News

La performance Amherstia di Sandar Tun Tun alla Ménagerie de Verre

07-10-2024 18:27 - Arte, cultura, turismo
GD - Milano, 7 ott. 24 - Da qualche tempo c’è una grande attenzione in Europa all’arte performativa, quasi carpendo da quella geniale intuizione che fu già dei futuristi, nell’intreccio delle arti (musica, luci, corpo, colori, natura, ecc.) che vengono insieme proposte in uno spettacolo a dir poco, affascinante. Ora lo spettacolo che mette in campo Sandar Tun Tun è a dir poco prezioso, incantevole. La performance Amherstia di Sandar Tun Tun alla Ménagerie de Verre, Parigi, è presentata dal Centre Culturel Suisse On tour e dall’Istituto Svizzero (17 ottobre 2024 alle ore 22).
L’opera fa parte del festival di arti performative "Les Inaccoutumés Automne 24" che si tiene in ottobre e fungerà da preludio al festival di performance Sol Invictus, organizzato dall’Istituto Svizzero e in programma a Roma, Milano e Palermo nel mese di dicembre.
Da qualche parte tra il noise e l’R’n’B, nell’alone di un palcoscenico nebbioso, il suono prende forma come l’Amherstia, un fiore stravagante, si dice, nella fama o nel nome, intriso di storia coloniale. Petali vibranti, energia trattenuta, voci di rabbia o di poesia, basi perse, bassi profondi che risuonano fino alle ossa. Attraverso lo storytelling, Sandar Tun Tun crea paesaggi sonori che attingono al vuoto e alla vacuità, invocando ricordi nascosti. Presenta frammenti musicali in cui intensità e note sentimentali si intrecciano in un dramma sonoro spazializzato.
Il lavoro di Sandar Tun Tun è costruito intorno alla fabulazione, alle nuove alleanze e alle traiettorie collaborative. Come artista, DJ e compositrice, sviluppa una pratica del suono, dello spazio e della performance incentrata sull’ascolto, sulla sensibilità e sulla reattività critica.
Prendendo come punto di partenza lo spazio sociale della musica e il suo potenziale di trasgressione, i suoi progetti esplorano i modi in cui dissonanza, frammentazione e rumore possono essere abitati attraverso il ricordo o l’interversione. La sua ricerca si concentra sulle modalità di trasmissione all’interno delle culture orali e delle narrazioni artificiali e dà luogo alla sperimentazione di linguaggi, strategie e processi di co-composizione, che vanno dalla creazione di entità all’organizzazione di eventi, gruppi di studio o poesia sonora.

Carlo Franza
Storico dell’arte moderna e contemporanea


Fonte: Carlo Franza