ONU: alla Rappresentanza italiana si parla di Intelligenza Artificiale
30-01-2025 19:31 - Ambasciate
GD - New York, 30 gen. 25 - Nella Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite a New York si è svolto oggi l’evento “Digital Global Compact: per una governance umana dell’intelligenza artificiale”, in collaborazione con il quotidiano "Il Sole 24 Ore" e il Festival dell’Economia di Trento, aperto dall’amb. Maurizio Massari e per il quotidiano milanese dal direttore responsabile Fabio Tamburini (da remoto) e dalla direttrice generale Area Publishing & Digital, Karen Nahum.
I lavori hanno incluso contributi di Achim Steiner, amministratore del Programma ONU per lo Sviluppo (UNDP); Amandeep Gill, inviato per la Tecnologia del Segretario Generale delle Nazioni Unite; Sanda Ojambo, direttrice esecutiva della rete di aziende sostenibili UN Global Compact; Chris Sharrock, vicepresidente per le relazioni ONU di Microsoft; di diversi ambasciatori e ambasciatrici di Paesi membri delle Nazioni Unite.
“Crediamo che l’Intelligenza Artificiale offra un vasto potenziale per accelerare l’attuazione dell’agenda dello sviluppo sostenibile, ridurre le diseguaglianze e promuovere nuovi modelli di cooperazione fondati sul rispetto dei diritti umani che avvicinino il nord e il sud del mondo, ma per arrivare a ciò dobbiamo governare l’AI in modo etico e inclusivo. Per questo l’Italia ha lanciato l’'AI Hub for Sustainable Development' insieme con UNDP e la 'Digital Flagship for Africa', e sostiene con forza la visione del Global Digital Compact ONU, a partire dalla creazione del Panel Scientifico Indipendente sull’IA e dal lancio del Dialogo Globale sulla Governance dell’IA. I partenariati multi-attore e la partecipazione del settore privato saranno fattori chiave in questo processo”, ha detto l'amb. Massari.
Il Global Digital Compact è uno dei risultati più concreti e innovativi del Patto per il Futuro, adottato dai leader mondiali a New York nel settembre 2024, e la sua attuazione è uno dei temi più attuali in discussione alle Nazioni Unite. Si tratta del primo tentativo mai fatto per dare un quadro globale alla governance dell'intelligenza artificiale.
Fonte: Ambasciata
I lavori hanno incluso contributi di Achim Steiner, amministratore del Programma ONU per lo Sviluppo (UNDP); Amandeep Gill, inviato per la Tecnologia del Segretario Generale delle Nazioni Unite; Sanda Ojambo, direttrice esecutiva della rete di aziende sostenibili UN Global Compact; Chris Sharrock, vicepresidente per le relazioni ONU di Microsoft; di diversi ambasciatori e ambasciatrici di Paesi membri delle Nazioni Unite.
“Crediamo che l’Intelligenza Artificiale offra un vasto potenziale per accelerare l’attuazione dell’agenda dello sviluppo sostenibile, ridurre le diseguaglianze e promuovere nuovi modelli di cooperazione fondati sul rispetto dei diritti umani che avvicinino il nord e il sud del mondo, ma per arrivare a ciò dobbiamo governare l’AI in modo etico e inclusivo. Per questo l’Italia ha lanciato l’'AI Hub for Sustainable Development' insieme con UNDP e la 'Digital Flagship for Africa', e sostiene con forza la visione del Global Digital Compact ONU, a partire dalla creazione del Panel Scientifico Indipendente sull’IA e dal lancio del Dialogo Globale sulla Governance dell’IA. I partenariati multi-attore e la partecipazione del settore privato saranno fattori chiave in questo processo”, ha detto l'amb. Massari.
Il Global Digital Compact è uno dei risultati più concreti e innovativi del Patto per il Futuro, adottato dai leader mondiali a New York nel settembre 2024, e la sua attuazione è uno dei temi più attuali in discussione alle Nazioni Unite. Si tratta del primo tentativo mai fatto per dare un quadro globale alla governance dell'intelligenza artificiale.
Tra i principali obiettivi del documento vi è l'impegno dei suoi firmatari a "migliorare la governance internazionale dell'intelligenza artificiale a beneficio dell'umanità", nel più ampio dibattito sulle sfide e le opportunità della trasformazione digitale, inclusi gli sforzi affinché il divario digitale non si traduca in un divario di sviluppo, come emerso con forza dai lavori di oggi.
Fonte: Ambasciata