La mitica Bialetti passa ai cinesi, la Moka dirà addio alla Borsa
16-04-2025 22:32 - Made in Italy
GD - Brescia, 16 apr. 25 - La Bialetti, storico produttore della mitica caffettiera Moka famosa e usata in tutto il mondo, passa nelle mani dei cinesi. Si tratta dell'ennesimo simbolo del Made in Italy che vede una evoluzione nella proprietà per dire addio.
Fonte: Redazione
La lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, ha infatti perfezionato il contratto di compravendita per l'acquisto del 78,567% delle azioni di Bialetti. In Borsa il titolo ha registrato un balzo del 61% a 0,45 euro. Quella di Bialetti è una storia industriale tutta italiana, lunga oltre un secolo.
Si va dalla Moka alle nuove macchine espresso, dal Carosello al debutto in Borsa. È il 1919 quando Alfonso Bialetti apre un'officina per la produzione di semilavorati in alluminio. a Crusinallo, piccola frazione di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola). Quattordici anni dopo arriva il debutto della Moka Express. Nell'evoluzione successiva della società una tappa importante è la quotazione in Borsa, con il debutto a Piazza Affari il 27 luglio 2007.
Si va dalla Moka alle nuove macchine espresso, dal Carosello al debutto in Borsa. È il 1919 quando Alfonso Bialetti apre un'officina per la produzione di semilavorati in alluminio. a Crusinallo, piccola frazione di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola). Quattordici anni dopo arriva il debutto della Moka Express. Nell'evoluzione successiva della società una tappa importante è la quotazione in Borsa, con il debutto a Piazza Affari il 27 luglio 2007.
“Ho acquistato questo meraviglioso marchio più di 30 anni fa. Bialetti oggi è una realtà internazionale con un grande potenziale", ha detto Francesco Ranzoni, presidente di Bialetti Industria. Ora, con la vendita alla lussemburghese Nuo Capital, Bialetti, che ha la sua sede a Coccaglio (Brescia), scrive un nuovo capito della sua storia. L'operazione si snoda attraverso l'acquisto delle quote, il rifinanziamento dell'indebitamento della società e l'offerta pubblica di acquisto che porterà il delisting da Piazza Affari.
Fonte: Redazione