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La mostra "La penna del diplomatico" a Cracovia all'Università Jagellonica

04-11-2025 17:27 - Ambasciate
GD - Cracovia, 4 nov. 25 - La mostra intitolata “Pióro dyplomaty / La penna del diplomatico” si è appena aperta a Cracovia, in Polonia, offrendo una prospettiva originale sul lavoro intellettuale dei funzionari diplomatici italiani e polacchi. Questa inaugurazione rivela la dimensione creativa spesso sconosciuta di coloro che si dedicano a rappresentare i loro Paesi all'estero.
L'evento ha preso avvio oggi, 4 novembre, alla Facoltà di Studi Internazionali e Politici dell'Università Jagellonica e proseguirà fino alla fine dell'anno. L'iniziativa rappresenta il frutto della collaborazione tra il team di ricerca dell'Università, l'Istituto Italiano di Cultura a Cracovia diretto dal dott. Matteo Ogliari e l'amb. Stefano Baldi, che ha concepito e realizzato la sezione italiana. La mostra si tiene sotto il patrocinio dell'ambasciata d'Italia a Varsavia.
La “Penna del Diplomatico” sottolinea come la scrittura sia un'attività essenziale nella vita di un diplomatico. I diplomatici nascono con una penna in mano, poiché relazioni, lettere, analisi e comunicazioni interne sono compagni costanti durante tutta la loro carriera. Tuttavia, la mostra celebra soprattutto i libri che i diplomatici pubblicano, andando oltre la routine della scrittura professionale ordinaria.
Il progetto italiano ispirazione per la ricerca polacca - La mostra presenta sia una sezione italiana sia una parallela esposizione polacca. La sezione italiana è fondata sul progetto di ricerca esteso e omonimo “La penna del diplomatico”, un'iniziativa che si è rivelata strumentale nell'ispirare la ricerca complementare polacca.
L'amb. Stefano Baldi ho fornito un contributo prezioso per la realizzazione dell'iniziativa polacca. La sezione espositiva polacca, realizzata sotto la direzione del prof. Arkady Rzegocki, si concentra su coloro che hanno servito la Polonia con le parole e con l'azione, illustrando come i loro libri e i loro ricordi creino un ponte spirituale tra la diplomazia e la cultura.
Il progetto di ricerca italiano, che oggi si mostra al pubblico internazionale, è stato concepito dall'amb. Stefano Baldi più di venti anni fa. L'iniziativa ha avuto inizio con la pubblicazione del volume omonimo, scritto insieme al compianto amb. Pasquale Baldocci, e si è sviluppata costantemente nel corso del tempo.
Questo lavoro di lunga durata ha permesso di trovare e catalogare quasi 1.500 libri scritti da più di 350 diplomatici italiani che hanno servito dal 1946, anno della proclamazione della Repubblica italiana. L'obiettivo di questa ricerca rimane quello di evidenziare il vasto contributo culturale e le attività letterarie del mondo diplomatico.
Stefano Baldi, ideatore del progetto, è un diplomatico di carriera che ha saputo combinare i suoi compiti ufficiali con un impegno costante nella ricerca e nella presentazione pubblica di argomenti culturali. Attualmente ricopre l'incarico di Coordinatore per la formazione online al Ministero degli Affari Esteri. Durante la sua lunga carriera, ha prestato servizio come ambasciatore d'Italia in Bulgaria e come Rappresentante Permanente d'Italia all'OSCE a Vienna. Ha inoltre scritto e curato oltre trenta volumi.
Il suo costante lavoro di scoperta e catalogazione dei libri scritti dai suoi colleghi ha prodotto diverse pubblicazioni chiave, fondamentali per l'intero progetto. I risultati iniziali della ricerca furono pubblicati nel volume "La penna del diplomatico. I libri scritti dai diplomatici italiani dal dopoguerra ad oggi" (2004), che esaminava più di cinquecento titoli. Per raggiungere un pubblico internazionale, è stata pubblicata una versione in inglese: "Through the Diplomatic Looking Glass: Books Published by Italian Diplomats Since 1946" (2007). Successivamente, ha curato "Il diplomatico su carta. Repertorio dei 1200 libri pubblicati da diplomatici italiani (2018), che ha aggiornato i risultati della ricerca.
Temi e Generi Letterari - La mostra allestita a Cracovia presenta la diversità tematica di questi libri attraverso diciotto pannelli espositivi accuratamente curati che riportano le copertine. Le opere raccolte dimostrano che i funzionari diplomatici si impegnano con generi che spaziano da saggi politici, memorie, narrativa, poesia, teatro e studi specializzati.
L'analisi della produzione letteraria indica una forte connessione con le vite professionali degli autori. La maggior parte dei libri si concentra su Relazioni internazionali, Storia e Memorie personali. Le memorie, in particolare, sono considerate importanti fonti supplementari di conoscenza, non solo per gli storici, ma anche per i giovani diplomatici, offrendo resoconti dettagliati di eventi specifici e incontri che integrano lo stile spesso distaccato della documentazione ufficiale.
La Storia è un tema ricorrente, guidata dalla profonda preparazione culturale e accademica degli autori e dalla loro vicinanza ai principali eventi internazionali, anche se il periodo storico preferito è spesso il più recente e legato alla storia dell'Italia.
I libri sulle Relazioni internazionali si concentrano su questioni europee e sulla dinamica interna di specifici Paesi o Regioni in cui gli autori hanno prestato servizio.
I libri di altri generi che si possono scoprire attraverso la mostra indicano chiaramente la diversità delle personalità che caratterizzano la carriera diplomatica italiana. Questi includono la narrativa, dove talvolta compaiono dettagli autobiografici, e una collezione più limitata di opere di poesia e teatro. Vi sono anche libri dedicati agli aspetti storici e sociali delle comunità italiane sparse nel mondo, spesso scritti dal diplomatico mentre svolgeva l'incarico in quella specifica località.
Le Risorse Online del Progetto e le altre iniziative sulla Memoria diplomatica - Il progetto “La penna del diplomatico” è più di una mostra o di una serie di libri; funziona come un'iniziativa multi-piattaforma in continua crescita volta a preservare la memoria diplomatica. Il progetto mantiene una presenza digitale dedicata attraverso un sito web (http://baldi.diplomacy.edu/diplo) e un blog “diplomatici scrittori” (https://diplosor.wordpress.com/), che forniscono informazioni aggiornate e integrano costantemente i risultati della ricerca iniziale. In particolare, il sito è una risorsa chiave dove nuovi titoli pubblicati dai diplomatici vengono regolarmente aggiunti. Il Blog, invece, oltre agli aggiornamenti, ospita anche una biblioteca digitale, che consente ai visitatori di consultare liberamente e scaricare gratuitamente alcuni dei libri identificati in formato digitale.
Integrando l'idea dei libri, l'amb. Stefano Baldi ha da tempo avviato altri due progetti distinti particolarmente significativi sempre incentrati sulla memoria diplomatica. Il progetto “Immaginario diplomatico” ha finora raccolto e digitalizzato quasi 700 fotografie storiche di diplomatici italiani dal 1861 al 1961, rendendo questo patrimonio visivo disponibile al pubblico. Nel contempo, “Storia orale della diplomazia” italiana raccoglie e condivide interviste (sotto forma di podcast) con il personale diplomatico italiano in pensione, contribuendo a una storia orale della professione. In questo contesto, la collana di libri diretta dall'amb. Baldi dal titolo “Memorie e studi diplomatici”, della casa editrice Editoriale Scientifica, favorisce la pubblicazione di nuovi saggi storici e accademici sulla diplomazia.
La mostra, attualmente a Cracovia, nell'ambito del più ampio progetto di valorizzazione della storia della diplomazia italiana, dimostra chiaramente che la diplomazia è caratterizzata non solo dal necessario lavoro di negoziazione e politica, ma anche dal potere duraturo della parola, che funziona come uno strumento essenziale per la memoria e lo scambio culturale tra i popoli.


Fonte: Arturo Varè