IIC Lisbona: libro "Le mani in pasta. Le mafie restituiscono il maltolto"
07-03-2025 15:23 - Arte, cultura, turismo

GD - Lisbona, 7 mar. 25 - Nella sede l'Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, in collaborazione con la Cooperativa Placido Rizzotto – Libera Terra e con la libreria PIENA – libri persone visioni, lunedì 10 marzo alle ore 18.30 si svolgerà la presentazione del libro "Le mani in pasta. Le mafie restituiscono il maltolto".
La presentazione a cura del dott. Stefano Scaramuzzino, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, si avvale della presenza dell'autore Carlo Barbieri e dell'intervento da remoto del dott. Francesco Citarda, presidente della Cooperativa Placido Rizzotto – Libera Terra.
Per l'occasione sarà proiettato un estratto del documentario "Le mani in pasta. Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie" per la regia di Daniele Biacchessi e ci sarà una prova del vino "Placido Rizzotto Rosso IGT 2023" (bianco e rosso) della linea "Centopassi", anima vitivinicola delle cooperative Libera Terra, coltivate in regime di agricoltura biologica sui terreni confiscati alla mafia in Sicilia.
Esistono prodotti che hanno un valore aggiunto particolare, dato da una componente immateriale. Questa parte immateriale può esistere quando un prodotto è portatore, insieme alle sue caratteristiche qualitative, anche di un messaggio sociale e quando può rappresentare un simbolo. Questo libro racconta la storia di uno di questi prodotti: la pasta della Cooperativa Placido Rizzotto-Libera Terra, prodotta con il grano che la Cooperativa coltiva sui terreni dell'entroterra palermitano confiscati ai boss mafiosi, in un triangolo i cui vertici sono rappresentati da Monreale, Corleone e Camporeale.
A vent'anni dalla nascita della Cooperativa anche questa pasta è diventata «maggiorenne», e dopo di lei sono nati molti altri prodotti e molte altre Cooperative del circuito Libera Terra. La bellezza e il valore simbolico di queste realtà sono immensi: la "roba" accumulata illegalmente dai mafiosi viene loro confiscata e ritorna bene pubblico. Questa entusiasmante avventura riporta dignità nelle terre offese dalla pratica mafiosa, che sono ormai le terre dove tutti noi viviamo, da Sud a Nord, senza esclusioni.
Carlo Barbieri è nato a Milano nel 1955, ha lavorato per più di 43 anni in Coop Italia, il Consorzio Nazionale delle Cooperative di Consumo aderenti a Legacoop. Come dirigente commerciale è entrato in contatto con la realtà delle Cooperative sociali Libera Terra, delle quali ha cercato di valorizzare i prodotti all'interno delle strutture di vendita Coop.
Analogamente si è prodigato per la valorizzazione delle produzioni italiane tradizionali di qualità insieme agli amici di Slow Food. Ha rappresentato Coop Italia all'Assemblea dei Soci dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e sin dalla sua nascita siede nel Consiglio d'Amministrazione dell'Agenzia Cooperare con Libera Terra. Da qualche anno in pensione, vive tra Portogallo e Italia. Questo è il suo primo libro con Jaca Book.
La presentazione a cura del dott. Stefano Scaramuzzino, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, si avvale della presenza dell'autore Carlo Barbieri e dell'intervento da remoto del dott. Francesco Citarda, presidente della Cooperativa Placido Rizzotto – Libera Terra.
Per l'occasione sarà proiettato un estratto del documentario "Le mani in pasta. Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie" per la regia di Daniele Biacchessi e ci sarà una prova del vino "Placido Rizzotto Rosso IGT 2023" (bianco e rosso) della linea "Centopassi", anima vitivinicola delle cooperative Libera Terra, coltivate in regime di agricoltura biologica sui terreni confiscati alla mafia in Sicilia.
Esistono prodotti che hanno un valore aggiunto particolare, dato da una componente immateriale. Questa parte immateriale può esistere quando un prodotto è portatore, insieme alle sue caratteristiche qualitative, anche di un messaggio sociale e quando può rappresentare un simbolo. Questo libro racconta la storia di uno di questi prodotti: la pasta della Cooperativa Placido Rizzotto-Libera Terra, prodotta con il grano che la Cooperativa coltiva sui terreni dell'entroterra palermitano confiscati ai boss mafiosi, in un triangolo i cui vertici sono rappresentati da Monreale, Corleone e Camporeale.
A vent'anni dalla nascita della Cooperativa anche questa pasta è diventata «maggiorenne», e dopo di lei sono nati molti altri prodotti e molte altre Cooperative del circuito Libera Terra. La bellezza e il valore simbolico di queste realtà sono immensi: la "roba" accumulata illegalmente dai mafiosi viene loro confiscata e ritorna bene pubblico. Questa entusiasmante avventura riporta dignità nelle terre offese dalla pratica mafiosa, che sono ormai le terre dove tutti noi viviamo, da Sud a Nord, senza esclusioni.
Carlo Barbieri è nato a Milano nel 1955, ha lavorato per più di 43 anni in Coop Italia, il Consorzio Nazionale delle Cooperative di Consumo aderenti a Legacoop. Come dirigente commerciale è entrato in contatto con la realtà delle Cooperative sociali Libera Terra, delle quali ha cercato di valorizzare i prodotti all'interno delle strutture di vendita Coop.
Analogamente si è prodigato per la valorizzazione delle produzioni italiane tradizionali di qualità insieme agli amici di Slow Food. Ha rappresentato Coop Italia all'Assemblea dei Soci dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e sin dalla sua nascita siede nel Consiglio d'Amministrazione dell'Agenzia Cooperare con Libera Terra. Da qualche anno in pensione, vive tra Portogallo e Italia. Questo è il suo primo libro con Jaca Book.
Fonte: IIC