Nagasaki: 400 anni da martiri cristiani, omaggio a Beato Angelo Orsucci di Lucca
09-08-2022 17:54 - Persone
GD - Nagasaki, 9 ago. 22 - Dal 4 all'11 settembre una delegazione diplomatica diocesana della città di Lucca, presieduta dall'Arcivescovo Paolo Giulietti, insieme ad una delegazione diplomatico-culturale dell'Università di Pavia, sarà a Nagasaki, in Giappone, per le celebrazioni degli eventi storici che hanno interessato missionari italiani ma in particolare il Beato Angelo Orsucci, nato a Lucca l'8 maggio 1573 e morto martire a Nagasaki il 10 settembre 1622.
Fonte: Olimpia Niglio
L'Università di Pavia sarà rappresentata dalla prof. Olimpia Niglio, della Facoltà di Ingegneria e già accademica nel Sol Levante fino a tutto il 2021.
La delegazione italiana sarà ricevuta dall'Arcivescovo Peter Michiaki Nakamura, da alti funzionari delle istituzioni della prefettura di Nagasaki e dalla dirigenza della Nagasaki Prefectural Music Federation.
La delegazione italiana sarà ricevuta dall'Arcivescovo Peter Michiaki Nakamura, da alti funzionari delle istituzioni della prefettura di Nagasaki e dalla dirigenza della Nagasaki Prefectural Music Federation.
Il programma è finalizzato a conoscere il ricco patrimonio culturale dei “Kakure Kirishitan” (Cristiani Nascosti) le cui persecuzioni, iniziate alla fine del XVI secolo, hanno prodotto una eredità quando mai unica e che dal 2018 è Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
In particolare, la prof. Niglio ha lavorato per oltre quattro anni nel gruppo di ricerca giapponese per la messa a punto della valorizzazione del patrimonio culturale del cristianesimo nascosto al fine di includere questi beni nella lista dei siti UNESCO e curandone poi anche delle specifiche pubblicazioni.
Così, dopo esattamente 470 anni dalla morte di Francesco Saverio (1552), primo missionario gesuita in Giappone; 440 anni dalla prima ambasciata giapponese in occidente (Ambasciata Tenshō, 1582) e 400 anni dalla morte del missionario domenicano Angelo Orsucci di Lucca (1622-2022), l'ambasciata diocesana italiana di Lucca raggiungerà le coste dell'isola di Kyushu in Giappone per omaggiare i missionari lucchesi, che in differenti epoche storiche, hanno dedicato la propria vita al dialogo interreligioso nelle terre del Sol Levante.
Durante le diverse visite programmate tra la prefettura di Nagasaki e di Saga nel sud del Giappone sarà reso un omaggio anche a due missionari lucchesi che si sono particolarmente distinti nelle opere svolte nelle terre nipponiche nel XX secolo. Si tratta dei missionari Fedele Giannini 1927 (Castelnuovo di Garfagnana, Lucca - 2002 Nirasaki) e Allegrino Allegrini (1926 Brancoli, Lucca- 2006 Saga) entrambi missionari del Pontificio Istituto Missioni Estere.
La delegazione italiana sarà ricevuta anche da padre Claudio Bianchin OFM, missionario a Nagasaki e dalla missionaria saveriana Maria De Giorgi del centro di spiritualità religiosa Shinmeizan, presso la Prefettura di Kumamoto.
Così, dopo esattamente 470 anni dalla morte di Francesco Saverio (1552), primo missionario gesuita in Giappone; 440 anni dalla prima ambasciata giapponese in occidente (Ambasciata Tenshō, 1582) e 400 anni dalla morte del missionario domenicano Angelo Orsucci di Lucca (1622-2022), l'ambasciata diocesana italiana di Lucca raggiungerà le coste dell'isola di Kyushu in Giappone per omaggiare i missionari lucchesi, che in differenti epoche storiche, hanno dedicato la propria vita al dialogo interreligioso nelle terre del Sol Levante.
Durante le diverse visite programmate tra la prefettura di Nagasaki e di Saga nel sud del Giappone sarà reso un omaggio anche a due missionari lucchesi che si sono particolarmente distinti nelle opere svolte nelle terre nipponiche nel XX secolo. Si tratta dei missionari Fedele Giannini 1927 (Castelnuovo di Garfagnana, Lucca - 2002 Nirasaki) e Allegrino Allegrini (1926 Brancoli, Lucca- 2006 Saga) entrambi missionari del Pontificio Istituto Missioni Estere.
La delegazione italiana sarà ricevuta anche da padre Claudio Bianchin OFM, missionario a Nagasaki e dalla missionaria saveriana Maria De Giorgi del centro di spiritualità religiosa Shinmeizan, presso la Prefettura di Kumamoto.
Fonte: Olimpia Niglio