Farnesina: lotta a criminalità nel segno di Falcone e Borsellino
18-07-2025 12:05 - Farnesina
GD - Palermo, 18 lug. 25 - I sottosegretari del ministero degli Affari Esteri Giorgio Silli e Maria Tripodi partecipano ai lavori del quarto appuntamento di un percorso di studio e coordinamento tra procure europee e latinoamericane promosso dalla Farnesina con la Procura Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo, attraverso i Programmi bilaterali Falcone Borsellino ed ITAJUS, ed europei EL PACCTO 2.0 e COPOLAD 3, eseguiti dall'Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana - IILA a Palermo il 18 e 19 luglio.
A oltre trent'anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio, il metodo di lavoro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino resta un riferimento imprescindibile per ogni magistrato impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata, nonostante i mutamenti di strategie, linguaggi e modelli organizzativi di sistemi criminali che hanno proiettato su scala globale le minacce per la sicurezza, la democrazia e le libertà fondamentali.
I lavori della prima giornata sono stati aperti per la Farnesina dal sottosegretario Giorgio Silli, mentre il sottosegretario Maria Tripodi parteciperà domani all'evento e conferirà un riconoscimento alla carriera al giudice argentino Carlos Mahiques.
Nel solco delle precedenti riunioni, l'incontro riunirà oltre 100 magistrati e funzionari provenienti da 13 paesi di Europa, America Latina e Balcani, per favorirne il confronto sulle prospettive di cooperazione essenziali al contrasto del crimine organizzato transnazionale e dei relativi, giganteschi processi di illecita accumulazione patrimoniale e contaminazione corruttiva.
Questo processo ha già contribuito a consolidare una prassi di cooperazione che ruota attorno a tre direttrici strategiche: la conoscenza dei modelli operativi mafiosi nei diversi contesti regionali; l'analisi delle connessioni tra le organizzazioni criminali transnazionali; e la condivisione di strumenti e pratiche innovative per rafforzare la cooperazione giudiziaria internazionale.
Fonte: Ministero degli Esteri
A oltre trent'anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio, il metodo di lavoro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino resta un riferimento imprescindibile per ogni magistrato impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata, nonostante i mutamenti di strategie, linguaggi e modelli organizzativi di sistemi criminali che hanno proiettato su scala globale le minacce per la sicurezza, la democrazia e le libertà fondamentali.
I lavori della prima giornata sono stati aperti per la Farnesina dal sottosegretario Giorgio Silli, mentre il sottosegretario Maria Tripodi parteciperà domani all'evento e conferirà un riconoscimento alla carriera al giudice argentino Carlos Mahiques.
Nel solco delle precedenti riunioni, l'incontro riunirà oltre 100 magistrati e funzionari provenienti da 13 paesi di Europa, America Latina e Balcani, per favorirne il confronto sulle prospettive di cooperazione essenziali al contrasto del crimine organizzato transnazionale e dei relativi, giganteschi processi di illecita accumulazione patrimoniale e contaminazione corruttiva.
Questo processo ha già contribuito a consolidare una prassi di cooperazione che ruota attorno a tre direttrici strategiche: la conoscenza dei modelli operativi mafiosi nei diversi contesti regionali; l'analisi delle connessioni tra le organizzazioni criminali transnazionali; e la condivisione di strumenti e pratiche innovative per rafforzare la cooperazione giudiziaria internazionale.
Da parte sua il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio. «In occasione dell’incontro tra i magistrati impegnati in Europa e in America Latina nel contrasto del crimine organizzato transnazionale e nei relativi processi di illecita accumulazione patrimoniale, desidero far giungere il mio saluto. Pieno è l’impegno della Repubblica Italiana nei confronti della realtà latino-americana. L’odierno Convegno si tiene a oltre trent’anni dalla uccisione di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, il cui appassionato lavoro nel difendere strenuamente le istituzioni e i cittadini dalla violenza mafiosa è impresso in maniera indelebile nella coscienza collettiva italiana e internazionale. La sfida della criminalità transnazionale è sempre più pervasiva e alla risposta degli Stati non sono consentite né distrazione né irresolutezza. Ne va della salute e del futuro delle nostre comunità. La cooperazione internazionale nelle indagini è essenziale per il contrasto alla criminalità organizzata e deve essere condotta rafforzando le istituzioni e gli ordinamenti posti dalla comunità internazionale a tutela dei cittadini, superando particolarismi e inappropriatezze, per promuovere un efficace coordinamento. A tutti i presenti formulo auguri di buon lavoro», ha scritto Mattarella.
Fonte: Ministero degli Esteri