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Meeting trilaterale Azerbaigian-Turkmenistan-Uzbekistan nel quadro cooperazioneregionale

31-08-2025 10:19 - Opinioni
GD - Roma, 31 ago. 25 - La città portuale di Turkmenbashi, sulla costa turkmena del Mar Caspio, ha ospitato un importante meeting trilaterale che ha coinvolto il presidente turkmeno Berdymuhamedow, il presidente uzbeko Mirziyoyev e quello azerbaigiano Aliyev. Questo incontro testimonia la crescente volontà di sviluppare forme di cooperazione regionale in diversi ambiti, attraverso un dialogo istituzionale che persegua la finalità di rafforzare il ruolo di queste nazioni come “middle powers” nel contesto delle relazioni internazionali.
Nel corso del meeting i tre presidenti hanno principalmente discusso riguardo alla collaborazione in ambito energetico, trasporti, commercio, logistica e connettività, formalizzando diversi accordi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture e lo sviluppo delle interconnessioni tra il bacino del Caspio e le nazioni centroasiatiche.
In materia di connettività, le tre nazioni sono pienamente coinvolte nello sviluppo del corridoio internazionale di trasporto transcaspico (Middle Corridor): Baku come hub logistico di connessione tra est ed ovest, mentre il Turkmenistan come rotta alternativa (e geograficamente parallela) rispetto al Kazakhstan relativamente al trasporto delle merci dall’Asia centrale verso l’Europa. Tashkent invece supporta il Middle Corridor in quanto si configura come un corridoio di esportazione commerciale di primaria importanza, che verrebbe connesso agli altri progetti infrastrutturali promossi dall’Uzbekistan come il corridoio ferroviario Cina-Kirghizistan-Uzbekistan.
Come rimarcato dal presidente Mirziyoyev nel suo discorso, rispetto a Turkmenistan ed Azerbaigian l’Uzbekistan è geograficamente distante dal bacino del Caspio - fulcro strategico del Middle Corridor – ed è costretto a transitare attraverso Kazakhstan o Turkmenistan per aver accesso al trasporto marittimo: questa situazione implica costi crescenti, tariffe elevate, una condizione di dipendenza nel transito merci che inficia negativamente sulla capacità di trasporto, che può essere superata promuovendo una cooperazione regionale rafforzata ed un armonizzazione delle procedure.
In una prospettiva di connettività, le parti guardano con attenzione alle potenzialità del nuovo corridoio di trasporto tra l’Azerbaigian e la Turchia attraverso il territorio dell’Armenia (Zangezur Corridor), che se implementato rappresenterebbe una rotta alternativa nell’ambito del Middle Corridor rispetto a quella tradizionale attraverso la Georgia.
Sul piano energetico, appare significativo l’annuncio del presidente Berdymuhamedow di commissionare la realizzazione di una centrale elettrica di 1,5 MW sulla costa del Caspio per esportare elettricità verso l’Europa, in quanto logicamente complementare e funzionale all’accordo tripartito tra Baku, Astana e Tashkent per realizzare un’interconnessione elettrica tra le due sponde del Caspio per trasportare energia “verde” (prodotta da fonti rinnovabili) dall’Azerbaigian verso i mercati europei (il corridoio energetico verde promosso dalla Commissione Europea).
Dopo l’accordo del 2021 sul giacimento di Dostluk sul Caspio, la distensione delle relazioni bilaterali tra Azerbaigian e Turkmenistan potrebbe configurare l’auspicato coinvolgimento di Ashgabat nell’implementazione del corridoio energetico meridionale, esportando gas naturale lungo la rotta transcaspica: al fine di superare il veto russo sulla realizzazione di infrastrutture energetiche sottomarine, l’idea di un interconnettore - con una capacità ridotta (pari a 10-12 miliardi di metri cubi all’anno (Gmc/a), rispetto ai 30 Gmc/a del progetto di gasdotto transcaspico) ed una lunghezza inferiore (78 km rispetto ai 338 del gasdotto Turkmenbashi-Baku) – appare un progetto realistico, ma che richiede volontà politica, supporto tecnico ed investimenti per renderlo fattibile.

Domenico Palmieri e Fabio Indeo
ISIA Istituto Italiano per l'Asia


Fonte: ISIA