Diplomatic Council presenta “L'Europa e il nuovo ordine globale emergente”
20-05-2025 19:29 - Opinioni
GD - Roma, 20 mag. 25 - Il Diplomatic Council ha presentato il libro "L'Europa e il nuovo ordine globale emergente - Ripensare il quadro di sicurezza dell'Europa” nella Sala Stampa della Camera dei Deputati. Tra i presenti l'on. Fabio Porta, della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati; Jochen Richter, presidente del Global Security Forum del Diplomatic Council, già Direttore al Parlamento Europeo; Ciro Maddaloni, esperto di geopolitica, rappresentante per l'Italia per il Diplomatic Council, già funzionario della Commissione Europea. La presentazione è stata moderata da Gianni Lattanzio, direttore editoriale della rivista "Meridianoltalia.it".
La presentazione, trasmessa anche dalla tv della Camera dei Deputati, ha dato modo ai relatori di illustrare i contenuti dell'ultimo lavoro pubblicato dal Diplomatic Council che si pone l'obiettivo di richiamare l'attenzione sulle nuove sfide che deve affrontare l'Europa nel mutato scenario geopolitico e di formulare alcune proposte per affrontare, e auspicabilmente mitigare, i problemi più cogenti.
È stata fornita un'ampia panoramica della situazione geopolitica attuale che vede la guerra tra Russia e Ucraina che si consuma ormai da oltre 3 anni e che cela interessi ben più ampi da parte della Russia che vanno la sola “conquista” dell'Ucraina.
È stato presentato il ruolo emergente della Turchia nella gestione delle negoziazioni tra la Russia e l'Ucraina e le difficoltà dell'Europa ad essere protagonista primario nella situazione attuale, mentre la Cina si trova in una situazione di grande vantaggio, e si sta prodigando in tutti i modi per includere il Sud globale nella sua sfera di influenza.
In tutto questo mondo in evoluzione, gli Stati Uniti sotto la guida del nuovo presidente stanno tentando in modo esplicito di creare una “divisione” tra Russia e Cina, per scardinare la cooperazione rafforzata che si instaurata negli ultimi 3 anni e che ha aumentato enormemente la “dipendenza” della Russia dalle forniture cinesi di beni e di tecnologie necessarie per assicurare il funzionamento del Paese soggetto alle dure sanzioni imposte dai Paesi occidentali.
Si è fatto riferimento anche alla situazione in continua ebollizione in Africa dove l'Europa, anche a causa del suo passato coloniale, incontra difficoltà significative nelle relazioni con i vari Paesi, perché sconta la loro diffidenza per il suo passato coloniale.
Tutte queste difficoltà del nuovo scenario geopolitico che sta incontrando l'Europa si possono superare solo mettendo da parte l'orgoglio nazionale di ogni Paese dell'Unione Europea e lavorando attivamente tutti insieme per “reinventare” l'Europa.
Queste sono le proposte che emergono dal libro che contiene l'analisi approfondita di 21 qualificati autori provenienti da Paesi diversi e da esperienze personali e professionali differenti.
È stata fornita un'ampia panoramica della situazione geopolitica attuale che vede la guerra tra Russia e Ucraina che si consuma ormai da oltre 3 anni e che cela interessi ben più ampi da parte della Russia che vanno la sola “conquista” dell'Ucraina.
È stato presentato il ruolo emergente della Turchia nella gestione delle negoziazioni tra la Russia e l'Ucraina e le difficoltà dell'Europa ad essere protagonista primario nella situazione attuale, mentre la Cina si trova in una situazione di grande vantaggio, e si sta prodigando in tutti i modi per includere il Sud globale nella sua sfera di influenza.
In tutto questo mondo in evoluzione, gli Stati Uniti sotto la guida del nuovo presidente stanno tentando in modo esplicito di creare una “divisione” tra Russia e Cina, per scardinare la cooperazione rafforzata che si instaurata negli ultimi 3 anni e che ha aumentato enormemente la “dipendenza” della Russia dalle forniture cinesi di beni e di tecnologie necessarie per assicurare il funzionamento del Paese soggetto alle dure sanzioni imposte dai Paesi occidentali.
Si è fatto riferimento anche alla situazione in continua ebollizione in Africa dove l'Europa, anche a causa del suo passato coloniale, incontra difficoltà significative nelle relazioni con i vari Paesi, perché sconta la loro diffidenza per il suo passato coloniale.
Tutte queste difficoltà del nuovo scenario geopolitico che sta incontrando l'Europa si possono superare solo mettendo da parte l'orgoglio nazionale di ogni Paese dell'Unione Europea e lavorando attivamente tutti insieme per “reinventare” l'Europa.
Queste sono le proposte che emergono dal libro che contiene l'analisi approfondita di 21 qualificati autori provenienti da Paesi diversi e da esperienze personali e professionali differenti.
Le loro opinioni sono basate sulle rispettive competenze e esperienze professionali e cercano di andare oltre l'analisi dei problemi, provando a fornire idee concrete e reali sulle azioni da intraprendere. Non c'è la pretesa di avere tutte le risposte e le soluzioni per i problemi che affliggono il nostro mondo oggigiorno, ma si prova a favorire il dibattito su questi temi, perché è interesse del Diplomatic Council di sollecitare e conoscere eventuali proposte e idee da parte di chiunque abbia a cuore di voler migliorare lo stato delle cose, cogliendo la crisi attuale come opportunità per avviare le azioni e i cambiamenti necessari.
L'Europa ha bisogno di una nuova strategia, indipendente, per garantire la propria sicurezza e per competere alla pari con altre potenze come gli Stati Uniti, la Cina e l'India, perché non si può lasciare ad altri il compito di determinare il nuovo ordine globale.
Anche se il consenso europeo, non è sempre facile da raggiungere, è comunque fattibile attraverso azioni di "diplomazia pubblica" trasparenti e chiare che coinvolgano tutti i Paesi europei. Questo è fondamentale per promuovere la comprensione, creare consapevolezza e costruire la fiducia attraverso i confini, le culture e le diverse etnie che formano l'Unione Europea che si basa sui fondamenti umanistici e sugli ideali dell'illuminismo.
È fondamentale riformare le istituzioni internazionali: Unione Europea, Nazioni Unite e le sue agenzie, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, la NATO e l'OSCE per evitare che siano solo i più potenti a decidere. È fondamentale riuscire ad imporre la “tirannia della maggioranza”.
È necessaria una maggiore informazione, più istruzione, dibattito pubblico aperto e affidabile e più comprensione per le opinioni e i bisogni altrui. Queste le proposte del Diplomatic Council per la costruzione di un “mondo migliore” nel più breve tempo possibile.
L'Europa ha bisogno di una nuova strategia, indipendente, per garantire la propria sicurezza e per competere alla pari con altre potenze come gli Stati Uniti, la Cina e l'India, perché non si può lasciare ad altri il compito di determinare il nuovo ordine globale.
Anche se il consenso europeo, non è sempre facile da raggiungere, è comunque fattibile attraverso azioni di "diplomazia pubblica" trasparenti e chiare che coinvolgano tutti i Paesi europei. Questo è fondamentale per promuovere la comprensione, creare consapevolezza e costruire la fiducia attraverso i confini, le culture e le diverse etnie che formano l'Unione Europea che si basa sui fondamenti umanistici e sugli ideali dell'illuminismo.
È fondamentale riformare le istituzioni internazionali: Unione Europea, Nazioni Unite e le sue agenzie, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, la NATO e l'OSCE per evitare che siano solo i più potenti a decidere. È fondamentale riuscire ad imporre la “tirannia della maggioranza”.
È necessaria una maggiore informazione, più istruzione, dibattito pubblico aperto e affidabile e più comprensione per le opinioni e i bisogni altrui. Queste le proposte del Diplomatic Council per la costruzione di un “mondo migliore” nel più breve tempo possibile.
Fonte: Redazione