GNAM: arte cinese contemporanea tra tradizione e futuro con 45 opere
02-02-2025 12:25 - Arte, cultura, turismo


GD - Roma, 2 feb. 25 - La GNAM Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma fino al 26 febbraio ospita una prestigiosa mostra d'arte, allestita anche con la partecipazione dell'Ambasciata di Pechino in Italia anche per festeggiare i 55 anni delle relazioni diplomatiche con il nostro Paese.
I dipinti “Domenica pomeriggio sull'isola di Pingtan” di Shen Hongquan e “Fratellino” di Shen Huiqi, l'incisione “Simbiosi” di Chen Zhiqiang, le sculture “La montagna è ancora la montagna” di Zhang Xinyu e “Il vento lungo soffia forte” di Feng Chongli sono alcune delle 45 opere allestite alla GNAM.
Sono state selezionate dai curatori Gabriele Simongini e Franco Wang per celebrare il 55° anniversario dall'avvio delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina e rafforzare i legami tra i due Paesi.
Le opere esposte a Roma provengono dalla 14ͣ esima Mostra Nazionale Cinese di Belle Arti, iniziativa artistica molto diffusa in Cina, e sono state premiate con il China Art Award, il più alto riconoscimento artistico cinese. Ne emerge un panorama intenso sulla creatività degli artisti cinesi più popolari in stretta relazione con il tema “Arte e Pace”, dove la creatività è capace di abbattere le barriere e di superare le incomprensioni tra i popoli, sotto il segno della convivenza pacifica.
"Visitare questa mostra significa attraversare un mondo in divenire, compreso tra due confini “, ha commentato il curatore Gabriele Simongini, “Il primo è la tradizione, il secondo è una proiezione nel futuro, specchio di un Paese che nel corso degli anni ha compiuto una crescita economica e tecnologica impressionante".
Temi della rassegna sono il rispetto profondo per la sapienza tecnica, il radicamento nei territori di origine, il rapporto con la memoria e con la storia, l'invito a vivere in armonia con la natura, la volontà di aprirsi sempre più al mondo e la riflessione sul trascorrere rapido della vita.
Non mancano, poi, il contrasto tra libera spontaneità della natura e claustrofobica crescita urbana e il tema quanto mai attuale del rapporto tra grandi potenze ondiali, affrontato in modo enigmatico e inquietante.
"Ognuno degli artisti e delle artiste presentati in mostra meriterebbe un'ampia citazione”, ha spiegato ancora Gabriele Simongini, “ma, al di là delle singole individualità, emerge una sorta di comune sentire fondato sulla continuità fra tradizione e inevitabile trasformazione, con un rispetto e un senso della misura formale che per molti aspetti noi occidentali stiamo perdendo".
Le opere esposte a Roma provengono dalla Mostra Nazionale Cinese di Belle Arti, che ogni 5 anni dal 1979 ha l'obiettivo di dare ampia dimostrazione e diffusione della creatività del Paese. La mostra di quest'anno celebra il 75° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese con 73 mila opere, selezionate tra centinaia di migliaia, da più commissioni. È infatti la più grande e autorevole rassegna d'arte contemporanea cinese e ha lo scopo di presentare lo spirito popolare nelle diverse arti visive, documentando l'evoluzione della società nel tempo.
Partecipano all'iniziativa artisti provenienti da tutto il Paese con opere divise in sezioni - pittura, incisione, scultura, fumetti ed illustrazioni, arte digitale e animazione, ceramica, design - ciascuna delle quali è ospitata in una città diversa.
L’arte contemporanea cinese emerge come un campo dinamico e in continua evoluzione, dove gli artisti si confrontano con la loro eredità culturale mentre si proiettano verso il futuro. Questa mostra a Roma non è solo un’opportunità per apprezzare l’estetica e la tecnica, ma anche una finestra aperta sul pensiero critico e sulle questioni sociali che animano la Cina contemporanea. La rassegna rappresenta un invito a riflettere su come l’arte possa fungere da ponte tra culture, promuovendo la pace e la comprensione reciproca in un mondo sempre più interconnesso.
Con la sua offerta artistica variegata, la mostra è un’occasione imperdibile per chiunque desideri esplorare non solo l’arte cinese, ma anche le sue implicazioni culturali, sociali e politiche. Attraverso le opere esposte, i visitatori possono intraprendere un viaggio che va oltre la semplice contemplazione estetica, toccando temi di grande rilevanza e attualità. In questo contesto, l’arte cinese contemporanea si presenta come un linguaggio universale, capace di superare le barriere nazionali e temporali, invitando tutti a riflettere sul significato della convivenza pacifica e sulla necessità di un dialogo costruttivo tra i popoli.
Fonte: Redazione
I dipinti “Domenica pomeriggio sull'isola di Pingtan” di Shen Hongquan e “Fratellino” di Shen Huiqi, l'incisione “Simbiosi” di Chen Zhiqiang, le sculture “La montagna è ancora la montagna” di Zhang Xinyu e “Il vento lungo soffia forte” di Feng Chongli sono alcune delle 45 opere allestite alla GNAM.
Sono state selezionate dai curatori Gabriele Simongini e Franco Wang per celebrare il 55° anniversario dall'avvio delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina e rafforzare i legami tra i due Paesi.
Le opere esposte a Roma provengono dalla 14ͣ esima Mostra Nazionale Cinese di Belle Arti, iniziativa artistica molto diffusa in Cina, e sono state premiate con il China Art Award, il più alto riconoscimento artistico cinese. Ne emerge un panorama intenso sulla creatività degli artisti cinesi più popolari in stretta relazione con il tema “Arte e Pace”, dove la creatività è capace di abbattere le barriere e di superare le incomprensioni tra i popoli, sotto il segno della convivenza pacifica.
"Visitare questa mostra significa attraversare un mondo in divenire, compreso tra due confini “, ha commentato il curatore Gabriele Simongini, “Il primo è la tradizione, il secondo è una proiezione nel futuro, specchio di un Paese che nel corso degli anni ha compiuto una crescita economica e tecnologica impressionante".
Temi della rassegna sono il rispetto profondo per la sapienza tecnica, il radicamento nei territori di origine, il rapporto con la memoria e con la storia, l'invito a vivere in armonia con la natura, la volontà di aprirsi sempre più al mondo e la riflessione sul trascorrere rapido della vita.
Non mancano, poi, il contrasto tra libera spontaneità della natura e claustrofobica crescita urbana e il tema quanto mai attuale del rapporto tra grandi potenze ondiali, affrontato in modo enigmatico e inquietante.
"Ognuno degli artisti e delle artiste presentati in mostra meriterebbe un'ampia citazione”, ha spiegato ancora Gabriele Simongini, “ma, al di là delle singole individualità, emerge una sorta di comune sentire fondato sulla continuità fra tradizione e inevitabile trasformazione, con un rispetto e un senso della misura formale che per molti aspetti noi occidentali stiamo perdendo".
Le opere esposte a Roma provengono dalla Mostra Nazionale Cinese di Belle Arti, che ogni 5 anni dal 1979 ha l'obiettivo di dare ampia dimostrazione e diffusione della creatività del Paese. La mostra di quest'anno celebra il 75° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese con 73 mila opere, selezionate tra centinaia di migliaia, da più commissioni. È infatti la più grande e autorevole rassegna d'arte contemporanea cinese e ha lo scopo di presentare lo spirito popolare nelle diverse arti visive, documentando l'evoluzione della società nel tempo.
Partecipano all'iniziativa artisti provenienti da tutto il Paese con opere divise in sezioni - pittura, incisione, scultura, fumetti ed illustrazioni, arte digitale e animazione, ceramica, design - ciascuna delle quali è ospitata in una città diversa.
L’arte contemporanea cinese emerge come un campo dinamico e in continua evoluzione, dove gli artisti si confrontano con la loro eredità culturale mentre si proiettano verso il futuro. Questa mostra a Roma non è solo un’opportunità per apprezzare l’estetica e la tecnica, ma anche una finestra aperta sul pensiero critico e sulle questioni sociali che animano la Cina contemporanea. La rassegna rappresenta un invito a riflettere su come l’arte possa fungere da ponte tra culture, promuovendo la pace e la comprensione reciproca in un mondo sempre più interconnesso.
Con la sua offerta artistica variegata, la mostra è un’occasione imperdibile per chiunque desideri esplorare non solo l’arte cinese, ma anche le sue implicazioni culturali, sociali e politiche. Attraverso le opere esposte, i visitatori possono intraprendere un viaggio che va oltre la semplice contemplazione estetica, toccando temi di grande rilevanza e attualità. In questo contesto, l’arte cinese contemporanea si presenta come un linguaggio universale, capace di superare le barriere nazionali e temporali, invitando tutti a riflettere sul significato della convivenza pacifica e sulla necessità di un dialogo costruttivo tra i popoli.
Fonte: Redazione