Index Women in Digital 2025 svela percorso digitale delle donne in Europa
24-11-2025 15:36 - Europa
GD - Bruxelles, 24 nov. 25 - Come si muovono oggi le donne nel panorama digitale europeo? A rispondere è il nuovo "Women inDigital (WiD) Index 2025", sviluppato dall’iniziativa ConnectingWomen in Digital, che racconta – attraverso dati comparabili e aggiornati – il percorso delle donne dall’istruzione STEM Science, Technology, Engineering e Mathematics fino ai ruoli di leadership nei settori tecnologici. L’indice analizza tutti i Paesi dell’Unione Europea e un gruppo di nazioni di riferimento extra-UE, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Brasile e India.
Presentato ufficialmente durante il Women in Digital Summit, tenutosi a Bruxelles, lo studio offre una fotografia chiara e basata sui dati di come le donne entrano, avanzano, rimangono o abbandonano le carriere digitali, evidenziando le barriere che ancora limitano la loro piena partecipazione.
Un indice trasparente per guidare politiche e interventi - L’Index WiD nasce con l’obiettivo di fornire un quadro comparabile, solido e facilmente utilizzabile da decisori politici, istituzioni educative e stakeholder del settore per progettare azioni più efficaci a sostegno della parità di genere nel digitale. L’indice si basa su una metodologia trasparente che standardizza i dati su una scala da 0 a 100 attraverso la normalizzazione min-max e cinque pilastri ponderati a seconda del loro peso nel percorso professionale:
STEM – istruzione iniziale e competenze di base
ICT – istruzione e formazione specializzate
Digitale – partecipazione e permanenza nei lavori digitali
Leadership – rappresentanza delle donne in ruoli senior
Ambiente favorevole – condizioni strutturali e sociali
Le analisi si basano su fonti quali PISA, Eurostat, statistiche nazionali e sul nuovo Women in Digital Survey, che ha raccolto le risposte di oltre 4.400 professioniste ICT in Europa.
Risultati preliminari: progressi reali, ma ostacoli persistenti - I primi dati del sondaggio mettono in luce sia miglioramenti significativi sia sfide profonde ancora irrisolte:
il 66% delle donne afferma che gli stereotipi di genere continuano a influenzare il loro coinvolgimento nei settori ICT;
il 47% dichiara di dover lavorare più duramente dei colleghi uomini per dimostrare la propria competenza;
il 62% osserva che le donne occupano meno di un quarto delle posizioni dirigenziali nelle loro organizzazioni.
L’Index 2025 evidenzia squilibri lungo tutto il percorso digitale: nonostante la crescente presenza femminile negli studi STEM e ICT, la transizione verso ruoli lavorativi e posizioni di leadership nel digitale rimane limitata. In molti Paesi, infatti, le donne rappresentano meno del 25% dei ruoli digitali di alto livello, nonostante l’elevata partecipazione ai percorsi formativi. Le cause includono barriere alla progressione di carriera, mancanza di visibilità di role model e scarse opportunità di leadership su misura nei settori tecnologici.
La situazione in Italia - Gap persistenti nelle competenze STEM, soprattutto in matematica. Crescita nella formazione ICT, ma ancora distante dalla parità. Occupazione ICT limitata, con un gender pay gap marcato. Leadership femminile ancora bassa e ostacolata da barriere strutturali.
L’ambiente abilitante varia ampiamente tra Paesi: forte impatto su competenze e occupazione.
“Serve una rete più forte tra industria, politica e accademia” - Nel corso del summit, Liubba El Hadi Hamed di Bluspecs, coordinatrice di ConnectingWomen in Digital, ha evidenziato l’importanza di un’azione coordinata. “Durante i panel abbiamo visto quanto sia essenziale costruire una forte rete che colleghi industria, politici e mondo accademico. I rappresentanti degli Stati membri hanno sottolineato la necessità di una collaborazione tra pubblico e privato, e abbiamo sentito quanto sia ancora difficile per l’istruzione formale adattare i programmi di studio alle esigenze del mercato, soprattutto per le donne. Iniziative come Girls Go STEAM, che offre corsi di fisica dei semiconduttori o di programmazione alle ragazze tra i 14 e i 19 anni, forniscono le partnership necessarie per sostenere questo cambiamento e aiutare le giovani a sviluppare la fiducia indispensabile per intraprendere carriere nelle STEM e nelle ICT. Il Summit esiste proprio per riunire questi soggetti, risultati e progetti, per ampliarli e creare il cambiamento sistemico di cui ragazze e donne hanno più che mai bisogno”.
Per consultare i dati: https://index.widigital.eu/
Fonte: Federica Zar
Presentato ufficialmente durante il Women in Digital Summit, tenutosi a Bruxelles, lo studio offre una fotografia chiara e basata sui dati di come le donne entrano, avanzano, rimangono o abbandonano le carriere digitali, evidenziando le barriere che ancora limitano la loro piena partecipazione.
Un indice trasparente per guidare politiche e interventi - L’Index WiD nasce con l’obiettivo di fornire un quadro comparabile, solido e facilmente utilizzabile da decisori politici, istituzioni educative e stakeholder del settore per progettare azioni più efficaci a sostegno della parità di genere nel digitale. L’indice si basa su una metodologia trasparente che standardizza i dati su una scala da 0 a 100 attraverso la normalizzazione min-max e cinque pilastri ponderati a seconda del loro peso nel percorso professionale:
STEM – istruzione iniziale e competenze di base
ICT – istruzione e formazione specializzate
Digitale – partecipazione e permanenza nei lavori digitali
Leadership – rappresentanza delle donne in ruoli senior
Ambiente favorevole – condizioni strutturali e sociali
Le analisi si basano su fonti quali PISA, Eurostat, statistiche nazionali e sul nuovo Women in Digital Survey, che ha raccolto le risposte di oltre 4.400 professioniste ICT in Europa.
Risultati preliminari: progressi reali, ma ostacoli persistenti - I primi dati del sondaggio mettono in luce sia miglioramenti significativi sia sfide profonde ancora irrisolte:
il 66% delle donne afferma che gli stereotipi di genere continuano a influenzare il loro coinvolgimento nei settori ICT;
il 47% dichiara di dover lavorare più duramente dei colleghi uomini per dimostrare la propria competenza;
il 62% osserva che le donne occupano meno di un quarto delle posizioni dirigenziali nelle loro organizzazioni.
L’Index 2025 evidenzia squilibri lungo tutto il percorso digitale: nonostante la crescente presenza femminile negli studi STEM e ICT, la transizione verso ruoli lavorativi e posizioni di leadership nel digitale rimane limitata. In molti Paesi, infatti, le donne rappresentano meno del 25% dei ruoli digitali di alto livello, nonostante l’elevata partecipazione ai percorsi formativi. Le cause includono barriere alla progressione di carriera, mancanza di visibilità di role model e scarse opportunità di leadership su misura nei settori tecnologici.
La situazione in Italia - Gap persistenti nelle competenze STEM, soprattutto in matematica. Crescita nella formazione ICT, ma ancora distante dalla parità. Occupazione ICT limitata, con un gender pay gap marcato. Leadership femminile ancora bassa e ostacolata da barriere strutturali.
L’ambiente abilitante varia ampiamente tra Paesi: forte impatto su competenze e occupazione.
“Serve una rete più forte tra industria, politica e accademia” - Nel corso del summit, Liubba El Hadi Hamed di Bluspecs, coordinatrice di ConnectingWomen in Digital, ha evidenziato l’importanza di un’azione coordinata. “Durante i panel abbiamo visto quanto sia essenziale costruire una forte rete che colleghi industria, politici e mondo accademico. I rappresentanti degli Stati membri hanno sottolineato la necessità di una collaborazione tra pubblico e privato, e abbiamo sentito quanto sia ancora difficile per l’istruzione formale adattare i programmi di studio alle esigenze del mercato, soprattutto per le donne. Iniziative come Girls Go STEAM, che offre corsi di fisica dei semiconduttori o di programmazione alle ragazze tra i 14 e i 19 anni, forniscono le partnership necessarie per sostenere questo cambiamento e aiutare le giovani a sviluppare la fiducia indispensabile per intraprendere carriere nelle STEM e nelle ICT. Il Summit esiste proprio per riunire questi soggetti, risultati e progetti, per ampliarli e creare il cambiamento sistemico di cui ragazze e donne hanno più che mai bisogno”.
Per consultare i dati: https://index.widigital.eu/
Fonte: Federica Zar














