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Di Maio a II Conferenza Italia–Asia Centrale nel formato 1+5

08-12-2021 11:58 - Farnesina
Luigi Di Maio Luigi Di Maio
GD - Tashkent, 8 dic. 21 - Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, assieme al sottosegretario Manlio Di Stefano, è a Tashkent, in Uzbekistan, per presiedere la II Conferenza Italia–Asia Centrale nel formato 1+5 (Italia + Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan).
La conferenza, organizzata insieme alle autorità di Tashkent, dopo le restrizioni imposte dal Covid-19, ha consentito di dare continuità all’azione diplomatica volta a rafforzare la presenza dell’Italia nella regione e in ciascuno dei 5 Paesi, adottando un approccio regionale rispettoso delle specificità di ciascuno di essi.
Alla conferenza hanno partecipato in presenza i ministri degli Esteri di Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tagikistan e Uzbekistan e la rappresentante speciale dell’Unione Europea per l’Asia centrale, ambasciatrice Hakala. Il ministro degli Esteri del Turkmenistan, nell’impossibilità di raggiungere Tashkent, ha inviato un video-messaggio.
La conferenza si è concentrata sull’analisi delle nuove opportunità e delle sfide attuali, con particolare riferimento all’Afghanistan, allo sviluppo della cooperazione economica e commerciale fra Italia e Asia centrale e al rafforzamento della cooperazione internazionale nel settore del contrasto alla pandemia.
Per parte italiana, hanno partecipato ai lavori il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, prof. Silvio Brusaferro; il presidente di ICE Agenzia, Carlo Maria Ferro; l’amministratore delegato di SIMEST, Mauro Alfonso, nonché alti funzionari di SACE, Confindustria e The European House Ambrosetti, che ha svolto una presentazione su “Italy is back on track: recovery, resilience and attractiveness”.
Nella sessione economica, moderata dal vice ministro uzbeko per investimenti e commercio estero, Obidov, e dal sottosegretario Di Stefano, sono stati presentati i principali strumenti promozionali e finanziari a disposizione delle aziende per sviluppare ulteriormente la cooperazione economica tra Italia e Asia centrale. Nella sessione dedicata al contrasto alla pandemia sono invece state condivise opportunità per la formazione e la ricerca nel campo della sanità pubblica e della salute.
A margine dell’evento, Di Maio ha incontrato separatamente i suoi omologhi presenti con i quali ha discusso i principali aspetti delle relazioni bilaterali alla vigilia del 30° anniversario dello stabilimento dei rapporti diplomatici che ricorre nel 2022. È stato concordato di rafforzare a tutto campo i partenariati esistenti, dando priorità alla dimensione politica, economica e culturale. Il titolare della Farnesina ha inoltre avuto un articolato scambio di valutazioni sull’Afghanistan, tenuto conto che i Paesi dell’Asia centrale per motivi geografici sono fra i più esposti alle conseguenze della crisi.
È stata infine organizzata una tavola rotonda, inaugurata dal Sottosegretario Manlio Di Stefano, dedicata alla cooperazione scientifica ed accademica fra l’Italia e l’Asia centrale, che ha costituito parte integrante della conferenza. L’evento è stato organizzato dal Centro di Ricerca Marco Polo - Center for Global Europe-Asia Connections dell’Università Cà Foscari di Venezia e l’International Institute Center for Global Europe-Asia Connections di Tashkent.
Presenti per l’Italia il prof. Filippo Costa Buranelli dell’Università St Andrew e membro dell’Osservatorio Asia Centrale e Caspio; il prof. Stefano Pello dell’Università Cà Foscari di Venezia; il prof. Maurizio Acciarri dell’Università Bicocca di Milano; la prof. Silvana Stefani dell'Università del Sacro Cuore di Milano e il prof. Carlo Frappi dell’Università di Venezia.
La tavola rotonda, alla quale si sono collegati da remoto membri delle comunità accademiche italiana e centrasiatica, ha permesso di discutere dei temi dei modelli “governance” regionale; della cooperazione nella protezione e promozione del patrimonio culturale; di uno sviluppo inclusivo e sostenibile; delle prospettive di ulteriore sviluppo della cooperazione accademica.


Fonte: Ministero degli Esteri
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