Danimarca: in ambasciata restituzione reperti archeologici a Italia
21-03-2025 11:28 - Ambasciate
GD - Copenaghen, 21 mar. 25 – Quattro pregevoli manufatti archeologici etruschi dalla Danimarca tornano in Italia. Nella sede dell’ambasciata d’Italia a Copenaghen, l’amb. Stefania Rosini ha accolto il generale D. Pietro Francesco Salsano, comandante della Divisione Unità Mobili Specializzate dell’Arma dei Carabinieri, per la cerimonia di riconsegna di quattro reperti archeologici che erano nella disponibilità di due cittadini danesi a seguito di lasciti ereditari di famiglia. Sono tre buccheri etruschi del tipo “kantaros” frammentari e un bucchero etrusco del tipo “oinochoe”, riconducibili al VI secolo a.C. e provenienti da siti dell’Etruria Centro-Meridionale. Valore approssimativo quantificato in circa 5.000 euro.
Come si afferma in una nota, la restituzione è testimonianza di un lodevole senso civico e espressione della spontanea consegna voluta da due cittadini danesi nel voler rendere e ricontestualizzare beni culturali appartenenti al patrimonio storico dell’Italia. Difatti i quattro manufatti, per le caratteristiche morfologiche e stilistiche, sono riconducibili a note zone archeologiche del territorio italiano quali Cerveteri e Tarquinia, probabilmente in passato sottratti illecitamente da quelle terre ricche di produzioni ceramiche e venduti all’estero tramite il mercato illegale. I beni presentano ancora i residui terrosi e le fratture tipiche del prelievo forzato tramite gli scavi illeciti.
L’ambasciata d’Italia a Copenaghen, su richiesta dei due cittadini danesi, ha proceduto alla presa in carico dei quattro reperti, esprimendo formale ringraziamento per la spontaneità del gesto volto alla restituzione in favore dello Stato italiano.
Fonte: CTPC
Come si afferma in una nota, la restituzione è testimonianza di un lodevole senso civico e espressione della spontanea consegna voluta da due cittadini danesi nel voler rendere e ricontestualizzare beni culturali appartenenti al patrimonio storico dell’Italia. Difatti i quattro manufatti, per le caratteristiche morfologiche e stilistiche, sono riconducibili a note zone archeologiche del territorio italiano quali Cerveteri e Tarquinia, probabilmente in passato sottratti illecitamente da quelle terre ricche di produzioni ceramiche e venduti all’estero tramite il mercato illegale. I beni presentano ancora i residui terrosi e le fratture tipiche del prelievo forzato tramite gli scavi illeciti.
L’ambasciata d’Italia a Copenaghen, su richiesta dei due cittadini danesi, ha proceduto alla presa in carico dei quattro reperti, esprimendo formale ringraziamento per la spontaneità del gesto volto alla restituzione in favore dello Stato italiano.
Fonte: CTPC