Miami: retorica forte, struttura debole, cosa sta succedendo agli USA?
02-12-2025 10:28 - Opinioni
GD - Roma, 2 dic. 25 - I colloqui di Miami tra i rappresentanti dell'Amministrazione americana e i rappresentanti ucraini avevano lo scopo di dare uno slancio verso un accordo di pace con la Russia per fermare finalmente, dopo quasi 4 anni, la incredibile guerra in Ucraina.
Fonte: Ciro Maddaloni
I colloqui di domenica hanno visto Marco Rubio, Steve Witkoff e Jared Kushner affrontare una squadra ucraina “di peso” guidata da Rustem Umerov e dal generale Andrii Hnatov.
In Florida si è tenuta una riunione durata oltre 5 ore tra l'amministrazione Trump e i negoziatori ucraini e alla fine gli americani hanno mostrato ottimismo. Trump è arrivato a dichiarare che «ci sono buone possibilità di raggiungere un accordo».
Ma un veterano dell'Amministrazione americana, uno che ha servito in ben sette amministrazioni, ha riportato tutto alla fredda realtà interrompendo le troppo ottimistiche celebrazioni. Diversamente dagli entusiasmi dei suoi colleghi, l'ambasciatore Daniel Fried, uno dei più esperti americani di questioni che riguardano la Russia, ha offerto una lettura molto diversa e ha dichiarato: «Gli Stati Uniti stanno girando a vuoto perché stanno negoziando con se stessi, non con Mosca».
Insomma, non una interpretazione differente, piuttosto una dichiarazione tranchant che mette a nudo la totale confusione e smarrimento dei negoziatori americani.
L'amb. Fried ha elogiato il segretario di Stato Marco Rubio per aver chiaramente affermato che l'obiettivo è: «Un'Ucraina indipendente, sovrana e prospera».
Ma ha poi aggiunto una frecciata su cosa gli Stati Uniti continuano a non fare: «continuano a non mettere in pratica quello che dicono di voler fare».
Cosa significa «farlo sul serio», secondo Fried? Significa fornire garanzie reali di sicurezza per l'Ucraina, sostegno militare a lungo termine per prevenire un'altra invasione da parte dei russi.
Inoltre l'amb. Fried ha esortato a porre fine al dibattito inconcludente tra Stati Uniti, Unione Europea e Ucraina, mentre la Russia ne approfitta per intensificare gli attacchi contro le città ucraine e si gode lo spettacolo di tutti questi che parlano senza mai arrivare ad un accordo tra loro.
L'amb. Fried ha detto che è indispensabile annullare il vantaggio iniziale ottenuto da Mosca quando i colloqui segreti tra Stati Uniti e Russia hanno dato forma al piano originale in 28 punti, piano elaborato dal Cremlino a esclusivo vantaggio delle pretese russe.
Per fortuna Rubio, che ha forse l'opinione più accurata sullo stato reale della situazione tra Russia e Ucraina, ha promesso che l'Ucraina dovrà essere «sicura per sempre». Ha promesso inoltre partnership energetiche per sostituire quelle russe e partnership tra Stati Uniti e Ucraina in tutti i settori commerciali e tecnologici. Una nuova «era di prosperità» per l'Ucraina.
Ma Fried avverte: nulla di tutto questo si realizzerà se Washington non smetterà di mantenere un atteggiamento ondivago, come ha fatto da molti mesi a questa parte e ha puntato il dito contro Steve Witkoff dicendo senza giri di parole che «Non coglie i dettagli e agisce d'istinto».
Infine, l'ex diplomatico ha lodato ulteriormente l'intervento di Rubio affermando che potrebbe aver finalmente dato alla parte statunitense un vero mandato negoziale, invece di limitarsi a riformulare le richieste della Russia.
Witkoff e Kushner sono ora diretti a Mosca per un incontro con Putin. Alcuni a Washington pensano che la palla sia nel campo della Russia. Fried non è d'accordo: «Il compito degli Stati Uniti, in particolare di Trump, e dell'Europa, è quello di esercitare una pressione reale sulla Russia», altrimenti si continuerà a girare a vuoto come sta ormai accadendo da un anno a questa parte.
Gli Stati Uniti devono costringere Putin a fermare l'aggressione all'Ucraina. Come? Applicando le sanzioni petrolifere anche all'Europa, garantendo all'Ucraina un flusso continuo di armi, dimostrando finalmente a Mosca che scommettere su un ritiro americano è un errore.
Perché, come ha chiarito l'amb. Fried, «la Russia non negozierà seriamente finché Washington non smetterà di negoziare con se stessa e inizierà a imporre costi reali al Cremlino».
In Florida si è tenuta una riunione durata oltre 5 ore tra l'amministrazione Trump e i negoziatori ucraini e alla fine gli americani hanno mostrato ottimismo. Trump è arrivato a dichiarare che «ci sono buone possibilità di raggiungere un accordo».
Ma un veterano dell'Amministrazione americana, uno che ha servito in ben sette amministrazioni, ha riportato tutto alla fredda realtà interrompendo le troppo ottimistiche celebrazioni. Diversamente dagli entusiasmi dei suoi colleghi, l'ambasciatore Daniel Fried, uno dei più esperti americani di questioni che riguardano la Russia, ha offerto una lettura molto diversa e ha dichiarato: «Gli Stati Uniti stanno girando a vuoto perché stanno negoziando con se stessi, non con Mosca».
Insomma, non una interpretazione differente, piuttosto una dichiarazione tranchant che mette a nudo la totale confusione e smarrimento dei negoziatori americani.
L'amb. Fried ha elogiato il segretario di Stato Marco Rubio per aver chiaramente affermato che l'obiettivo è: «Un'Ucraina indipendente, sovrana e prospera».
Ma ha poi aggiunto una frecciata su cosa gli Stati Uniti continuano a non fare: «continuano a non mettere in pratica quello che dicono di voler fare».
Cosa significa «farlo sul serio», secondo Fried? Significa fornire garanzie reali di sicurezza per l'Ucraina, sostegno militare a lungo termine per prevenire un'altra invasione da parte dei russi.
Inoltre l'amb. Fried ha esortato a porre fine al dibattito inconcludente tra Stati Uniti, Unione Europea e Ucraina, mentre la Russia ne approfitta per intensificare gli attacchi contro le città ucraine e si gode lo spettacolo di tutti questi che parlano senza mai arrivare ad un accordo tra loro.
L'amb. Fried ha detto che è indispensabile annullare il vantaggio iniziale ottenuto da Mosca quando i colloqui segreti tra Stati Uniti e Russia hanno dato forma al piano originale in 28 punti, piano elaborato dal Cremlino a esclusivo vantaggio delle pretese russe.
Per fortuna Rubio, che ha forse l'opinione più accurata sullo stato reale della situazione tra Russia e Ucraina, ha promesso che l'Ucraina dovrà essere «sicura per sempre». Ha promesso inoltre partnership energetiche per sostituire quelle russe e partnership tra Stati Uniti e Ucraina in tutti i settori commerciali e tecnologici. Una nuova «era di prosperità» per l'Ucraina.
Ma Fried avverte: nulla di tutto questo si realizzerà se Washington non smetterà di mantenere un atteggiamento ondivago, come ha fatto da molti mesi a questa parte e ha puntato il dito contro Steve Witkoff dicendo senza giri di parole che «Non coglie i dettagli e agisce d'istinto».
Infine, l'ex diplomatico ha lodato ulteriormente l'intervento di Rubio affermando che potrebbe aver finalmente dato alla parte statunitense un vero mandato negoziale, invece di limitarsi a riformulare le richieste della Russia.
Witkoff e Kushner sono ora diretti a Mosca per un incontro con Putin. Alcuni a Washington pensano che la palla sia nel campo della Russia. Fried non è d'accordo: «Il compito degli Stati Uniti, in particolare di Trump, e dell'Europa, è quello di esercitare una pressione reale sulla Russia», altrimenti si continuerà a girare a vuoto come sta ormai accadendo da un anno a questa parte.
Gli Stati Uniti devono costringere Putin a fermare l'aggressione all'Ucraina. Come? Applicando le sanzioni petrolifere anche all'Europa, garantendo all'Ucraina un flusso continuo di armi, dimostrando finalmente a Mosca che scommettere su un ritiro americano è un errore.
Perché, come ha chiarito l'amb. Fried, «la Russia non negozierà seriamente finché Washington non smetterà di negoziare con se stessa e inizierà a imporre costi reali al Cremlino».
Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale
Fonte: Ciro Maddaloni














