Netanyahu, Corte Internazionale di Giustizia, strane coincidenze con ANC
25-11-2024 10:45 - Opinioni
GD - Roma, 25 nov. 24 - Strane e sospettose coincidenze corrono sull’asse Pretoria e L’Aia nella condanna internazionale del premier israeliano Netanyahu. Partiamo da un presupposto, quasi un assioma. Non si tratta di disguidi, come qualcuno ha affermato, né di fraintendimenti o doppio pesismo. Come sempre si tratta solo di vil denaro misto a ideologie estremiste e organizzazioni internazionali inefficienti.
Il think tank americano “Institute for the Study of Global Antisemitism and Policy ISGAP” ha pubblicato i risultati di un'inchiesta sulla motivazioni che hanno portato il Sudafrica ad avanzare verso la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia, il più importante tribunale delle Nazioni Unite, l’accusa di genocidio contro Israele
Il rapporto dell’ISGAP analizza in modo approfondito le “motivazioni e le alleanze strategiche” del Governo sudafricano e dell'African National Congress ANC e i legami tra i membri del team legale sudafricano dell’ANC e vari gruppi e organizzazioni estremiste, che hanno collaborato per intentare la causa contro Israele.
Già il titolo dello studio dell’ISGAP: "South Africa, Hamas, Iran and Qatar-the Hijacking of the ANC and the International Court of Justice" (Sudafrica, Hamas, Iran e Qatar: il dirottamento dell'ANC e della Corte internazionale di giustizia - ndr), spiega pienamente il risultato della ricerca.
Il reportage esamina i legami bilaterali del Sudafrica con il Qatar e l'Iran, i finanziamenti della Russia all'African National Congress e i preoccupanti legami tra i membri del team legale sudafricano e vari gruppi e organizzazioni estremiste. Lo studio focalizza la sua attenzione sull'ANC, il partito di maggioranza al potere in Sud Africa.
Viene riportato che poco dopo l'attacco del 7 ottobre 2023, guidato da Hamas, il Sudafrica ha rilasciato una dichiarazione in cui si affermava che “Israele è responsabile del massacro”. Affermazione che contrasta palesemente con quello che purtroppo abbiamo potuto conoscere dagli eventi occorsi in Israele, il più brutale massacro di ebrei dopo l'Olocausto.
L'ex ministro delle Relazioni internazionali sudafricane, signora Naledi Pandor, ha parlato con l'allora leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ribadendo la solidarietà del Sudafrica ai palestinesi. Pochi giorni dopo, Pandor si è recata in visita a Teheran e il 29 dicembre 2023 il Sudafrica ha presentato l'istanza formale contro Israele alla Corte Internazionale di Giustizia.
Il Sudafrica portando il caso “Israele” presso la CPI, ha consentito alle reti finanziarie di convogliare risorse verso organizzazioni come Hamas, posizionando l'ANC e il Sudafrica come un anello della rete globale di finanziamento del terrorismo.
Per queste ragioni l’ISGAP nel suo rapporto ha sollecitato un controllo, da parte delle istituzioni internazionali, sull'ANC e sui legami che il partito Sudafricano detiene con gli stati legati al terrorismo internazionale e i loro procuratori militari.
Giovanni Falcone e il suo collega di Milano Giuliano Turone nel 1982, illustrarono ai colleghi magistrati intervenuti ad un convegno a Castelgandolfo una innovativa tecnica investigativa che si basava su un principio semplice: “Segui i soldi, troverai la mafia”.
L’ISGAP nel suo studio ha applicato questa tecnica investigativa e ha scoperto che all'inizio di gennaio 2024, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha annunciato che “l'ANC è riuscita a stabilizzare le sue finanze e a pagare il suo debito”, ovviamente senza fornire alcuna spiegazione su come questo “miracolo” sia avvenuto e per riprendersi dall'orlo della bancarotta.
Il fatto accertato, si legge nel rapporto delISGAP, è che “il denaro è apparso nelle casse dell'ANC pochi giorni dopo che il governo Sudafricano ha intentato la causa contro Israele presso la CGI.
Per queste ragioni da più parti si è sollecitata una verifica approfondita sui presunti legami tra membri del team legale sudafricano dell’ANC e i gruppi come il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (PFLP), nonché il presunto coinvolgimento di ONG anti-israeliane nella definizione del caso davanti alla CGI.
Se verificate, le affermazioni contenute nel rapporto ISGAP solleverebbero seri dubbi sul fatto che entità straniere impegnate a delegittimare Israele abbiano influenzato le azioni dell'ANC, piuttosto che rappresentare la volontà democratica dei cittadini sudafricani.
Fonte: Ciro Maddaloni
Il think tank americano “Institute for the Study of Global Antisemitism and Policy ISGAP” ha pubblicato i risultati di un'inchiesta sulla motivazioni che hanno portato il Sudafrica ad avanzare verso la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia, il più importante tribunale delle Nazioni Unite, l’accusa di genocidio contro Israele
Il rapporto dell’ISGAP analizza in modo approfondito le “motivazioni e le alleanze strategiche” del Governo sudafricano e dell'African National Congress ANC e i legami tra i membri del team legale sudafricano dell’ANC e vari gruppi e organizzazioni estremiste, che hanno collaborato per intentare la causa contro Israele.
Già il titolo dello studio dell’ISGAP: "South Africa, Hamas, Iran and Qatar-the Hijacking of the ANC and the International Court of Justice" (Sudafrica, Hamas, Iran e Qatar: il dirottamento dell'ANC e della Corte internazionale di giustizia - ndr), spiega pienamente il risultato della ricerca.
Il reportage esamina i legami bilaterali del Sudafrica con il Qatar e l'Iran, i finanziamenti della Russia all'African National Congress e i preoccupanti legami tra i membri del team legale sudafricano e vari gruppi e organizzazioni estremiste. Lo studio focalizza la sua attenzione sull'ANC, il partito di maggioranza al potere in Sud Africa.
Viene riportato che poco dopo l'attacco del 7 ottobre 2023, guidato da Hamas, il Sudafrica ha rilasciato una dichiarazione in cui si affermava che “Israele è responsabile del massacro”. Affermazione che contrasta palesemente con quello che purtroppo abbiamo potuto conoscere dagli eventi occorsi in Israele, il più brutale massacro di ebrei dopo l'Olocausto.
L'ex ministro delle Relazioni internazionali sudafricane, signora Naledi Pandor, ha parlato con l'allora leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ribadendo la solidarietà del Sudafrica ai palestinesi. Pochi giorni dopo, Pandor si è recata in visita a Teheran e il 29 dicembre 2023 il Sudafrica ha presentato l'istanza formale contro Israele alla Corte Internazionale di Giustizia.
Il Sudafrica portando il caso “Israele” presso la CPI, ha consentito alle reti finanziarie di convogliare risorse verso organizzazioni come Hamas, posizionando l'ANC e il Sudafrica come un anello della rete globale di finanziamento del terrorismo.
Per queste ragioni l’ISGAP nel suo rapporto ha sollecitato un controllo, da parte delle istituzioni internazionali, sull'ANC e sui legami che il partito Sudafricano detiene con gli stati legati al terrorismo internazionale e i loro procuratori militari.
Giovanni Falcone e il suo collega di Milano Giuliano Turone nel 1982, illustrarono ai colleghi magistrati intervenuti ad un convegno a Castelgandolfo una innovativa tecnica investigativa che si basava su un principio semplice: “Segui i soldi, troverai la mafia”.
L’ISGAP nel suo studio ha applicato questa tecnica investigativa e ha scoperto che all'inizio di gennaio 2024, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha annunciato che “l'ANC è riuscita a stabilizzare le sue finanze e a pagare il suo debito”, ovviamente senza fornire alcuna spiegazione su come questo “miracolo” sia avvenuto e per riprendersi dall'orlo della bancarotta.
Il fatto accertato, si legge nel rapporto delISGAP, è che “il denaro è apparso nelle casse dell'ANC pochi giorni dopo che il governo Sudafricano ha intentato la causa contro Israele presso la CGI.
Per queste ragioni da più parti si è sollecitata una verifica approfondita sui presunti legami tra membri del team legale sudafricano dell’ANC e i gruppi come il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (PFLP), nonché il presunto coinvolgimento di ONG anti-israeliane nella definizione del caso davanti alla CGI.
Se verificate, le affermazioni contenute nel rapporto ISGAP solleverebbero seri dubbi sul fatto che entità straniere impegnate a delegittimare Israele abbiano influenzato le azioni dell'ANC, piuttosto che rappresentare la volontà democratica dei cittadini sudafricani.
Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale
Fonte: Ciro Maddaloni