11 Novembre 2024
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La traversata di Marco Polo: a Roma prima documentario prodotto in Cina

30-10-2024 17:06 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 30 ott. 24 - Nello spazio Scena, a Trastevere a Roma, c'è stata la prima del documentario "Dall’Occidente all’Oriente – La Traversata di Marco Polo", prodotto da China Broad View Cultural Communication Center.
Prima della proiezione, il consigliere culturale dell’ambasciata cinese in Italia, Zhang Lingxiao, ha ricordato l’importanza della figura di Marco Polo, «pioniere negli scambi culturali tra Oriente e Occidente e anche un importante collegamento per gli scambi culturali tra Cina e Italia».
Jacopo, il giovane protagonista del documentario, è un «Marco Polo della nuova era» e «questo nostro documentario commemorativo è l’espressione dell’ispirazione che lo spirito di Marco Polo dà alla contemporaneità», che si traduce nella «costruzione di nuovi ponti per lo sviluppo di amichevoli relazioni tra Cina e Italia», ha spiegato Zhang.
L’importanza di queste relazioni è stata sottolineata anche dalla consigliera del Comune di Roma, Carla Fermariello, che ha colto l’occasione per parlare del suo impegno per l’integrazione e la conoscenza reciproca tra i cittadini dei due Paesi.
La proiezione del documentario "Dall’Occidente all’Oriente – La Traversata di Marco Polo" ha suscitato interesse e curiosità nel pubblico presente in sala.
Protagonista è Jacob, che vive con la sua famiglia a Latina e lavora come traduttore letterario cinese-italiano. Ha studiato in Cina per quattro anni, poi per molto tempo, impegnato nel suo lavoro, non vi ha più fatto ritorno. Fino a quando, traducendo una raccolta di poesie, non si è imbattuto in "Foglie gialle" di Trilussa, da cui ha tratto ispirazione per scrivere una canzone in cinese.
Sentiva però che mancava qualcosa, così ha deciso di partire per la Cina, alla ricerca di quel qualcosa che avrebbe reso completa la sua canzone. Un mese durante il quale ha fatto prima tappa a Yinchuan, dove ha incontrato il gruppo di musica folk cinese Buyi, ed è poi andato a Guiyang con un gruppo di motociclisti settantenni che lo hanno guidato alla scoperta del Guizhou.
Il suo viaggio è poi proseguito attraverso i magnifici paesaggi naturali della Cina, che lo hanno portato a riflettere sulla vita, sulle emozioni e sul significato della musica, fino ad arrivare al villaggio Zhuliu, dove si è unito a una squadra locale di pallacanestro.
Tornato in Italia, Jacob si è dedicato con tutto sé stesso alla canzone "Foglie gialle", riversandovi gli stimoli e l’entusiasmo regalatigli dalle persone, dai luoghi e dalla musica che lo avevano accompagnato durante il suo viaggio in Cina.
Oltre alla storia di Jacob, a colpire il pubblico presente, sono stati i luoghi e i paesaggi ripresi nel documentario, zone della Cina meno note agli italiani, e i volti della minoranza etnica Miao, di cui spiccano la grande apertura e lo spirito accogliente.
A margine della proiezione, è stata allestita un’esposizione di abbigliamento e tessuti della provincia del Guizhou, caratterizzati da preziosi e colorati ricami, e agli ospiti è stata offerta una degustazione di ravioli cinesi e infuso di foglie di Goji, prodotto nel Ningxia.


Fonte: Redazione
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