IIC Edimburgo: prof. Macioce svela Caravaggio agli scozzesi
17-09-2024 19:10 - Arte, cultura, turismo
GD - Edimburgo, 17 set. 23 - Caravaggio con la sua affascinante eccellenza artistica, ma anche con i suoi tanti misteri, svelato agli scozzesi, popolo ricco di storia e di radicato spirito celtico. Presentata da Chiara Avanzato, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo, di fronte ad un folto e qualificato pubblico, la prof. Stefania Macioce, docente di storia dell'arte alla Sapienza Università di Roma, ha infatti tenuto una conferenza su Caravaggio partendo dal suo ponderoso libro “Michelangelo Merisi da Caravaggio. Documenti, fonti e inventari – 1513-1848 (III edizione aggiornata, 2023)”, considerato da varie fonti “la Bibbia per gli studiosi” del pittore lombardo. Il volume infatti raccoglie, in ordine cronologico oltre 1.100 documenti d'archivio aggiornati e relativi alla vita e all'opera di Caravaggio, ai personaggi, processi, fatti e notizie che lo riguardano direttamente e non. Il libro raccoglie anche tutti gli inventari di collezioni e delle fonti antiche dal 1513 alla seconda metà dell'Ottocento, cioè fino al 1883.
Come ha detto Macioce nel suo intervento, “questi documenti d'archivio restituiscono un quadro complesso e variegato delle vicende artistiche, biografiche e storiche del grande maestro lombardo. Artista di transizione, straordinario innovatore e quasi precursore dell'istantanea fotografica, Caravaggio può essere considerato l'ultimo artista del Rinascimento e il primo dell'era moderna”.
La docente ha poi sottolineato che “la magistrale svolta pittorica operata da Michelangelo Merisi fu ammirata dalla maggior parte dei suoi contemporanei, tanto da dare origine ad un largo seguito quando molti pittori giunsero a Roma da tutta Europa per studiare i suoi capolavori tanto che si arrivò a definire la corrente del caravaggismo come primo movimento internazionale”.
E tra le note artistiche non sono mancati squarci di luce e aneddoti sulla movimentata vita dell'artista. Macioce ha infatti ricordato che “numerosi episodi giudiziari, tra cui il famoso processo del 1603, chiamano spesso in causa il Merisi”, tuttavia “il pittore non è per questo figura isolata in questo senso, perché la Roma del suo tempo era una città povera e buia, dove artisti e criminali convivevano; risse e omicidi erano dunque all'ordine del giorno come risulta dalle documentazioni processuali”.
Ma tutta questa intensa e breve vita non preclude che “Caravaggio sia stato un artista totalmente innovativo, ma allo stesso tempo pienamente radicato nel suo tempo, inventore di un nuovo modo di concepire l'arte pittorica creando un precedente molto emulato”.
Stefania Macioce è stata professore associato di Storia dell'arte moderna alla Sapienza Università di Roma dal 1998, dopo aver insegnato per diversi anni all'Università degli Studi di Udine. Ha svolto ricerche al Warburg Institute di Londra, nell'Archivio dell'Ordine di Malta a La Valletta (tanto da ricevere un rilevante riconoscimento ufficiale dal Sovrano Militare Ordine di Malta), e ancora vegli Archivi di Stato a Roma e dell'Ambrosiana di Milano.
I suoi studi riguardano principalmente Caravaggio, sul quale ha pubblicato diversi autorevoli libri e saggi, risultato di ricerche archivistiche relative al soggiorno romano e maltese del pittore, tra cui il volume “Michelangelo Merisi da Caravaggio. Documenti, fonti e inventari”. Le sue ricerche si estendono all'ambito della cultura secentesca con approfondimenti sulla pittura di Giovanni Baglione, Lionello Spada e Pietro Paolini e dei caravaggeschi con particolare riferimento alle incisioni secentesche da Caravaggio e ha contribuito al catalogo di diverse mostre su Caravaggio tenutesi a Roma, Vienna, Madrid, Tokyo, Osaka, Bergamo, Siracusa, e alla grande mostra su Caravaggio alle Scuderie del Quirinale, tenutasi a Roma nel IV centenario del 2010, in occasione della quale ha pubblicato “I cavalieri di Malta e Caravaggio”. Tra le sue pubblicazioni, “La musica al tempo di Caravaggio” (2013), studi di taglio iconografico e i recenti volumi “Quando la pittura parla, retoriche gestuali e sono nell'arte” (2018), e “Caravaggio, un genio tra luci e ombre” (2021).
Fonte: Redazione
Come ha detto Macioce nel suo intervento, “questi documenti d'archivio restituiscono un quadro complesso e variegato delle vicende artistiche, biografiche e storiche del grande maestro lombardo. Artista di transizione, straordinario innovatore e quasi precursore dell'istantanea fotografica, Caravaggio può essere considerato l'ultimo artista del Rinascimento e il primo dell'era moderna”.
La docente ha poi sottolineato che “la magistrale svolta pittorica operata da Michelangelo Merisi fu ammirata dalla maggior parte dei suoi contemporanei, tanto da dare origine ad un largo seguito quando molti pittori giunsero a Roma da tutta Europa per studiare i suoi capolavori tanto che si arrivò a definire la corrente del caravaggismo come primo movimento internazionale”.
E tra le note artistiche non sono mancati squarci di luce e aneddoti sulla movimentata vita dell'artista. Macioce ha infatti ricordato che “numerosi episodi giudiziari, tra cui il famoso processo del 1603, chiamano spesso in causa il Merisi”, tuttavia “il pittore non è per questo figura isolata in questo senso, perché la Roma del suo tempo era una città povera e buia, dove artisti e criminali convivevano; risse e omicidi erano dunque all'ordine del giorno come risulta dalle documentazioni processuali”.
Ma tutta questa intensa e breve vita non preclude che “Caravaggio sia stato un artista totalmente innovativo, ma allo stesso tempo pienamente radicato nel suo tempo, inventore di un nuovo modo di concepire l'arte pittorica creando un precedente molto emulato”.
Stefania Macioce è stata professore associato di Storia dell'arte moderna alla Sapienza Università di Roma dal 1998, dopo aver insegnato per diversi anni all'Università degli Studi di Udine. Ha svolto ricerche al Warburg Institute di Londra, nell'Archivio dell'Ordine di Malta a La Valletta (tanto da ricevere un rilevante riconoscimento ufficiale dal Sovrano Militare Ordine di Malta), e ancora vegli Archivi di Stato a Roma e dell'Ambrosiana di Milano.
I suoi studi riguardano principalmente Caravaggio, sul quale ha pubblicato diversi autorevoli libri e saggi, risultato di ricerche archivistiche relative al soggiorno romano e maltese del pittore, tra cui il volume “Michelangelo Merisi da Caravaggio. Documenti, fonti e inventari”. Le sue ricerche si estendono all'ambito della cultura secentesca con approfondimenti sulla pittura di Giovanni Baglione, Lionello Spada e Pietro Paolini e dei caravaggeschi con particolare riferimento alle incisioni secentesche da Caravaggio e ha contribuito al catalogo di diverse mostre su Caravaggio tenutesi a Roma, Vienna, Madrid, Tokyo, Osaka, Bergamo, Siracusa, e alla grande mostra su Caravaggio alle Scuderie del Quirinale, tenutasi a Roma nel IV centenario del 2010, in occasione della quale ha pubblicato “I cavalieri di Malta e Caravaggio”. Tra le sue pubblicazioni, “La musica al tempo di Caravaggio” (2013), studi di taglio iconografico e i recenti volumi “Quando la pittura parla, retoriche gestuali e sono nell'arte” (2018), e “Caravaggio, un genio tra luci e ombre” (2021).
Nel 2010 è stata insignita della croce di merito dell'Ordine di Malta per il volume I Cavalieri di Malta e Caravaggio Roma, 2010; è vicedirettrice della prestigiosa rivista “Storia dell'arte” e collabora con il settimanale “About art on line”. Dal 2021 corrispondente degli Studi Romani; nel 2022 ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Arpino, patria di Cicerone.
Fonte: Redazione