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M.O.: Minniti, «Per processo di pace Italia e Europa protagoniste ricostruzione Gaza»

01-12-2025 19:51 - Opinioni
GD - Roma, 1 dic. 25 - In occasione dell'appuntamento “Geopolitical Talks”, organizzato da Comin & Partners dal titolo “Quale futuro per il nuovo Medio Oriente? Dalle guerre di Israele al rilancio degli Accordi di Abramo” svoltosi oggi nella sede di Piazza Santi Apostoli 73 a Roma, si è tenuto un confronto sul futuro degli equilibri regionali e sul percorso verso la stabilizzazione del Medio Oriente.
All'evento sono intervenuti, con Gianluca Comin, presidente Comin & Partners, sono intervenuti Marco Minniti, presidente della Fondazione Med-Or; Maria Luisa Fantappiè, responsabile programma “Mediterraneo, Medioriente e Africa” dello IAI; Alberto Negri, editorialista de "il Manifesto".
Nel corso del dibattito, Marco Minniti ha dichiarato che «a quasi due mesi dalla firma degli accordi di Sharm el-Sheikh continuo a considerarli una straordinaria opportunità. Serve accelerare sulla forza di stabilizzazione: è fondamentale il ruolo di Egitto e Giordania, e io penso che anche la Turchia debba farne parte, perché può esercitare una pressione significativa su Hamas. Non pensiamo nemmeno per un istante», ha continuato Minniti, «di avviare la ricostruzione soltanto nell'area occupata militarmente da IDF: sarebbe un errore gravissimo che rischia di rompere qualcosa di molto profondo nel sentimento della popolazione palestinese. Ci sono linee rosse anche in Cisgiordania, dove la violenza dei coloni è un punto delicatissimo. Per questo è essenziale rilanciare il ruolo dell'Autorità Nazionale Palestinese: sulla sicurezza serve un suo impegno diretto; lo ricordo, quelle forze di polizia le abbiamo addestrate anche noi europei, in particolare l'Italia».
«L'UE ha la responsabilità di occuparsi della situazione del Medio Oriente», ha proseguito Minniti, «e deve essere protagonista nel progetto di ricostruzione. A Sharm el-Sheikh è stata solo una comparsa. È fondamentale che l'Italia partecipi attivamente al processo di ricostruzione e stabilizzazione di Gaza, anche sotto il profilo militare sotto l'ombrello delle Nazioni Unite. Un impegno diretto dell'Italia e dell'Unione Europea in questa regione è di grande importanza politica poiché significa mantenere viva la possibilità di una soluzione basata su due popoli e due Stati. L'Italia, in particolare, ha un ruolo strategico fondamentale. E' il punto di congiunzione tra l'Occidente e il Sud del mondo. Questa è la sua missione storico-politica. Questa, per l'Italia, è una straordinaria opportunità».

Fonte: Redazione