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Farnesina: accolto con favore accordo per cessate il fuoco permanente in Libia

23-10-2020 18:03 - Farnesina
GD - Roma, 23 ott. 20 - L'Italia ha accolto con grande favore la firma oggi a Ginevra di un accordo per un cessate il fuoco permanente tra i rappresentanti militari libici in seno alla Commissione Militare Congiunta (JMC 5+5), che si è riunita nel corso della settimana e fino ad oggi sotto la guida delle Nazioni Unite e di UNSMIL.
L'accordo per un cessate il fuoco permanente e duraturo, accompagnato da importanti provvedimenti in materia di sicurezza, a cominciare dal ripristino dei collegamenti aerei e terrestri interni alla Libia e dall'attuazione di misure di confidence building, è uno sviluppo di cruciale importanza per la stabilità della Libia.
Come si afferma in una nota della Farnesina, l'Italia – che ha sempre lavorato con determinazione per questo obiettivo – incoraggia tutte le parti libiche ad attuare concretamente le intese sottoscritte, continuando a dare prova di maturità nel superiore interesse del Paese.
L'Italia auspica che ulteriori sviluppi vengano ora registrati anche nel dialogo politico intra-libico, che nelle prossime settimane vivrà, con la tenuta del Libyan Political Dialogue Forum, un passaggio potenzialmente decisivo verso una soluzione politica alla crisi libica. A questo riguardo, l'Italia conferma il proprio attivo e convinto sostegno al delicato esercizio promosso da UNSMIL. Lo afferma la Farnesina in una nota.
Successivamente è intervenuto il ministro Luigi Di Maio: "“Oggi è stata una giornata importante per la sicurezza del nostro Paese. A Ginevra i rappresentanti libici hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco che abbiamo subito salutato con grande favore. Si tratta di un risultato importante per la Libia, che merita un futuro di pace, sicurezza e benessere. Ma si tratta di un passaggio di grande rilievo anche per la sicurezza nostra e dell’intero Mediterraneo. Tripoli dista circa 250 km in linea d’aria dalle nostre coste e la stabilizzazione della Libia è fondamentale per controllare i flussi migratori irregolari e combattere i gruppi terroristici che infestano il Sahel, la regione in cui sono stati prigionieri anche Padre Maccalli e Nicola Chiacchio, che abbiamo recentemente riportato a casa. Dobbiamo ora continuare a lavorare insieme alle Nazioni Unite per far sì che il cessate il fuoco venga applicato e rispettato da tutte le parti libiche e da tutti gli attori internazionali a vario titolo coinvolti. La diplomazia italiana è costantemente al lavoro a favore di un cessate il fuoco, per la ripresa della produzione petrolifera e per il raggiungimento di un accordo politico complessivo che porti la Libia fuori dalla guerra e dalla crisi. Ad ogni modo, il lavoro è tutt’altro che finito e non cesseremo la nostra azione fino a quando non avremo ridato alla Libia pace, sicurezza e stabilità. Il prossimo passo è il Foro di Dialogo Libico, che l’Italia sostiene e che servirà ai libici per definire il futuro istituzionale del loro Paese”. ha concluso il ministro degli Esteri.


Fonte: Ministero degli Esteri
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