01 Maggio 2025
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Odoguardi (MAIE): “Un italiano è per sempre, dovunque nasca nel mondo”

24-04-2025 14:34 - Parlamento
Vincenzo Odoguardi Vincenzo Odoguardi
GD - Roma, 14 apr. 25 - “Con la presentazione degli emendamenti targati MAIE al decreto sulla cittadinanza ius sanguinis abbiamo cominciato la nostra battaglia in Parlamento, utilizzando appunto gli strumenti parlamentari a disposizione. Non abbiamo intenzione di mollare di un centimetro, ne va dell’italianità nel mondo”, ha detto Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE in relazione all'iter parlamentare del provvedimento.
Secondo Odoguardi “un concetto deve essere chiaro, ed è proprio su quello, con i nostri emendamenti, che puntiamo come Movimento Associativo Italiani all’Estero: il figlio o il nipote di un italiano è italiano dovunque nasca nel mondo. Vanno dunque eliminate dal testo del tanto discusso decreto le parole “nato in Italia” che introducono pericolosamente il concetto di ius soli, come giustamente sottolineato dal presidente del MAIE Ricardo Merlo in una recente intervista".
Odoguardi ha aggiunto che "secondo le informazioni che ci giungono dal Palazzo, e secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, alcune forze politiche, anche all’interno del centrodestra stesso, non si trovano totalmente d’accordo con il decreto nella forma in cui è stato presentato, decreto che pure è stato votato all’unanimità dal Consiglio dei ministri, e stanno annunciando misure in grado di migliorarlo".
Secondo l'esponente del MAIE "è il caso della Lega, per esempio, che sposa totalmente la visione del MAIE: le parole 'nato in Italia' vanno assolutamente cancellate. Va proprio in questa direzione l’unico emendamento presentato dal Carroccio: l’obiettivo è chiarire che la riforma agisce nel perimetro dello ius sanguinis, che la trasmissione della cittadinanza fra genitore e figlio è automatica e che è italiano chi ha il nonno cittadino italiano, escludendo però appunto l’espressione 'nato in Italia'”.
L'esponente del MAIE ha concluso affermando che "in questi giorni continuiamo a ricevere messaggi da italiani residenti all’estero e dai loro discendenti, giustamente preoccupati a causa di un decreto che rischia di limitare con forza la trasmissione della cittadinanza ius sanguinis, spezzando così l’italianità nel mondo. A tutti loro oggi possiamo dire che siamo fiduciosi: con il lavoro parlamentare e politico che stiamo portando avanti senza pausa, puntiamo a una riforma della cittadinanza, con cui siamo sempre stati d’accordo, che non dimentichi che l’emigrazione italiana fa parte della nostra Storia e che gli italiani nel mondo sono una enorme ricchezza per l’Italia. La battaglia continua”, ha concluso il vicepresidente MAIE.

Fonte: MAIE
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