Francia: ambasciata, "Cucina e cuisine: incontri dei sapori"
22-05-2025 17:49 - Ambasciate
GD - Roma, 22 mag. 25 - La cucina si intrufola nelle relazioni tra Francia e Italia, complice l'ambasciata a Roma. Nell'ambito dei festeggiamenti per i 150 anni della presenza dell'Ambasciata di Francia a Palazzo Farnese si è tenuta, nelle cucine della sede diplomatica, l'amichevole incontro tra giovani chef, affermati creator e studenti di gastronomia, delle due grandi tradizioni culinarie, con "GialloZafferano", il food media brand numero uno in Italia, partner esclusivo dell'evento.
Le cucine di Palazzo Farnese hanno aperto le loro porte per un incontro di festa e scambio culturale, organizzato dall'Ambasciata di Francia in partnership con "GialloZafferano", divulgatore della cucina italiana nel mondo.
Sono arrivati la mattina presto a Palazzo Farnese, in ordine sparso, un po' da tutta Italia, qualche chef e membro della giuria direttamente dalla Francia. L'idea della manifestazione è nata da Martin Briens, ambasciatore di Francia in Italia, conoscitore enogastronomico e chef per passione – che recentemente si è cimentato insieme a Nonna Silvi, la "Nonna d'Italia", nella preparazione della ricetta della Cacio e pepe, - e di Andrea Santagata, amministratore delegato di Mondadori Media, editore di "GialloZafferano".
Nell'ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell'insediamento dell'Ambasciata di Francia a Roma, diverse brigate di aspiranti chef, di maestri della cucina under 35 e talent del mondo food si sono sfidati per reinterpretare in chiave contemporanea e multiculturale il pranzo domenicale.
Tre sono i concetti chiave della giornata ospitata dall'Ambasciata di Francia: la trasmissione dei saperi, formando le nuove generazioni di chef e favorendo il dialogo e la collaborazione tra scuole e professionisti di nazioni diverse; la condivisione, come creazione di sinergie tra giovani chef francesi e italiani attraverso la cucina; la sostenibilità, vista come promozione dell'utilizzo di prodotti a chilometro zero e budget contenuti per ciascun menu.
- Il programma della giornata a Palazzo Farnese
Gustofolie è un progetto — organizzato dall'Institut Français Italia in collaborazione con le Alliances Françaises d'Italia — rivolto agli studenti delle scuole alberghiere italiane, nato con l'obiettivo di promuovere le relazioni franco-italiane nel settore della formazione alberghiera professionale. Il concorso ha invitato i partecipanti a riflettere su tematiche come la francofonia, l'eco-responsabilità e la creatività in cucina. Durante la prima parte della giornata le due brigate finaliste (ognuna composta da tre studenti, due italiani e uno francese proveniente da una scuola partner, Genova-Digione e Viareggio-Grenoble, sotto la guida di un docente referente) si sono sfidate sul tema del "Pranzo della domenica" - da sempre simbolo di convivialità e tradizione - che è stato reinterpretato in chiave moderna, mantenendo un tetto massimo di spesa di 25 euro. Questa limitazione ha rappresentato una sfida stimolante, incoraggiando una riflessione sull'importanza sociale dei momenti condivisi a tavola e sulla loro sostenibilità, non solo ambientale ma anche economica.
I membri della giuria e gli chef protagonisti di questa indimenticabile iniziativa di scambio culturale sono arrivati nella mattinata di ieri a Palazzo Farnese, da tutta Italia e direttamente dalla Francia.
Nella giuria, accanto all'amb. Martin Briens, c'erano Luana Belmondo, la "cuoca italiana preferita dai Francesi"; lo chef dell'ambasciata Cyril Esneault; Ludovica Lulù Gargari, resident chef di "GialloZafferano" e parte del roster di "Zenzero Talent Agency"; Carla Parolari, preside del liceo professionale IPSEOA "Vincenzo Gioberti" di Roma. In palio la realizzazione della ricetta vincente negli studi di produzione di "GialloZafferano", a Milano, con pubblicazione del video online.
La finale di Gustofolie è stata un'occasione di gioiosa competizione culturale-culinaria, con l'intento di valorizzare le cucine e i prodotti francesi e italiani, promuovendo nuovi legami nel campo dell'enogastronomia e della formazione professionale.
Nella sessione pomeridiana, il testimone è passato ai giovani chef (under 35). Anche il tema dei loro menù è stato il pranzo domenicale, rivisitato in chiave contemporanea (con una spesa massima questa volta di 35 euro) per celebrare l'incontro della cucina francese e italiana. L'amichevole sfida si è svolta tra le coppie:
Carla Ferrari, executive chef di Pizza Cosy, e Sabrina Macrì, executive chef del BistRo Aimo e Nadia. Hanno cucinato: Antipasto - Cipolla ripiena all'emiliana: cipolla intera cotta al vapore e laccata con jus di gallina, ripiena come un tortellino, crema di parmigiano e misticanza Primo - Pasta e patate d'a-mmare: pasta mista mantecata con patate, provola e ragù di mare (Cozze, vongole, e calamari), crema di prezzemolo, bisque e scorzetta di limone Dessert: Mon sciú di pastiera: religieuse con due ripieni, lemon curd e pastiera napoletana.
Alessandro Belmondo, chef del Bistrot Gourmand Caillebotte, e Aurora Cavallo - Cooker Girl, cuoca, content creator di Zenzero Talent Agency e Ambassador di "GialloZafferano USA". Il loro menu è stato: o Antipasto - Focaccia soffice fatta in casa tiepida, da intingere in una selezione di condimenti ispirati alla pissaladière: cipolle confit al timo, crema di acciughe e olive nere, pomodorini confit al peperoncino dolce. Con aggiunta di cipolla rossa in agrodolce.
Primo - Grande raviolo ripieno di vitello sfilacciato, carote fondenti e funghi, ispirato alla classica blanquette. Il raviolo è nappato con un jus brillante mantecato al burro nocciola. A fianco, un piccolo ramequin di spuma tiepida alla crema di limone ed erbe fresche. Finitura: scorza di limone, erbe tritate, un tocco di fleur de sel, nocciola tostataDessert: Choux con craquelin al cacao, farciti con crema montata al pralinato di nocciola del Piemonte IGP. Cuore acidulo al limone confit o mirtillo selvatico per una freschezza.
Umberto Rocca, chef de partie presso Joia, e Apolline Soëte, chef Le Clarisse de Apolline, che hanno preparato: o Antipasto (ricetta di Apolline Soëte) Ostriche in gelée con la loro acqua, vermouth, finocchio selvatico e pepe rosa. Tartare di pomodoro in due consistenze, olio alle erbe aromatiche ligure.
Primo (ricetta di Umberto Rocca) Anima mundi, risotto in chiave vegetale alle giovani carote con gustosi funghi, crescenza di anacardo e zafferano, salsa verde e mirtilli freschi.Dessert (Umberto Rocca e Apolline Soëte) Coccole sotto una coltre candida: Incontro tra Normandia e Lombardia con soffice spuma di pane latte e stimolanti sorprese.
A presiedere la giuria sempre l'ambasciatore Martin Briens; Andrea Santagata, amministratore delegato Mondadori Media area Digital e MarTech; Massimo Borgnis, direttore responsabile di "CHI", in veste di conduttore della serie televisiva di Food Network "Le Locande del cuore"; Sebastian Fitarau, resident Chef di "GialloZafferano" e parte del roster di Zenzero Talent Agency. Per ciascuna portata è stata scelta una squadra vincitrice. Inoltre le tre coppie cucineranno per una cena di gala in Ambasciata in autunno, come evento di chiusura dei festeggiamenti dei 150 anni dell'Ambasciata di Francia a Roma.
La madrina di questa giornata di festa è Julie Andrieu, animatrice televisiva e critica gastronomica, che ha annunciato i vincitori, nella splendida cornice della Galleria Murano dell'Ambasciata, con buffet preparato e servito da una scuola alberghiera romana.
I festeggiamenti per i 150 anni dell'insediamento dell'Ambasciata e dell'Ecole française de Rome a Palazzo Farnese si erano aperti il 3 dicembre 2024 con una cena "alla maniera del 1875". L'evento del 21 maggio apre una nuova stagione ricca di condivisione culinaria tra Italia e Francia con degli eventi che nel 2026 coinvolgeranno ancora giovani allievi e chef per esplorare i temi della trasmissione dei saperi, della condivisione culturale e della creatività sostenibile.
Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, ha detto: «Da quando vivo in Italia, mi rendo sempre di più conto, anche quando viaggio nelle varie regioni, che Italiani e Francesi condividono questa passione per il cibo. Siamo due popoli che danno un'importanza particolare al cibo nella nostra vita quotidiana, ma anche alla condivisione che un pasto in famiglia o con amici ci offre. Voglio che i giovani italiani e francesi si sentano sempre ben accolti nei nostri paesi. Per questa ragione, gli studenti delle scuole alberghieri e i giovani Chef si sono incontrati, hanno cucinato, e spero si ritroveranno per cucinare insieme, che è il modo più bello di vivere insieme esperienze indimenticabili».
Da parte sua Andrea Santagata, amministratore delegato di Mondadori Media area Digital e MarTech, ha detto: «Siamo profondamente onorati di affiancare l'Ambasciata di Francia e l'amb. Martin Briens in questo progetto che celebra l'incontro tra due straordinarie culture attraverso la cucina. 'GialloZafferano' è sempre di più un punto di riferimento per la cucina italiana nel mondo, con oltre trenta milioni di follower fuori dall'Italia. Partecipare a questa iniziativa significa sostenere il dialogo tra giovani chef, professionisti e creator, dando spazio a idee nuove e confronti stimolanti. Il piacere più grande è vedere come le tradizioni culinarie francesi e italiane si incontrino, rivelando non solo affinità profonde, ma anche la straordinaria capacità di raccontare storie attraverso i sapori. Perché, in fondo, la cucina è un linguaggio universale che unisce e arricchisce».
Le cucine di Palazzo Farnese hanno aperto le loro porte per un incontro di festa e scambio culturale, organizzato dall'Ambasciata di Francia in partnership con "GialloZafferano", divulgatore della cucina italiana nel mondo.
Sono arrivati la mattina presto a Palazzo Farnese, in ordine sparso, un po' da tutta Italia, qualche chef e membro della giuria direttamente dalla Francia. L'idea della manifestazione è nata da Martin Briens, ambasciatore di Francia in Italia, conoscitore enogastronomico e chef per passione – che recentemente si è cimentato insieme a Nonna Silvi, la "Nonna d'Italia", nella preparazione della ricetta della Cacio e pepe, - e di Andrea Santagata, amministratore delegato di Mondadori Media, editore di "GialloZafferano".
Nell'ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell'insediamento dell'Ambasciata di Francia a Roma, diverse brigate di aspiranti chef, di maestri della cucina under 35 e talent del mondo food si sono sfidati per reinterpretare in chiave contemporanea e multiculturale il pranzo domenicale.
Tre sono i concetti chiave della giornata ospitata dall'Ambasciata di Francia: la trasmissione dei saperi, formando le nuove generazioni di chef e favorendo il dialogo e la collaborazione tra scuole e professionisti di nazioni diverse; la condivisione, come creazione di sinergie tra giovani chef francesi e italiani attraverso la cucina; la sostenibilità, vista come promozione dell'utilizzo di prodotti a chilometro zero e budget contenuti per ciascun menu.
- Il programma della giornata a Palazzo Farnese
Gustofolie è un progetto — organizzato dall'Institut Français Italia in collaborazione con le Alliances Françaises d'Italia — rivolto agli studenti delle scuole alberghiere italiane, nato con l'obiettivo di promuovere le relazioni franco-italiane nel settore della formazione alberghiera professionale. Il concorso ha invitato i partecipanti a riflettere su tematiche come la francofonia, l'eco-responsabilità e la creatività in cucina. Durante la prima parte della giornata le due brigate finaliste (ognuna composta da tre studenti, due italiani e uno francese proveniente da una scuola partner, Genova-Digione e Viareggio-Grenoble, sotto la guida di un docente referente) si sono sfidate sul tema del "Pranzo della domenica" - da sempre simbolo di convivialità e tradizione - che è stato reinterpretato in chiave moderna, mantenendo un tetto massimo di spesa di 25 euro. Questa limitazione ha rappresentato una sfida stimolante, incoraggiando una riflessione sull'importanza sociale dei momenti condivisi a tavola e sulla loro sostenibilità, non solo ambientale ma anche economica.
I membri della giuria e gli chef protagonisti di questa indimenticabile iniziativa di scambio culturale sono arrivati nella mattinata di ieri a Palazzo Farnese, da tutta Italia e direttamente dalla Francia.
Nella giuria, accanto all'amb. Martin Briens, c'erano Luana Belmondo, la "cuoca italiana preferita dai Francesi"; lo chef dell'ambasciata Cyril Esneault; Ludovica Lulù Gargari, resident chef di "GialloZafferano" e parte del roster di "Zenzero Talent Agency"; Carla Parolari, preside del liceo professionale IPSEOA "Vincenzo Gioberti" di Roma. In palio la realizzazione della ricetta vincente negli studi di produzione di "GialloZafferano", a Milano, con pubblicazione del video online.
La finale di Gustofolie è stata un'occasione di gioiosa competizione culturale-culinaria, con l'intento di valorizzare le cucine e i prodotti francesi e italiani, promuovendo nuovi legami nel campo dell'enogastronomia e della formazione professionale.
Nella sessione pomeridiana, il testimone è passato ai giovani chef (under 35). Anche il tema dei loro menù è stato il pranzo domenicale, rivisitato in chiave contemporanea (con una spesa massima questa volta di 35 euro) per celebrare l'incontro della cucina francese e italiana. L'amichevole sfida si è svolta tra le coppie:
Carla Ferrari, executive chef di Pizza Cosy, e Sabrina Macrì, executive chef del BistRo Aimo e Nadia. Hanno cucinato: Antipasto - Cipolla ripiena all'emiliana: cipolla intera cotta al vapore e laccata con jus di gallina, ripiena come un tortellino, crema di parmigiano e misticanza Primo - Pasta e patate d'a-mmare: pasta mista mantecata con patate, provola e ragù di mare (Cozze, vongole, e calamari), crema di prezzemolo, bisque e scorzetta di limone Dessert: Mon sciú di pastiera: religieuse con due ripieni, lemon curd e pastiera napoletana.
Alessandro Belmondo, chef del Bistrot Gourmand Caillebotte, e Aurora Cavallo - Cooker Girl, cuoca, content creator di Zenzero Talent Agency e Ambassador di "GialloZafferano USA". Il loro menu è stato: o Antipasto - Focaccia soffice fatta in casa tiepida, da intingere in una selezione di condimenti ispirati alla pissaladière: cipolle confit al timo, crema di acciughe e olive nere, pomodorini confit al peperoncino dolce. Con aggiunta di cipolla rossa in agrodolce.
Primo - Grande raviolo ripieno di vitello sfilacciato, carote fondenti e funghi, ispirato alla classica blanquette. Il raviolo è nappato con un jus brillante mantecato al burro nocciola. A fianco, un piccolo ramequin di spuma tiepida alla crema di limone ed erbe fresche. Finitura: scorza di limone, erbe tritate, un tocco di fleur de sel, nocciola tostataDessert: Choux con craquelin al cacao, farciti con crema montata al pralinato di nocciola del Piemonte IGP. Cuore acidulo al limone confit o mirtillo selvatico per una freschezza.
Umberto Rocca, chef de partie presso Joia, e Apolline Soëte, chef Le Clarisse de Apolline, che hanno preparato: o Antipasto (ricetta di Apolline Soëte) Ostriche in gelée con la loro acqua, vermouth, finocchio selvatico e pepe rosa. Tartare di pomodoro in due consistenze, olio alle erbe aromatiche ligure.
Primo (ricetta di Umberto Rocca) Anima mundi, risotto in chiave vegetale alle giovani carote con gustosi funghi, crescenza di anacardo e zafferano, salsa verde e mirtilli freschi.Dessert (Umberto Rocca e Apolline Soëte) Coccole sotto una coltre candida: Incontro tra Normandia e Lombardia con soffice spuma di pane latte e stimolanti sorprese.
A presiedere la giuria sempre l'ambasciatore Martin Briens; Andrea Santagata, amministratore delegato Mondadori Media area Digital e MarTech; Massimo Borgnis, direttore responsabile di "CHI", in veste di conduttore della serie televisiva di Food Network "Le Locande del cuore"; Sebastian Fitarau, resident Chef di "GialloZafferano" e parte del roster di Zenzero Talent Agency. Per ciascuna portata è stata scelta una squadra vincitrice. Inoltre le tre coppie cucineranno per una cena di gala in Ambasciata in autunno, come evento di chiusura dei festeggiamenti dei 150 anni dell'Ambasciata di Francia a Roma.
La madrina di questa giornata di festa è Julie Andrieu, animatrice televisiva e critica gastronomica, che ha annunciato i vincitori, nella splendida cornice della Galleria Murano dell'Ambasciata, con buffet preparato e servito da una scuola alberghiera romana.
I festeggiamenti per i 150 anni dell'insediamento dell'Ambasciata e dell'Ecole française de Rome a Palazzo Farnese si erano aperti il 3 dicembre 2024 con una cena "alla maniera del 1875". L'evento del 21 maggio apre una nuova stagione ricca di condivisione culinaria tra Italia e Francia con degli eventi che nel 2026 coinvolgeranno ancora giovani allievi e chef per esplorare i temi della trasmissione dei saperi, della condivisione culturale e della creatività sostenibile.
Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, ha detto: «Da quando vivo in Italia, mi rendo sempre di più conto, anche quando viaggio nelle varie regioni, che Italiani e Francesi condividono questa passione per il cibo. Siamo due popoli che danno un'importanza particolare al cibo nella nostra vita quotidiana, ma anche alla condivisione che un pasto in famiglia o con amici ci offre. Voglio che i giovani italiani e francesi si sentano sempre ben accolti nei nostri paesi. Per questa ragione, gli studenti delle scuole alberghieri e i giovani Chef si sono incontrati, hanno cucinato, e spero si ritroveranno per cucinare insieme, che è il modo più bello di vivere insieme esperienze indimenticabili».
Da parte sua Andrea Santagata, amministratore delegato di Mondadori Media area Digital e MarTech, ha detto: «Siamo profondamente onorati di affiancare l'Ambasciata di Francia e l'amb. Martin Briens in questo progetto che celebra l'incontro tra due straordinarie culture attraverso la cucina. 'GialloZafferano' è sempre di più un punto di riferimento per la cucina italiana nel mondo, con oltre trenta milioni di follower fuori dall'Italia. Partecipare a questa iniziativa significa sostenere il dialogo tra giovani chef, professionisti e creator, dando spazio a idee nuove e confronti stimolanti. Il piacere più grande è vedere come le tradizioni culinarie francesi e italiane si incontrino, rivelando non solo affinità profonde, ma anche la straordinaria capacità di raccontare storie attraverso i sapori. Perché, in fondo, la cucina è un linguaggio universale che unisce e arricchisce».
Fonte: Ambasciata