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Libano: on. Omar Harfouch alla Camera Deputati su situazione Paese

09-03-2023 19:14 - Persone
GD - Roma, 9 mar. 23 - Alla Camera dei Deputati di Roma si è svolta la conferenza stampa del politico libanese Omar Harfouch, ospitata dall’on. Roberto Bagnasco e organizzata dall’Istituto Milton Friedman, sulla situazione in Libano e sulla necessità di una riforma del sistema politico e costituzionale del Paese.
“Noi, come Istituto Friedman, abbiamo tenuto particolarmente a promuovere questo incontro con la stampa per mettere in luce ciò che sta accadendo in un Paese molto vicino a noi, soprattutto perché condividiamo lo stesso mare e molte problematiche che provengono dal Medio Oriente e che passano attraverso il Libano, per poi giungere in Italia, come abbiamo visto recentemente anche rispetto all’immigrazione. Finalmente si propone un personaggio politico che propone uno Stato liberale, tanto da volerlo riformare istituzionalmente in maniera radicale”, ha detto il moderatore e direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman, Alessandro Bertoldi.
Omar Harfouch, leader del partito “Terza Repubblica libanese”, ha posto in evidenza che “il Libano ha bisogno di un un sistema elettivo non confessionale, che garantisca una maggiore rappresentatività e libertà per i cittadini libanesi. Abbiamo la necessità di combattere l’elevato tasso di corruzione che colpisce il Paese e di garantire i diritti fondamentali degli uomini e delle donne libanesi, tra cui il diritto all'eredità per tutti, alla libertà religiosa e all'affidamento dei figli per le donne. Inoltre intendo prendere spunto dal sistema giuridico italiano, perché lo considero tra i più efficaci a livello europeo per come è pensata la lotta alla criminalità organizzata. Il tasso di corruzione in Libano purtroppo è del 90% percento a fronte dei pochi punti percentuali che interessano l’Italia. L’arrivo di immigrati in Libano in particolare dalla Siria, causa di conseguenza problemi di immigrazione in Europa e in particolare quindi in Italia, è un punto al centro del mio programma. La soluzione per contrastarla è quella di adottare un nuovo sistema politico per dare alle future generazioni speranza è la possibilità di restare in Libano. Oggi l’assenza di un presidente, di un Primo Ministro e di un Governo effettivi non garantisce sicurezza, stabilità e futuro al Paese. I candidati, si nascondono e non vogliono che si venga a sapere delle loro intenzioni, in quanto potrebbero essere soggetti a minacce, come accade a me. Chi cerca di portare il cambiamento in Libano subisce una campagna di diffamazione e, quando questo non basta, si subisce un attentato, come è stato nel caso mio caso in cui sono state coinvolte anche mia moglie e mia figlia. Ma le intimidazioni non mi fermano perché lotto per mia figlia e per i figli del Libano, per tutti coloro che vogliono un paese libero. Sono qui per sensibilizzare la classe politica italiana sulla situazione in Libano e per portare il problema all’attenzione delle istituzioni italiane ed europee. L’Italia ha diritto di dire la sua sul Libano perché ha fatto molto per mantenere la pace, sacrificando anche suoi Uomini in divisa", ha aggiunto.
Da parte sua l’on. Roberto Bagnasco ha affermato: “Il nostro partito, Forza Italia, è da sempre fortemente impegnato nella tutela dei valori liberali nel mondo. È pertanto naturale schierarsi per sostenere il Libano nella sua battaglia per la libertà. La mancanza di diritti nel Paese è una questione che non possiamo ignorare e che rappresenta un grave problema che richiede la massima attenzione da parte dell'opinione pubblica europea. Proprio la scorsa settimana, in Commissione Difesa della Camera sono intervenuto come relatore, per FI, sulla Ratifica, per altri 5 anni, del rinnovo dell’Accordo di cooperazione nel settore della difesa, tra il Governo della Repubblica Italiana e quello del Libano. Non possiamo dimenticare inoltre che questo Paese è un punto di riferimento centrale nel Mediterraneo. Per tale motivo siamo preoccupati per l'impatto che la situazione libanese ha sull'immigrazione non controllata. La nostra attenzione nei confronti del Libano è dettata dal desiderio di favorirne la transizione ad una terza Repubblica, più liberale, che superi lo schema confessionale, come sostiene il nostro Amico Harfouch”, ha concluso Bagnasco.


Fonte: Redazione
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