Farnesina e Unità di Crisi ne «L’impermeabile di Kabul» di Tonino Bettanini
12-05-2025 09:00 - Ambasciate
GD - Roma, 12 mag. 25 - Teatro di «L'impermeabile di Kabul», ultimo romanzo di Tonino Bettanini, pubblicato dal Gruppo Editoriale MAGOG, è l'Afghanistan nei giorni dell'Occidente in fuga (estate 2021), tra Farnesina, Unità di Crisi e ambasciate.
Fonte: Redazione
Brando Costa, un commis di Stato esperto di relazioni e comunicazione, amico e consigliere di Max Ruberti, ministro degli Esteri, è ancora una volta protagonista dei romanzi di Bettanini. Costa infatti viene improvvisamente prelevato da una partita di tennis e spedito a Kabul. La Farnesina ha un problema e il ministro ha bisogno di un uomo fidato. Vanno trovati due italiani scomparsi in Afghanistan: Matteo Orlando, esploratore avventuroso e uomo libero e amico di Costa, e l'archeologo Ferrari. I Talebani stanno lentamente prendendo piede nel paese, come un morbo, infestando le strade di Kabul e demolendo il lavoro degli italiani giunti negli anni Duemila.
Costa ricostruisce la complessità degli eventi. Non è facile trovare l'equilibrio tra ciò che è giusto e ciò che è possibile fare. Lo aiutano il diplomaticissimo ambasciatore Margini e Marta Moncada, temuto capo dell'Unità di Crisi della Farnesina. Ma anche tanti locali: giuriste coraggiose, capi-tribù, chirurghi d'ONG. Brando Costa è un investigatore curioso, innamorato della sua missione, delle vette dell'Hindukush, della libertà, della sua Galya. È l'avventura di un uomo che dove va, perde cappelli e impermeabili.
Qui, in una movimentata avventura che da Roma lo porterà a Kabul e da lì a Feyzabad, capitale del Badakhshan, regno delle miniere del lapislazzuli.
Un paesaggio maestoso – il mitico passo Salang ad oltre 3400 metri - abbraccia il succedersi di azioni e di inseguimenti che attraversano questa caccia afghana in cui operano: diplomatici italiani; membri del governo talebano prossimo ad insediarsi (tra cui un ministro, in gioventù compagno di giochi, pour cause, dell'ambasciatore italiano); medici devoti del giuramento di Ippocrate; funzionari e militari USA, e un mondo afghano che ha invano creduto nelle lusinghe della modernizzazione occidentale e che adesso deve temere la rappresaglia talebana.
Sullo sfondo, un traffico di lapislazzuli che anima e agita il cuore di un'avventura che chiama in causa anche un'altra protagonista: la giovane e coraggiosa Samira, figlia del direttore Noori. È lei a far svoltare la storia in un inno all'uguaglianza di genere (proprio nel Paese che la sta cancellando giorno dopo giorno) e ad accompagnare il lettore fino all'ultima pagina del racconto e del suo imprevedibile finale.
«L'impermeabile di Kabul» celebra il ruolo e l'attività dell'Unità di Crisi della Farnesina, cui è dedicato e più complessivamente il Made in Italy delle missioni italiane. L'Italia ha una storia di relazioni importanti con l'Afganistan fin dalla sua indipendenza, nel 1919, una storia che il libro ricostruisce.
L'autore Tonino Bettanini è considerato un gentiluomo della politica italiana. Dopo la laurea in Filosofia e un inizio di attività come ricercatore in sociologia del Linguaggio, interrompe nel 1990 la sua carriera universitaria per diventare esperto di comunicazione e relazioni istituzionali, temi ai quali ha dedicato numerose pubblicazioni. Ha attraversato le istituzioni italiane della Prima, Seconda e Terza Repubblica: dalla Presidenza del Consiglio (1990), al ministero di Grazia e Giustizia con Claudio Martelli e Giovanni Falcone; dal ministero degli Esteri con Franco Frattini alla Presidenza del Senato (2018). Ha lavorato alla Commissione Europea e ha insegnato alla Sapienza Università di Roma. «L'impermeabile di Kabul» è il suo quarto romanzo dopo «Contro tutte le paure» (2021), «Bruxelles, la pelouse des Anglais» (2022), «L'icona di San Pietroburgo» (2023).
«L'impermeabile di Kabul», di Tonino Bettanini, Gruppo Editoriale MAGOG – pagg. 195 – 19 €.
Costa ricostruisce la complessità degli eventi. Non è facile trovare l'equilibrio tra ciò che è giusto e ciò che è possibile fare. Lo aiutano il diplomaticissimo ambasciatore Margini e Marta Moncada, temuto capo dell'Unità di Crisi della Farnesina. Ma anche tanti locali: giuriste coraggiose, capi-tribù, chirurghi d'ONG. Brando Costa è un investigatore curioso, innamorato della sua missione, delle vette dell'Hindukush, della libertà, della sua Galya. È l'avventura di un uomo che dove va, perde cappelli e impermeabili.
Qui, in una movimentata avventura che da Roma lo porterà a Kabul e da lì a Feyzabad, capitale del Badakhshan, regno delle miniere del lapislazzuli.
Un paesaggio maestoso – il mitico passo Salang ad oltre 3400 metri - abbraccia il succedersi di azioni e di inseguimenti che attraversano questa caccia afghana in cui operano: diplomatici italiani; membri del governo talebano prossimo ad insediarsi (tra cui un ministro, in gioventù compagno di giochi, pour cause, dell'ambasciatore italiano); medici devoti del giuramento di Ippocrate; funzionari e militari USA, e un mondo afghano che ha invano creduto nelle lusinghe della modernizzazione occidentale e che adesso deve temere la rappresaglia talebana.
Sullo sfondo, un traffico di lapislazzuli che anima e agita il cuore di un'avventura che chiama in causa anche un'altra protagonista: la giovane e coraggiosa Samira, figlia del direttore Noori. È lei a far svoltare la storia in un inno all'uguaglianza di genere (proprio nel Paese che la sta cancellando giorno dopo giorno) e ad accompagnare il lettore fino all'ultima pagina del racconto e del suo imprevedibile finale.
«L'impermeabile di Kabul» celebra il ruolo e l'attività dell'Unità di Crisi della Farnesina, cui è dedicato e più complessivamente il Made in Italy delle missioni italiane. L'Italia ha una storia di relazioni importanti con l'Afganistan fin dalla sua indipendenza, nel 1919, una storia che il libro ricostruisce.
L'autore Tonino Bettanini è considerato un gentiluomo della politica italiana. Dopo la laurea in Filosofia e un inizio di attività come ricercatore in sociologia del Linguaggio, interrompe nel 1990 la sua carriera universitaria per diventare esperto di comunicazione e relazioni istituzionali, temi ai quali ha dedicato numerose pubblicazioni. Ha attraversato le istituzioni italiane della Prima, Seconda e Terza Repubblica: dalla Presidenza del Consiglio (1990), al ministero di Grazia e Giustizia con Claudio Martelli e Giovanni Falcone; dal ministero degli Esteri con Franco Frattini alla Presidenza del Senato (2018). Ha lavorato alla Commissione Europea e ha insegnato alla Sapienza Università di Roma. «L'impermeabile di Kabul» è il suo quarto romanzo dopo «Contro tutte le paure» (2021), «Bruxelles, la pelouse des Anglais» (2022), «L'icona di San Pietroburgo» (2023).
«L'impermeabile di Kabul», di Tonino Bettanini, Gruppo Editoriale MAGOG – pagg. 195 – 19 €.
Fonte: Redazione