Museo Civico di Crema: «Ver Sacrum e grafica della Secessione viennese»
05-11-2025 14:10 - Arte, cultura, turismo
GD – Crema, 5 nov. 25 - Le visite guidate alla mostra «Ver Sacrum e la grafica della Secessione viennese» sono una occasione per approfondire insieme ai curatori il percorso espositivo che prende avvio dalla raccolta della rivista «Ver Sacrum», per ammirarne le pagine e le copertine più significative e iconiche.
Fonte: Carlo Franza
La mostra promossa e prodotta dal Museo Civico di Crema e del Cremasco, in collaborazione con il Museo d'Arte Orientale Collezione Mazzocchi di Coccaglio e l'Associazione Culturale Mnemosyne di Dello, con il patrocinio di Forum Austriaco di Cultura di Milano, Aldus Club Associazione Internazionale di Bibliofilia e A.L.A.I. Associazione Librai Antiquari d'Italia, in programma fino all'11 gennaio, a cura di Giovanni Biancardi, Edoardo Fontana e Silvia Scaravaggi, nasce attorno alla raccolta della rivista «Ver Sacrum», proveniente dalla collezione milanese di Giovanni Biancardi, di cui sono esposte le grafiche originali in essa pubblicate, le pagine e le copertine più significative e iconiche
Insieme alla rivista, libri illustrati, cataloghi delle esposizioni della Secessione, fogli sciolti realizzati dagli aderenti al movimento, nonché incisioni e disegni di personalità internazionali che furono presentati nelle mostre realizzate nella sede della Secessione, allo scopo progettata da Joseph Maria Olbrich, e in altri luoghi, o pubblicati sulla rivista.
A Crema si possono osservare, tra le altre, opere di Gustav Klimt, Koloman Moser, Alfred Roller, Josef Maria Auchentaller, Carl Moll, Adolf Böhm, Ernst Stöhr, Egon Schiele, Alphonse Mucha, Carl Otto Czeschka, Jan Toorop, Max Kurzweil, Emil Orlik, Giovanni Segantini, George Minne, Marcus Behmer, Franz Wacik, Fernand Khnopff, Franz von Stuck, Heinrich Lefler, Armand Rassenfosse, Rudolf Jettmar, Irma von Duczynska, Wilhelm List, Walter Crane, Edmond Aman-Jean, Félix Vallotton, Ferdinand Andri, Frank Brangwyn, Eugène Grasset, Julius Klinger, Friedrich König, Oskar Laske, Anders Zorn, Maximilian Lenz, Marianne Hitschmann-Steinberger, Charles Rennie Mackintosh, Margaret McNair, Jessie King, Józef Mehoffer, Alfredo Müller, Joseph Maria Olbrich, Josef Hoffmann.
Con loro in mostra tutti i maestri che ne ispirarono e influenzarono il lavoro, da Arnold Böcklin a Max Klinger, da James McNeill Whistler a Edward Burne-Jones, da Pierre-Cécile Puvis de Chavannes a Katsushika Hokusai. Infine, seminale fu per la Secessione la scoperta della grafica e dell’artigianato giapponese, in grado di condensare sintetismo e perfezione estetica a partire dalle più semplici forme di oggetti di uso quotidiano, fino alla xilografia policroma: per sottolineare questo forte legame, in mostra sono esposti lacche, suppellettili, volumi e incisioni sciolte provenienti da collezioni private e, soprattutto, dall’importante patrimonio posseduto dal Museo d’Arte Orientale – Collezione Mazzocchi di Coccaglio.
Insieme alla rivista, libri illustrati, cataloghi delle esposizioni della Secessione, fogli sciolti realizzati dagli aderenti al movimento, nonché incisioni e disegni di personalità internazionali che furono presentati nelle mostre realizzate nella sede della Secessione, allo scopo progettata da Joseph Maria Olbrich, e in altri luoghi, o pubblicati sulla rivista.
A Crema si possono osservare, tra le altre, opere di Gustav Klimt, Koloman Moser, Alfred Roller, Josef Maria Auchentaller, Carl Moll, Adolf Böhm, Ernst Stöhr, Egon Schiele, Alphonse Mucha, Carl Otto Czeschka, Jan Toorop, Max Kurzweil, Emil Orlik, Giovanni Segantini, George Minne, Marcus Behmer, Franz Wacik, Fernand Khnopff, Franz von Stuck, Heinrich Lefler, Armand Rassenfosse, Rudolf Jettmar, Irma von Duczynska, Wilhelm List, Walter Crane, Edmond Aman-Jean, Félix Vallotton, Ferdinand Andri, Frank Brangwyn, Eugène Grasset, Julius Klinger, Friedrich König, Oskar Laske, Anders Zorn, Maximilian Lenz, Marianne Hitschmann-Steinberger, Charles Rennie Mackintosh, Margaret McNair, Jessie King, Józef Mehoffer, Alfredo Müller, Joseph Maria Olbrich, Josef Hoffmann.
Con loro in mostra tutti i maestri che ne ispirarono e influenzarono il lavoro, da Arnold Böcklin a Max Klinger, da James McNeill Whistler a Edward Burne-Jones, da Pierre-Cécile Puvis de Chavannes a Katsushika Hokusai. Infine, seminale fu per la Secessione la scoperta della grafica e dell’artigianato giapponese, in grado di condensare sintetismo e perfezione estetica a partire dalle più semplici forme di oggetti di uso quotidiano, fino alla xilografia policroma: per sottolineare questo forte legame, in mostra sono esposti lacche, suppellettili, volumi e incisioni sciolte provenienti da collezioni private e, soprattutto, dall’importante patrimonio posseduto dal Museo d’Arte Orientale – Collezione Mazzocchi di Coccaglio.
Carlo Franza
Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea
Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea
Fonte: Carlo Franza














