ONU: partecipato commiato amb. Maurizio Massari dal Palazzo di Vetro
10-12-2025 18:37 - Ambasciate
GD – New York, 10 dic. 25 - L’ambasciatore Maurizio Massari, circondato da oltre 150 funzionari dell’ONU e dai molti giornalisti accreditati si è congedato dal suo incarico al Palazzo di Vetro per fine mandato. E lo ha fatto mentre si stanno celebrando i 70 anni dell’Italia nelle Nazioni Unite e gli 80 anni di un multilateralismo. E l’UNESCO riconosceva la cucina italiana come Patrimonio dell’umanità.
In questi anni, spesso in un clima generale di burrasca, l’amb. Massari ha saputo mantenere per l’Italia una linea chiara con la difesa del diritto internazionale, il sostegno all’Ucraina contro l’aggressione russa, la centralità dell’Assemblea Generale come luogo della legittimità collettiva e un appoggio convinto alle riforme amministrative lanciate dal Segretario Generale, Antonio Guterres. E Massari si è mosso bene forte anche della sua precedente esperienza diplomatica a Bruxelles, ove aveva imparato a destreggiarsi con la burocrazia europea. Grazie alle sue doti e alla sua intelligenza la Missione italiana ha potuto lavorare su dossier cruciali, come quello del disarmo, i fondi umanitari, l’impegno per i diritti delle donne attraverso UN Women.
Al Palazzo di Vetro, nell’evento per festeggiare anche la “cucina italiana” patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, Massari ha richiamato le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sull’ONU come strumento prezioso e insostituibile per la pace e la cooperazione universale e affermando: “Il futuro delle Nazioni Unite dipenderà da quello che gli Stati membri vorranno per l’Organizzazione, ed io sono ottimista al riguardo, perché abbiamo tutti, senza divisioni geografiche o regionali, un interesse comune per un mondo più stabile, prospero e sicuro”.
Ed ora Massari passa il suo impegnativo testimone a Giorgio Marrapodi, sinora ambasciatore in Turchia. A New York si insedierà a metà gennaio. Una sfida impegnativa che tra i molti appuntamenti in agenda ha anche il rinnovo del Segretario Generale delle Nazioni Unite.
Fonte: Redazione
In questi anni, spesso in un clima generale di burrasca, l’amb. Massari ha saputo mantenere per l’Italia una linea chiara con la difesa del diritto internazionale, il sostegno all’Ucraina contro l’aggressione russa, la centralità dell’Assemblea Generale come luogo della legittimità collettiva e un appoggio convinto alle riforme amministrative lanciate dal Segretario Generale, Antonio Guterres. E Massari si è mosso bene forte anche della sua precedente esperienza diplomatica a Bruxelles, ove aveva imparato a destreggiarsi con la burocrazia europea. Grazie alle sue doti e alla sua intelligenza la Missione italiana ha potuto lavorare su dossier cruciali, come quello del disarmo, i fondi umanitari, l’impegno per i diritti delle donne attraverso UN Women.
Al Palazzo di Vetro, nell’evento per festeggiare anche la “cucina italiana” patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, Massari ha richiamato le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sull’ONU come strumento prezioso e insostituibile per la pace e la cooperazione universale e affermando: “Il futuro delle Nazioni Unite dipenderà da quello che gli Stati membri vorranno per l’Organizzazione, ed io sono ottimista al riguardo, perché abbiamo tutti, senza divisioni geografiche o regionali, un interesse comune per un mondo più stabile, prospero e sicuro”.
Ed ora Massari passa il suo impegnativo testimone a Giorgio Marrapodi, sinora ambasciatore in Turchia. A New York si insedierà a metà gennaio. Una sfida impegnativa che tra i molti appuntamenti in agenda ha anche il rinnovo del Segretario Generale delle Nazioni Unite.
Fonte: Redazione
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