Diplomatic Council: libro "L'Europa e il nuovo ordine globale emergente"
05-05-2025 09:00 - Opinioni
GD - Roma, 5 mag. 25 - Il Consiglio Diplomatico Diplomatic Council - DC è un think tank globale, una rete di imprese e una fondazione di beneficenza con status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite ECOSOC. Il DC raccoglie esperti in diversi settori i quali attraverso l'analisi e la lungimiranza, non solo affrontano questioni attuali di rilevanza per l'umanità, ma propongono anche soluzioni per superare le sfide presenti e future, per favorire unità, progresso e la realizzazione umana, promuovendo la diplomazia economica come base per la comprensione internazionale.
Il DC organizza forum, programmi, iniziative e missioni in vari settori, fornendo una piattaforma di collegamento tra diplomatici, leader d'azienda e personalità della società civile. Sostiene inoltre progetti di beneficenza e si impegna a promuovere studi scientifici. In tale ambito il 19 maggio, alle ore 16:00, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati in via della Missione 4, il DC presenta il libro "L'Europa e il nuovo ordine globale emergente - Ripensare il quadro di sicurezza dell'Europa", raccoglie il contributo di ventuno autori (Alina Bârgăoanu, Răzvan Ceuca, Simona Cojocaru, Stacy A. Cummings, Judith Curry, Andreas Dripke, Dorin Gal, Christoph Heusgen, Stephan J. Kramer, Heinrich Kreft, Ciro Maddaloni, Michael Mattis, Hang Nguyen, Claude Piel, Jamal Qaiser, Jochen M. Richter, Marc Ruberg, Peter Schallenberg, Harald Schönfeld, Andre Schulte-Südhoff, George Scutaru, Horst Walther), esperti nei rispettivi campi, che hanno contribuito alla realizzazione dell'opera. Non si tratta solo di una valutazione approfondita della situazione attuale, ma offre anche percorsi per un futuro privo di conflitti o di guerre violente.
Fonte: Ciro Maddaloni
Il DC organizza forum, programmi, iniziative e missioni in vari settori, fornendo una piattaforma di collegamento tra diplomatici, leader d'azienda e personalità della società civile. Sostiene inoltre progetti di beneficenza e si impegna a promuovere studi scientifici. In tale ambito il 19 maggio, alle ore 16:00, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati in via della Missione 4, il DC presenta il libro "L'Europa e il nuovo ordine globale emergente - Ripensare il quadro di sicurezza dell'Europa", raccoglie il contributo di ventuno autori (Alina Bârgăoanu, Răzvan Ceuca, Simona Cojocaru, Stacy A. Cummings, Judith Curry, Andreas Dripke, Dorin Gal, Christoph Heusgen, Stephan J. Kramer, Heinrich Kreft, Ciro Maddaloni, Michael Mattis, Hang Nguyen, Claude Piel, Jamal Qaiser, Jochen M. Richter, Marc Ruberg, Peter Schallenberg, Harald Schönfeld, Andre Schulte-Südhoff, George Scutaru, Horst Walther), esperti nei rispettivi campi, che hanno contribuito alla realizzazione dell'opera. Non si tratta solo di una valutazione approfondita della situazione attuale, ma offre anche percorsi per un futuro privo di conflitti o di guerre violente.
Gli autori che hanno contribuito alla redazione di questo libro, provano a tracciare i percorsi verso un mondo pacifico, mettendo insieme intuizioni su come si evolverà il nostro ordine globale e sul ruolo che l'Europa dovrebbe (e potrebbe) svolgere in questa trasformazione.
Riprendendo i concetti di quei “visionari” fondatori dell'Unione Europea che erano animati da un unico obiettivo: evitare il ripetersi dei brutali conflitti che avevano segnato il continente dal 1870 al 1945. Questi leader unirono le forze per creare una nuova Europa dopo la devastazione della Seconda guerra mondiale e sono riusciti, al di là di ogni aspettativa, a raggiungere questo obiettivo.
L'Europa gode oggi del più lungo periodo di pace della sua storia. I conflitti non vengono più risolti sul campo di battaglia, ma attraverso il dialogo nelle istituzioni europee - il Parlamento, il Consiglio e la Corte di Giustizia. Il nostro destino non è più deciso dal dominio del più forte, ma dallo Stato di diritto. Questo risultato è a dir poco straordinario, eppure oggi troppo spesso diamo per scontati i risultati degli ultimi decenni dimenticando che questi si sono avverati solo grazie all'Unione Europea.
Riprendendo i concetti di quei “visionari” fondatori dell'Unione Europea che erano animati da un unico obiettivo: evitare il ripetersi dei brutali conflitti che avevano segnato il continente dal 1870 al 1945. Questi leader unirono le forze per creare una nuova Europa dopo la devastazione della Seconda guerra mondiale e sono riusciti, al di là di ogni aspettativa, a raggiungere questo obiettivo.
L'Europa gode oggi del più lungo periodo di pace della sua storia. I conflitti non vengono più risolti sul campo di battaglia, ma attraverso il dialogo nelle istituzioni europee - il Parlamento, il Consiglio e la Corte di Giustizia. Il nostro destino non è più deciso dal dominio del più forte, ma dallo Stato di diritto. Questo risultato è a dir poco straordinario, eppure oggi troppo spesso diamo per scontati i risultati degli ultimi decenni dimenticando che questi si sono avverati solo grazie all'Unione Europea.
Inoltre, non possiamo permetterci l'autocompiacimento. Questa era di pace non è destinata a durare per sempre, come ha dimostrato il tentativo violento della Russia di invadere l'Ucraina. Questo evento bellico ha obbligato i paesi dell'Unione Europea a rivedere le politiche in materia di difesa e a riprendere le proposte su una difesa europea comune, come era stato ipotizzato subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la proposta del Trattato sulla Comunità Europea di Difesa (CED - 1952). Trattato, purtroppo, mai ratificato per il rifiuto di alcuni Paesi membri.
Il libro "L'Europa e il nuovo ordine globale emergente - Ripensare il quadro di sicurezza dell'Europa" esplora queste sfide urgenti e propone strategie per affrontarle, sia che si tratti di difesa, minacce informatiche, contrasto al terrorismo o azioni per mitigare i cambiamenti climatici, solo per citare i temi più noti al grande pubblico.
Un invito all'Europa che deve rinnovare e adattare le sue politiche per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini in modo più efficace e più veloce. Un'Europa che deve comunicare le sue decisioni in modo trasparente e ricordare continuamente agli europei perché vale la pena di mantenere vivo il sogno europeo, troppo spesso messo in discussione da forze interne ed esterne che stanno lavorando per destabilizzare le fondamenta dell'Unione Europea.
Il libro "L'Europa e il nuovo ordine globale emergente - Ripensare il quadro di sicurezza dell'Europa" esplora queste sfide urgenti e propone strategie per affrontarle, sia che si tratti di difesa, minacce informatiche, contrasto al terrorismo o azioni per mitigare i cambiamenti climatici, solo per citare i temi più noti al grande pubblico.
Un invito all'Europa che deve rinnovare e adattare le sue politiche per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini in modo più efficace e più veloce. Un'Europa che deve comunicare le sue decisioni in modo trasparente e ricordare continuamente agli europei perché vale la pena di mantenere vivo il sogno europeo, troppo spesso messo in discussione da forze interne ed esterne che stanno lavorando per destabilizzare le fondamenta dell'Unione Europea.
L'autorità delle sue istituzioni viene messa in discussione, cresce la sensazione che non tutti i governi membri condividano i valori fondamentali sanciti dai Trattati europei e i nazionalismi sono di nuovo in crescita.
Queste sfide non devono essere ignorate: richiedono la nostra attenzione per la definizione di una risposta risoluta e efficace. Certamente l'Unione Europea non è perfetta, ma al momento è la sola opzione di cui disponiamo per avere un peso, una rilevanza, tra le mega-potenze a livello mondiale.
https://www.diplomatic-council.org/home
Queste sfide non devono essere ignorate: richiedono la nostra attenzione per la definizione di una risposta risoluta e efficace. Certamente l'Unione Europea non è perfetta, ma al momento è la sola opzione di cui disponiamo per avere un peso, una rilevanza, tra le mega-potenze a livello mondiale.
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Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale
Co-autore del libro
Fonte: Ciro Maddaloni
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