Israele: amb. Peled, “vicini ad accordo su Libano”
17-11-2024 14:26 - Ambasciate
GD - Roma, 17 nov. 24 - Israele sarebbe vicino a raggiungere un accordo con il Libano «con l’aiuto della comunità internazionale, dell’Unione Europea, degli Usa e persino della Russia». Lo ha detto l’ambasciatore designato d’Israele in Italia Jonathan Peled, intervenendo al 35esimo Congresso nazionale della Federazione delle Associazioni Italia-Israele in svolgimento a Roma.
Fonte: Moked
Tra gli obiettivi principali dell’accordo, ha spiegato il diplomatico, «c’è quello di portare Hezbollah il più a nord possibile, lontano dal confine con Israele, così che gli sfollati israeliani possano tornare nelle loro case».
Si punta inoltre a «rinforzare l’esercito libanese, in modo che sia dispiegato nel sud del paese», far sì che «la risoluzione 1701 dell’ONU sia propriamente implementata».
E a rinforzare pure Unifil, con un più efficace mandato, «perché non può continuare ad agire nel modo in cui ha agito finora». La costruzione non è semplice, ha ammesso Peled, perché «non abbiamo fiducia nell’Onu, non ci possiamo fidare dell’esercito libanese e nemmeno della Russia: ma se ognuno farà la sua parte, ci sarà forse una speranza».
Più complicata la situazione a Gaza: «Dopo il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco, servirà una coalizione internazionale per governare la Striscia. La situazione umanitaria resta intanto molto complicata: ci sono chiari i nostri doveri e le nostre responsabilità. Voglio dire grazie all’Italia per il suo aiuto, attraverso iniziative come il programma Food for Gaza». Nonostante il conflitto su più fronti, nonostante l’antisemitismo in crescita in Italia e in Europa, l’ambasciatore resta fiducioso sul futuro: «Un giorno raggiungeremo la pace con i nostri vicini. Dobbiamo mantenere viva la speranza, pensando anche al passato. Vale su tutti l’esempio degli accordi di pace firmati con l’Egitto, un tempo il nostro più grande nemico. Pure l’Italia può giocare un ruolo importante, anche in ragione del suo stretto rapporto con il Libano».
Fonte: Moked