Romania: a Venezia mostra dell'artista rumeno Florin Codre
18-02-2025 10:45 - Arte, cultura, turismo




GD - Venezia, 18 feb. 25 - La Fondazione Donà dalle Rose di Venezia apre il nuovo anno con due importanti appuntamenti sabato 22 febbraio 2025, unendo arte, storia, diplomazia e letteratura. Dopo numerose mostre propone la mostra del più grande artista rumeno vivente Florin Codre, classe 1945, «L'armonia delle forme nel pensiero dinamico», sotto la curatela del presidente Chiara Modìca Donà dalle Rose.
Fonte: Ambasciata
Al vernissage, previsto per sabato 22 febbraio dalle ore 17, interverranno l'artista Florin Codre e la sua famiglia; l'ambasciatore della Romania in Italia, Gabriela Dancău; l'on. Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera; il console onorario della Serbia in Italia, Loretta Baggio, storica imprenditrice italiana che con la docente Chiara Di Giusto presenterà il suo libro autobiografico accompagnata al piano dal pianista, il maestro Damiano Lazzaron.
Palazzo Donà dalle Rose accoglie l'arte di Florin Codre, artista romeno di spicco della scultura contemporanea internazionale, presentando le sue opere di bronzo e di pietra, in cui materia e movimento si fondono in un dialogo vibrante. La mostra, che si preannuncia un'occasione imperdibile per celebrare il talento di un artista che porta l'arte romena oltre i confini, si svolge in una settimana dal forte valore simbolico, coincidente con l'anniversario della nascita di Constantin Brâncuși, il maestro che ha rivoluzionato la scultura moderna. Un parallelo significativo lega i due artisti: la ricerca della purezza della forma e la capacità di trasmettere un'energia che trascende la materia, rendendo l'arte un ponte tra spirito e umanità.
Florin Codre è uno dei più noti scultori romeni contemporanei nel mondo con una carriera artistica, letteraria e cinematografica che ha attraversato un secolo, ed in particolare il passaggio dal dopoguerra al nuovo millennio. Florin ha rappresentato numerose volte il suo Paese, la Romania, alla Biennale dell'Arte di Venezia. Inoltre è stato ospite d'onore alla Arte Laguna Prize all'Arsenale di Venezia. Noto per la realizzazione di incredibili opere d'arte monumentali pubbliche, le sue opere sono presenti in spazi urbani e nelle maggiori raccolte pubbliche museali dell'Europa, Stati Uniti e Israele.
È stato curato, oltre che da se stesso, anche da operatori dell'arte di grandissimo calibro che hanno saputo apprezzarne il valore e diffondere la sua arte al più vasto pubblico come Achille Bonito Oliva, Carlo Tognoli, Guido Aghina, Giulio Carlo Argan, Maurizio Fagiolo dell'Arco, Andrei Pleşu, Ruggero Orlando, Paolo Portoghesi, Eugen Drăguţescu, Ion Frunzetti, Horia Horsia, Cristina Angelescu, Virgil Mocanu, Ion Grigorescu, Ion Prut, Dan Hăulică, Vito Apuleo, Enzo Bilardello, Arturo Carlo Quintavalle, Augusta Monferini, Franco Belardinelli, John Francis Lane, Derna Querel, Edith Schloss, Mario de Candia, Costanzo Costantini, Francesco Vincitorio, Gianni Bisiach e Doina Lemny.
L'ambasciatore della Romania in Italia, Gabriela Dancau, ha dichiarato: «Ringrazio sentitamente la contessa Chiara Donà delle Rose, curatrice ed artista, per la sua apertura e dedizione alla cultura e all'arte contemporanea, grazie alle quali la mostra esalta il valore dell'arte romena nel panorama internazionale».
Da parte sua la curatrice della Fondazione Donà dalle Rose, Chiara Modìca Donà dalle Rose, ha detto: «sono veramente fiera di poter esporre e curare personalmente le opere del maestro Codre, raccontare la lirica di questo incredibile artista che nella sua lunga esistenza ha raccontato con forza e determinazione la sua visione sul mondo ed i suoi tempi, capace dell'espressione più intima di processualità intellettuale capace assecondare la folgorazione splendente dell'intuizione poetica. La sua arte incarna un chiaro sconfinamento dal sé all'altro, propria delle avanguardie storiche di cui Codre è stato parte ed attivista nel secolo scorso. In particolare, il gesto artistico di Codre è capace di riportarci ad una concezione spaziale che scava il vuoto e costruisce il pieno, facendo riemergere la forza della forma e del pensiero di una identità immaginaria che costruisce e edifica attraverso le sue mani. L'alterità delle sue opere risiede proprio nella creazione di uno spazio, in un non luogo in cui le sue visioni si formano e prendono corpo con la materia, dal legno al marmo, dal ferro alla pietra».
Palazzo Donà dalle Rose accoglie l'arte di Florin Codre, artista romeno di spicco della scultura contemporanea internazionale, presentando le sue opere di bronzo e di pietra, in cui materia e movimento si fondono in un dialogo vibrante. La mostra, che si preannuncia un'occasione imperdibile per celebrare il talento di un artista che porta l'arte romena oltre i confini, si svolge in una settimana dal forte valore simbolico, coincidente con l'anniversario della nascita di Constantin Brâncuși, il maestro che ha rivoluzionato la scultura moderna. Un parallelo significativo lega i due artisti: la ricerca della purezza della forma e la capacità di trasmettere un'energia che trascende la materia, rendendo l'arte un ponte tra spirito e umanità.
Florin Codre è uno dei più noti scultori romeni contemporanei nel mondo con una carriera artistica, letteraria e cinematografica che ha attraversato un secolo, ed in particolare il passaggio dal dopoguerra al nuovo millennio. Florin ha rappresentato numerose volte il suo Paese, la Romania, alla Biennale dell'Arte di Venezia. Inoltre è stato ospite d'onore alla Arte Laguna Prize all'Arsenale di Venezia. Noto per la realizzazione di incredibili opere d'arte monumentali pubbliche, le sue opere sono presenti in spazi urbani e nelle maggiori raccolte pubbliche museali dell'Europa, Stati Uniti e Israele.
È stato curato, oltre che da se stesso, anche da operatori dell'arte di grandissimo calibro che hanno saputo apprezzarne il valore e diffondere la sua arte al più vasto pubblico come Achille Bonito Oliva, Carlo Tognoli, Guido Aghina, Giulio Carlo Argan, Maurizio Fagiolo dell'Arco, Andrei Pleşu, Ruggero Orlando, Paolo Portoghesi, Eugen Drăguţescu, Ion Frunzetti, Horia Horsia, Cristina Angelescu, Virgil Mocanu, Ion Grigorescu, Ion Prut, Dan Hăulică, Vito Apuleo, Enzo Bilardello, Arturo Carlo Quintavalle, Augusta Monferini, Franco Belardinelli, John Francis Lane, Derna Querel, Edith Schloss, Mario de Candia, Costanzo Costantini, Francesco Vincitorio, Gianni Bisiach e Doina Lemny.
L'ambasciatore della Romania in Italia, Gabriela Dancau, ha dichiarato: «Ringrazio sentitamente la contessa Chiara Donà delle Rose, curatrice ed artista, per la sua apertura e dedizione alla cultura e all'arte contemporanea, grazie alle quali la mostra esalta il valore dell'arte romena nel panorama internazionale».
Da parte sua la curatrice della Fondazione Donà dalle Rose, Chiara Modìca Donà dalle Rose, ha detto: «sono veramente fiera di poter esporre e curare personalmente le opere del maestro Codre, raccontare la lirica di questo incredibile artista che nella sua lunga esistenza ha raccontato con forza e determinazione la sua visione sul mondo ed i suoi tempi, capace dell'espressione più intima di processualità intellettuale capace assecondare la folgorazione splendente dell'intuizione poetica. La sua arte incarna un chiaro sconfinamento dal sé all'altro, propria delle avanguardie storiche di cui Codre è stato parte ed attivista nel secolo scorso. In particolare, il gesto artistico di Codre è capace di riportarci ad una concezione spaziale che scava il vuoto e costruisce il pieno, facendo riemergere la forza della forma e del pensiero di una identità immaginaria che costruisce e edifica attraverso le sue mani. L'alterità delle sue opere risiede proprio nella creazione di uno spazio, in un non luogo in cui le sue visioni si formano e prendono corpo con la materia, dal legno al marmo, dal ferro alla pietra».
La mostra sarà visitabile sino al 23 marzo.
Le foto a corredo della mostra sono al link: https://photos.app.goo.gl/5AZ3KkYpiCkepP299
Fonte: Ambasciata