11 Maggio 2025
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Cosa succede in Georgia? È la Novella Ucraina?

08-05-2024 19:06 - Opinioni
GD - Tbilisi, 8 mag. 24 - La Georgia non è uno di quei Paesi che riscuotono l'attenzione del grande pubblico, specialmente in Italia. Eppure è proprio in Georgia che, nel lontano agosto del 2008, la Russia è intervenuta con le sue forze armate per sostenere i secessionisti dell'Abkhazia e dell'Ossezia del sud che miravano ad ottenere l'indipendenza dalla Georgia per avvicinarsi alla sfera di influenza della Russia.
Un preludio di quello che i russi hanno tentato di fare con le repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk, negli ultimi dieci anni e che hanno portato al sanguinoso conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato il 24 febbraio 2022.
In seguito alla guerra russo-georgiana e con la mediazione dell'Unione Europea, la Russia e la Georgia hanno raggiunto un accordo in sei punti per risolvere il conflitto militare in Ossezia del Sud e le due repubbliche secessioniste dell'Abkhazia e dell'Ossezia che hanno ottenuto un “riconoscimento internazionale limitato”.
In Georgia si è manifestato il primo intervento militare su larga scala della Russia per supportare movimenti secessionisti di una nazione ex sovietica, con lo scopo di farla rientrare nella sfera di influenza russa.
La Georgia, piegata dalla guerra con la Russia del 2008, il 15 luglio 2010 ha avviano i negoziati per l'associazione all'Unione Europea; il 22 luglio 2013 ha firmato il primo accordo di libero scambio con l'UE e il 29 novembre 2013 a Vilnius, ha firmato l'accordo di associazione con l'Unione Europea.
Da allora, l'Unione Europea ha aperto una Delegazione permanente in Georgia e sta collaborando con il governo di Tbilisi per espletare tutte le procedure previste affinché la Georgia possa aderire all'Unione Europea.
È di questi giorni un nuovo tentativo della Russia di creare disordini in Georgia per impedire al Paese di continuare nel suo percorso verso l'Unione Europea.
Il Governo giorgiano, con il partito di maggioranza che agisce sotto l'influenza della Russia, ha impresso una svolta autoritaria filo-russa al percorso politico del Paese. I sobillatori sostenuti da Mosca hanno creato diversi incidenti che hanno provocato numerosi feriti nelle strade di Tbilisi. A questi episodi di violenza hanno fatto seguito manifestazioni oceaniche di piazza, perché il Popolo georgiano desidera continuare con il processo di adesione alla UE.
La presidente Ursula Von der Leyen in un comunicato ufficiale della Commissione Europea ha manifestato solidarietà e sostegno al Popolo giorgiano, che sta attraversando questo difficile momento.
Von der Leyen ha dichiarato che la Commissione Europea “Segue con grande preoccupazione la situazione in Georgia e condanna la violenza nelle strade di Tbilisi”.
I cittadini della Georgia stanno dimostrando il loro forte attaccamento alla democrazia, per questo Von der Leyen ha invitato il Governo georgiano ad ascoltare questo chiaro messaggio proveniente dalla società civile del Paese.
Anche l'Unione Europea ha espresso chiaramente le sue preoccupazioni riguardo alla “legge sull'influenza straniera” che sta tentando con azioni occulte di condizionare il percorso della storia intrapreso dal Paese nel 2013.
Il Consiglio Europeo aveva già confermato a dicembre scorso il conferimento alla Georgia dello status di candidato e in riconoscimento delle aspirazioni del popolo georgiano, ha tracciato un percorso chiaro per l'apertura dei negoziati di adesione.
La Presidente Von der Leyen ha dichiarato che l'Unione Europea si aspetta che il governo georgiano agisca rapidamente sulle misure che si è impegnato ad adottare come Paese candidato.
La Georgia si trova in questo momento storico ad un bivio e deve decidere se seguire i politici che intendono presentare nuovamente la contestata legge su operatori e organizzazioni straniere che operano nel Paese, per impedire di fatto l'adesione alla UE, oppure se mantenere propria la rotta verso l'Europa.
Le manifestazioni di piazza di questi giorni chiaramente indicano quale sia la volontà popolare.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionali


Fonte: Ciro Maddaloni
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