18 Febbraio 2025
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Il Seicento a Villa Farnesina, celebrazioni per 150° anniversario istituzione

07-11-2024 19:21 - Arte, cultura, turismo
GD – Roma, 7 nov. 24 – L’École Française de Rome, attiva in Italia dal 1875 per la ricerca e la formazione alla ricerca in storia, archeologia e scienze umane, prosegue il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale presentando la mostra “Il Seicento in Villa Farnesina” (Roma, 6 novembre - 12 gennaio 2025) che intende approfondire gli esiti seicenteschi delle opere create da Raffaello nella Villa Farnesina, nonché la fortuna dei soggetti iconografici ideati dal maestro di Urbino.
“L’iniziativa”, ha spiegato Brigitte Marin, direttrice dell’EFR, “ha l’obiettivo di creare, come nei secoli scorsi, legami culturali tra Palazzo Farnese e Villa Farnesina. Le collaborazioni tra queste due residenze sulle due sponde del Tevere, rievocando il cosiddetto Ponte di Michelangelo, ideato nel 1540 ma mai costruito, rappresentano occasioni eccezionali per la costruzione di altri ponti simbolici, tra passato e presente e tra le nostre due istituzioni, e per far conoscere la storia e l’eredità dell’École. Inoltre, si inseriscono nel programma di celebrazioni per il 150° anniversario della sua istituzione”.
L’esposizione: affreschi inediti e lo stile di Raffaello nella Roma del Seicento. L’esposizione racconta le nuove scoperte riguardanti la decorazione seicentesca della Farnesina: saranno mostrati al pubblico gli inediti affreschi dell’antico soggiorno della villa, ritrovati sopra la volta ottocentesca che li nasconde.
Si tratta di una porzione decorativa di epoca farnesiana, composta da un cielo con putti in volo intorno allo stemma Farnese al centro della volta, due putti su fondo blu nei peducci e un paesaggio dai colori autunnali che orna l’unica lunetta visibile.
L’esposizione – con il patrocinio dell’Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei, in collaborazione con l’École française de Rome nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni della sua Fondazione e con il Parco Archeologico del Colosseo – è curata da Alessandro Zuccari e Virginia Lapenta.
Le opere consentono di esaminare più a fondo l’influenza dello stile di Raffaello nella Roma del Seicento. A tal fine, sono esposte per la prima volta alla Farnesina sei importanti dipinti che si ispirano o riproducono gli affreschi dell’Urbinate e dei suoi collaboratori.
· Nella Loggia di Amore e Psiche, due belle rielaborazioni dei pennacchi dipinti da Giulio Romano (di provenienza Farnese e attribuite ad Antonio Carracci), appartenenti alle collezioni del Museo e Real Bosco di Capodimonte e oggi custodite alla Camera dei Deputati.
· Nella Loggia di Galatea due opere paradigmatiche del classicismo seicentesco: la Galatea di Pietro da Cortona, concessa dall’Accademia di San Luca, e la Galatea di Andrea Sacchi conservata in Palazzo Altieri.
· Assieme alla copia seicentesca della Galatea dell’École Française de Rome.
Con l’ausilio delle tecnologie digitali e con una prima campagna fotografica a cura di Luigi Spina, sono presentati al pubblico anche gli affreschi del XVII secolo, scoperti nell’intercapedine dell’originario soggiorno chigiano della villa. Si tratta di una novità rilevante per la conoscenza dell’edificio e della fase decorativa seicentesca, ottenuta nel quadro delle attività di conservazione e restauro svolte dall’Accademia Nazionale dei Lincei in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
“Ringrazio l’Accademia Nazionale dei Lincei, il prof. Alessandro Zuccari e la conservatrice di Villa Farnesina, Virginia Lapenta, per aver proposto all’École Française de Rome di partecipare all’organizzazione di questo convegno sui nuovi studi che riguardano Villa Farnesina e Palazzo Farnese nel Seicento, quando fecero parte di uno stesso patrimonio, quello dei Farnese, dopo l’acquisto della Villa voluta da Agostino Chigi da parte del grande Cardinale Alessandro Farnese nel 1579”, ha proseguito Brigitte Marin, direttrice dell’École Française de Rome. “Dal 2021 si è aperta una fruttuosa stagione di collaborazione tra l’École e Villa Farnesina, sostenuta dal programma di restauro di Palazzo Farnese (tetti e facciate, un cantiere di 5 anni che sarà completato nel 2026), che costituisce un’ottima occasione per rivisitare e far conoscere ad un pubblico più vasto la storia di questo palazzo. Inoltre”, ha concluso Marin, “l’École espone per la prima volta un dipinto di piccolo formato raffigurante la Galatea di Raffaello, di fronte all’affresco che ne ha fatto da modello e ad altre copie celebri, quelle di Pietro da Cortona e di Andrea Sacchi, il cui prestito ci offre una splendida occasione per riflettere sulla posterità della Galatea di Raffaello, figura che si trova anche, non a caso ma con un diverso motivo iconografico, nella galleria dei Carracci. Come altri pezzi del patrimonio della nostra istituzione che vengono messi in mostra in occasione del suo 150° anniversario, in particolare la sua collezione di antichi, questo dipinto, dopo la mostra attuale, sarà esposto nei saloni della residenza dell’EFR al secondo piano di Palazzo Farnese, ricordando ai visitatori i legami secolari e sempre vivaci tra Farnese e Farnesina”.
La scoperta e il restauro della copia seicentesca della Galatea a cura dell’École Française de Rome, Brigitte Marin, direttrice all’École Française de Rome. “Questo quadro mi sta particolarmente a cuore perché mi accompagna dal 2019, quando ho preso servizio all’École Française de Rome. Si trovava nel salone d’angolo al secondo piano del palazzo, che ho trasformato nel mio ufficio al mio arrivo. Anche se molto danneggiato, ha attirato la mia attenzione. Seguì un’indagine per rintracciare il suo ingresso nel patrimonio dell’Ecole, poi il suo restauro, ora la sua esposizione e presto una pubblicazione. Questo quadro ha anche rivelato un personaggio affascinante, un collezionista romano, anch’egli caduto nell’oblio, come questo quadro, che ha donato all’École nel 1913, quando Louis Duchesne, che aveva stretto un legame con la sua famiglia, ne era direttore. Come altri pezzi del patrimonio della nostra istituzione che vengono messi in mostra in occasione del suo 150° anniversario, in particolare la sua collezione di oggetti antichi, questo dipinto, dopo la mostra attuale, sarà esposto nei saloni della residenza dell’EFR al secondo piano di Palazzo Farnese, ricordando ai visitatori i legami secolari e sempre vivaci tra Farnese e Farnesina”.
Visite dell’Ecole Française de Rome aperte al pubblico. È possibile prenotare le visite guidate di Palazzo Farnese dal sito: visite-palazzofarnese.it.
La visita guidata del venerdì sera permette di visitare, al secondo piano, la sede dell’École Française de Rome, la biblioteca e della Loggia ideata da Vignola sulla facciata posteriore.
Inoltre, l’École Française de Rome ha stipulato una convenzione con la concessionaria dell’Area Archeologica Stadio di Domiziano (MKT121 srl) per offrire al pubblico l’occasione di scoprire l’area archeologica sottostante la sua sede di Piazza Navona 62, studiata e valorizzata tra il 2006 e il 2010, nell’ambito del progetto “Piazza Navona” sulla lunga storia della piazza.
Maggiori informazioni sul sito: stadiodomiziano.com
Le celebrazioni per i 150 anni dalla fondazione dell’École Française de Rome - Nel segno del patrimonio, le manifestazioni più importanti dell’anniversario dell’École Française de Rome si stanno svolgendo nel 2024 e si terranno nel 2025 in concomitanza con i 150 anni di presenza francese a Palazzo Farnese.
L’École Française de Rome per i ricercatori - L’École Française de Rome accoglie ogni anno dottorandi (borsisti e dottorandi a contratto), giovani ricercatori (membri scientifici), nonché docenti, ricercatori e altri profili scientifici più consolidati provenienti da tutto il mondo.
Il bando di concorso per il reclutamento dei nuovi membri per l’anno accademico 2025-2026 è attualmente aperto fino al 9 dicembre 2024.

Carlo Franza
Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea

Fonte: Carlo Franza
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