano come partner o appaltatori principali”, ha dichiarato la dott. Micaela Soldini, direttore dell’ICE Agenzia di Bucarest.
Tra gli interventi di rilievo, quello dell’ing. Alfredo Ingletti, vicepresidente OICE, che ha dichiarato: “L’OICE è storicamente presente sul mercato romeno con le sue società di ingegneria e consulenza. L’associazione ha già organizzato quattro missioni tecnico-settoriali in Romania negli ultimi tre anni. Sono presenti sia PMI sia grandi gruppi. Centrale è il settore delle infrastrutture, dove molte associate hanno contribuito alla realizzazione di importanti progetti nei settori del trasporto, ferroviario, stradale, portuale, aeroportuale e della connettività in generale. Rilevanti anche i settori dell’energia, dell’acqua e delle infrastrutture sociali. L’Europa dell’Est e i Balcani (UE e non-UE) rappresentano circa il 15% del fatturato estero delle nostre imprese. La Romania è il primo Paese dell’area. Numerose società operano con finanziamenti UE o IFI come EIB, WB e soprattutto EBRD. L’ingegneria italiana è terza in Europa per aggiudicazione di contratti EBRD, dietro Regno Unito e Austria. La Romania è un grande Paese, strategico anche per la ricostruzione dell’Ucraina. Nonostante le difficoltà fisiologiche dell’internazionalizzazione, la prossimità culturale e psicologica rende la Romania un mercato naturalmente affine all’Italia”.
Fonte: ICE Bucarest
La missione si è svolta nella cornice delle iniziative di “Diplomazia della Crescita”, promosse dalla rete diplomatica e dagli uffici ICE Agenzia, su impulso del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani. Questa edizione ha offerto alle imprese italiane una visione aggiornata della realtà romena e un canale privilegiato di dialogo con istituzioni, associazioni di categoria e operatori locali, valorizzando allo stesso tempo le competenze del Sistema Italia per contribuire allo sviluppo infrastrutturale del Paese.
La missione è stata guidata da Vincenzo Ercole Salazar Sarsfield, coordinatore per la promozione all’estero del settore delle infrastrutture e dei grandi progetti al ministero degli Affari Esteri, ed è stata organizzata dall’Ambasciata d’italia in Romania e da ICE Agenzia, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Romania e Confindustria Romania, con il coordinamento delle associazioni ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili, OICE Associazione delle Società di Ingegneria e Architettura, ANIE Federazione Imprese Elettrotecniche e Elettroniche e FINCO Federazione industrie Prodotti Impianti Servizi e Lavori Specializzati per le Costruzioni.
Nel corso della missione è stata esposta per la prima volta all’estero la mostra "Città in Scena. Urban Regeneration: the Italian way to a sustainable future", promossa dal Ministero degli Affari Esterie realizzata da Ance, Associazione Mecenate 90 ETS e Fondazione Musica per Roma, la mostra valorizza le migliori pratiche di rigenerazione urbana sviluppate in Italia e promuove le competenze e le tecnologie in materia di progettazione degli spazi urbani, dell’edilizia e dell’abitare delle amministrazioni pubbliche, delle imprese e dei progettisti italiani.
I lavori sono iniziati il 1 Luglio nella residenza dell’ambasciatore d’Italia a Bucarest che ha accolto la delegazione offrendo un inquadramento ed aggiornamento politico ed economico sul Paese al fine di predisporre al meglio agli incontri dei giorni successivi.
Presenti, a seguire, anche alcuni rappresentanti delle istituzioni e professionisti romeni. Cuore centrale della tre giorni è stata la conferenza “Italy & Romania: Building Together – Sustainable Infrastructure”, svoltasi il 2 luglio all’Hotel Crowne Plaza di Bucarest, che visto la partecipazione di oltre 100 realtà romene tra imprese di costruzione, studi di progettazione e architettura, società di consulenza, compagnie statali, autorità locali impegnate in progetti infrastrutturali, rappresentanti della stampa specializzata e del sistema bancario. Un dato che testimonia il forte interesse e la vivacità del partenariato economico bilaterale tra Italia e Romania.
Ad aprire i lavori della conferenza sono stati l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo M. Durante Mangoni; il segretario di Stato del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture della Romania, Irinel Ionel Scrioşteanu, e la segretaria di Stato del ministero dello Sviluppo, dei Lavori Pubblici e dell’Amministrazione, Orsolya Mária Kövér.
Nel suo intervento, l’amb. Durante Mangoni ha sottolineato: “A un anno dal vertice intergovernativo e dal Business Forum di Roma, l’iniziativa di diplomazia della crescita 'Italy&Romania: Building Together' torna a Bucarest: una missione di 42 imprese accompagnate dalle associazioni di categoria italiane per cogliere le opportunità di investimento nelle infrastrutture romene. I vari programmi volti a completare l’integrazione del Paese nelle reti europee della mobilità e della logistica possono trarre grande beneficio dalle competenze e dal saper fare tecnologico proprio delle nostre imprese. Siamo pronti a creare con i partner romeni percorsi di investimento sostenibili nel tempo, improntati alla qualità e all'impatto sociale e ambientale. Una priorità politica, oltre che economica, con implicazioni strategiche sul commercio internazionale e sulla sicurezza regionale e del Mar Nero. La parola chiave dell’edizione di questo anno è sostenibilità, intesa come approccio olistico che segna un salto di qualità nel realizzare opere. Anche per questo abbiamo deciso di accompagnare la missione esponendo la mostra 'Città in scena. Urban Regeneration: the Italian Way to a Sustainable Future'".
Per la prima volta all'estero, la mostra valorizza le migliori pratiche di rigenerazione urbana sviluppate in Italia e promuove le competenze e le tecnologie in materia di progettazione degli spazi urbani. Un’occasione privilegiata per offrire al pubblico romeno una visione ampia di quanto vogliamo costruire assieme”.
Durante il suo intervento il segretario di Stato del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Irinel Ionel Scrioşteanu, ha sottolineato il ruolo strategico della Romania nella ricostruzione dell’Ucraina, affermando che “la Romania può essere una testa di ponte chiave, se non la più importante, per la ricostruzione dell’Ucraina”. Ha inoltre posto in evidenza i notevoli progressi compiuti nelle infrastrutture di trasporto negli ultimi cinque anni, con oltre 700 chilometri di autostrade e strade veloci in costruzione e più di 500 chilometri già aperti al traffico, molti realizzati in collaborazione con imprese italiane. Tra questi, ha menzionato l’inaugurazione del terzo ponte più grande d’Europa, costruito con un partner italiano, simbolo di successo e cooperazione bilaterale. Scriosteanu ha poi sottolineato l’importanza di sviluppare infrastrutture sostenibili e competitive, citando progetti come la “Blue Motorway” sul Danubio, un corridoio fluviale che, una volta regolarizzato, offrirà un’alternativa ecologica e competitiva per il trasporto merci tra il porto di Constanța e l’Europa centrale.
Infrastrutture a tutto tondo, Orsolya Maria Kover, segretaria di Stato del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dei Lavori Pubblici della Romania ha annunciato il rilascio a breve di una rivoluzionaria normativa in tema di strutture di approvvigionamento idrico, sistemi di canalizzazione, trattamento acque reflue componenti essenziali per la salute e benessere delle collettività.
L’evento ha posto al centro dell’attenzione il tema della sostenibilità nelle infrastrutture, evidenziando le sfide e le opportunità legate all’adozione di soluzioni tecnologicamente avanzate per il perseguimento della sostenibilità ambientale e sociale. L’iniziativa ha facilitato un confronto diretto tra operatori italiani e romeni, volto alla costruzione di partnership per infrastrutture resilienti, sostenibili e socialmente inclusive. Dopo le precedenti edizioni realizzate nel 2022 e nel 2023, la conferenza è tornata a Bucarest per rafforzare il dialogo economico bilaterale e promuovere nuove opportunità di partnership nel settore delle infrastrutture in Romania, guardando anche alle opportunità nei mercati limitrofi. Tradizionale ambito di eccellenza per l’imprenditoria italiana, il comparto delle infrastrutture si
conferma terreno ideale per valorizzare innovazione, sostenibilità e know-how. Il contributo italiano si dimostra particolarmente strategico nell’ambito di importanti progetti in Romania, come il raddoppio della rete autostradale, il potenziamento delle connessioni tra la capitale e le regioni periferiche, e la modernizzazione della rete ferroviaria nazionale.
“Quasi ogni anno accogliamo qui a Bucarest la missione italiana nel settore delle costruzioni, perché, insieme alle associazioni di categoria e con i partner romeni, crediamo fermamente che il know-how italiano possa contribuire allo sviluppo sostenibile della Romania. I nostri progettisti, architetti e costruttori hanno lasciato e continuano a lasciare una forte impronta nel Paese, anche in un contesto reso fragile dalle tensioni geopolitiche e dalle incertezze economiche legate alla situazione in Ucraina e nella regione.
Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica della Romania INSSE, nel 2024 il settore delle costruzioni ha mostrato dinamiche contrastanti. A dicembre, rispetto allo stesso mese del 2023, il volume complessivo dei lavori è diminuito dell’11,6% nella serie lorda e del 14,3% in quella destagionalizzata. Anche le costruzioni ingegneristiche, pur registrando una flessione annua dell’11,1%, restano un segmento strategico, sostenuto dagli investimenti infrastrutturali in corso e programmati.
La missione italiana si inserisce proprio in questo contesto, in cui la Romania continua a necessitare di importanti investimenti, soprattutto nelle grandi infrastrutture per perseguire uno sviluppo sostenibile e duraturo. Le imprese italiane, con il loro know-how consolidato, sono pronte a contribuire concretamente alla realizzazione di progetti strategici – dalle autostrade alle ferrovie, fino agli impianti energetici ed alle infrastrutture sociali – fondamentali per il progredire dello sviluppo e la crescita del Paese. In questo quadro, il ruolo delle aziende italiane è particolarmente rilevante, soprattutto nei lavori pubblici e nelle grandi opere, dove spesso figurano come partner o appaltatori principali”, ha dichiarato la dott. Micaela Soldini, direttore dell’ICE Agenzia di Bucarest.
Tra gli interventi di rilievo, quello dell’ing. Alfredo Ingletti, vicepresidente OICE, che ha dichiarato: “L’OICE è storicamente presente sul mercato romeno con le sue società di ingegneria e consulenza. L’associazione ha già organizzato quattro missioni tecnico-settoriali in Romania negli ultimi tre anni. Sono presenti sia PMI sia grandi gruppi. Centrale è il settore delle infrastrutture, dove molte associate hanno contribuito alla realizzazione di importanti progetti nei settori del trasporto, ferroviario, stradale, portuale, aeroportuale e della connettività in generale. Rilevanti anche i settori dell’energia, dell’acqua e delle infrastrutture sociali. L’Europa dell’Est e i Balcani (UE e non-UE) rappresentano circa il 15% del fatturato estero delle nostre imprese. La Romania è il primo Paese dell’area. Numerose società operano con finanziamenti UE o IFI come EIB, WB e soprattutto EBRD. L’ingegneria italiana è terza in Europa per aggiudicazione di contratti EBRD, dietro Regno Unito e Austria. La Romania è un grande Paese, strategico anche per la ricostruzione dell’Ucraina. Nonostante le difficoltà fisiologiche dell’internazionalizzazione, la prossimità culturale e psicologica rende la Romania un mercato naturalmente affine all’Italia”.
L’industria italiana delle costruzioni si è dimostrata particolarmente dinamica negli ultimi anni, registrando un forte aumento del fatturato estero anche in mercati sempre più competitivi, nonostante il contesto internazionale complesso e in continua evoluzione.
La Romania, in particolare, rappresenta il secondo mercato europeo, con oltre 5,8 miliardi di euro di contratti acquisiti dalle imprese italiane di costruzione, molte delle quali vantano una lunga presenza nel Paese.
La Romania, in particolare, rappresenta il secondo mercato europeo, con oltre 5,8 miliardi di euro di contratti acquisiti dalle imprese italiane di costruzione, molte delle quali vantano una lunga presenza nel Paese.
Anche per ANCE l’obiettivo della missione è stato rafforzare la presenza delle imprese associate ed operanti in Romania, stimolando la partecipazione alle prossime gare pubbliche insieme con le imprese locali, e avviare nuove partnership nel settore delle infrastrutture di trasporto, beneficiario di ingenti investimenti pubblici provenienti in particolare dal Piano di Ripresa e Resilienza.
Rappresentato anche il comparto dell’involucro edilizio, promosso da FINCO, con aziende attive nella produzione di serramenti, facciate, coperture, lattoneria, schermature solari e altri componenti tecnici per l’edilizia. “Si tratta un’importante realtà italiana, caratterizzata da un’alta attenzione al tema della sostenibilità, e che peraltro", ha affermato Nicola Fornarelli, consigliere incaricato FINCO e presidente ACMI, "ha rilevanti capacità di export e presenza nei mercati esteri. Prova ne sia che l’export della filiera connotata dal logo Caseitaly, è stata nel 2024 di oltre 3,5 miliardi di euro”.
Completano la squadra, le eccellenze italiane del Sistema ANIE. “Il Sistema ANIE guarda con attenzione al mercato rumeno, considerato strategico per le sue dinamiche di crescita e per i piani di investimento nel settore delle infrastrutture, sostenuti anche dai fondi europei del PNRR romeno. In particolare, lo sviluppo di reti energetiche intelligenti, sistemi di trasporto sostenibili e tecnologie per l’efficienza degli edifici rappresentano ambiti di collaborazione privilegiati per le aziende dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana. Le tecnologie fornite dalle imprese del Sistema ANIE, al centro delle transizioni energetica e digitale, possono contribuire concretamente alla realizzazione di un’infrastruttura moderna, resiliente e digitalizzata”, ha rilevato Michele Lignola, direttore generale della Federazione ANIE.
La missione si è conclusa oggi con un incontro tecnico all’Ordine degli Architetti della Romania e due visite operative al parco noleggi materiale edile di Faresin Romania e al cantiere dell’autostrada A7, realizzato dalla società Pizzarotti.
Rappresentato anche il comparto dell’involucro edilizio, promosso da FINCO, con aziende attive nella produzione di serramenti, facciate, coperture, lattoneria, schermature solari e altri componenti tecnici per l’edilizia. “Si tratta un’importante realtà italiana, caratterizzata da un’alta attenzione al tema della sostenibilità, e che peraltro", ha affermato Nicola Fornarelli, consigliere incaricato FINCO e presidente ACMI, "ha rilevanti capacità di export e presenza nei mercati esteri. Prova ne sia che l’export della filiera connotata dal logo Caseitaly, è stata nel 2024 di oltre 3,5 miliardi di euro”.
Completano la squadra, le eccellenze italiane del Sistema ANIE. “Il Sistema ANIE guarda con attenzione al mercato rumeno, considerato strategico per le sue dinamiche di crescita e per i piani di investimento nel settore delle infrastrutture, sostenuti anche dai fondi europei del PNRR romeno. In particolare, lo sviluppo di reti energetiche intelligenti, sistemi di trasporto sostenibili e tecnologie per l’efficienza degli edifici rappresentano ambiti di collaborazione privilegiati per le aziende dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana. Le tecnologie fornite dalle imprese del Sistema ANIE, al centro delle transizioni energetica e digitale, possono contribuire concretamente alla realizzazione di un’infrastruttura moderna, resiliente e digitalizzata”, ha rilevato Michele Lignola, direttore generale della Federazione ANIE.
La missione si è conclusa oggi con un incontro tecnico all’Ordine degli Architetti della Romania e due visite operative al parco noleggi materiale edile di Faresin Romania e al cantiere dell’autostrada A7, realizzato dalla società Pizzarotti.
Fonte: ICE Bucarest