Convegno sui rapporti tra Italia-Marocco e prospettive per la Calabria
13-06-2024 10:07 - Ambasciate
GD - Reggio Calabria, 13 giu. 24 - Nel prestigioso Circolo di Società di Reggio Calabria si è tenuto un incontro sulle relazioni tra lo Stato Italiano ed il Regno del Marocco con una focalizzazione sulle prospettive della Regione Calabria in seguito all'istituzione di un consolato onorario a Gioia Tauro.
L'incontro si è aperto con i saluti del presidente del Circolo, avv. Giuseppe Franco, e del Rotary di Reggio Calabria, dott. Vincenzo Nociti, i quali nel presentare la figura del relatore, avv. Domenico Naccari console onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, hanno evidenziato l'importanza di instaurare rapporti intensi con il Marocco ed hanno ripercorso le funzioni del diplomatico nel contesto regionale. Ha introdotto i lavori il dott. Antonino Nucera ricordando la figura della principessa Aisha del Marocco, ambasciatore in Italia dal 1970 al 1973.
Il console Naccari nel suo intervento ha ricordato i rapporti storici decorrenti dalla proclamazione del Regno d'Italia e la nomina di Giuseppe De Martino quale console italiano a Tangeri, in Marocco, e mettendo a fuoco la figura del console Stefano Scovasso, caratterizzata dai suoi sforzi di intensificare i rapporti economici tra il sultanato e l'Italia ed il suo ruolo di protettore ed amico degli ebrei in Marocco.
Ha quindi approfondito il ruolo dei consoli onorari in Italia ed all'estero, che si è sempre più diffuso, conferendo agli stessi un peso strategico negli Stati.
Naccari ha evidenziato che sotto il profilo funzionale il ruolo dei consoli onorari non differisce da quello dei consoli di carriera, posto che entrambi devono assistere e proteggere i cittadini dello Stato di invio, durante il loro soggiorno nello Stato ricevente ed identico è l'impegno di promuovere i traffici commerciali.
Per quanto attiene le prospettive, dopo l'istituzione del consolato onorario in Calabria, il console Naccari ha ricordato che la scelta del Regno del Marocco di domiciliare il consolato a Gioia Tauro deriva dalla volontà strategica di promuovere ed incentivare i rapporti economici tra l'importante porto presente nella città calabra e quello di Tangeri, che oggi rappresenta il più grande porto del Mediterraneo in grado di collegare lo Stato africano a 77 Paesi e a 186 porti.
Ha altresì reso noto che nella metà del 1800 a Gioia Tauro erano presenti, per le attività commerciali e mercantili dell'epoca, numerose sedi consolari, come quelle degli Stati Uniti, Brasile, Francia, Gran Bretagna, Danimarca, Svezia, Norvegia ed infine Germania.
Molte sono state le domande rivolte al diplomatico dal pubblico in ordine alle caratteristiche attuali dello Stato Marocchino. Nelle sue conclusioni Naccari ha auspicato che l'istituzione del consolato possa essere l'inizio di una forte relazione commerciale, culturale e sociale tra la Calabria ed il Marocco.
Fonte: Redazione
L'incontro si è aperto con i saluti del presidente del Circolo, avv. Giuseppe Franco, e del Rotary di Reggio Calabria, dott. Vincenzo Nociti, i quali nel presentare la figura del relatore, avv. Domenico Naccari console onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, hanno evidenziato l'importanza di instaurare rapporti intensi con il Marocco ed hanno ripercorso le funzioni del diplomatico nel contesto regionale. Ha introdotto i lavori il dott. Antonino Nucera ricordando la figura della principessa Aisha del Marocco, ambasciatore in Italia dal 1970 al 1973.
Il console Naccari nel suo intervento ha ricordato i rapporti storici decorrenti dalla proclamazione del Regno d'Italia e la nomina di Giuseppe De Martino quale console italiano a Tangeri, in Marocco, e mettendo a fuoco la figura del console Stefano Scovasso, caratterizzata dai suoi sforzi di intensificare i rapporti economici tra il sultanato e l'Italia ed il suo ruolo di protettore ed amico degli ebrei in Marocco.
Ha quindi approfondito il ruolo dei consoli onorari in Italia ed all'estero, che si è sempre più diffuso, conferendo agli stessi un peso strategico negli Stati.
Naccari ha evidenziato che sotto il profilo funzionale il ruolo dei consoli onorari non differisce da quello dei consoli di carriera, posto che entrambi devono assistere e proteggere i cittadini dello Stato di invio, durante il loro soggiorno nello Stato ricevente ed identico è l'impegno di promuovere i traffici commerciali.
Per quanto attiene le prospettive, dopo l'istituzione del consolato onorario in Calabria, il console Naccari ha ricordato che la scelta del Regno del Marocco di domiciliare il consolato a Gioia Tauro deriva dalla volontà strategica di promuovere ed incentivare i rapporti economici tra l'importante porto presente nella città calabra e quello di Tangeri, che oggi rappresenta il più grande porto del Mediterraneo in grado di collegare lo Stato africano a 77 Paesi e a 186 porti.
Ha altresì reso noto che nella metà del 1800 a Gioia Tauro erano presenti, per le attività commerciali e mercantili dell'epoca, numerose sedi consolari, come quelle degli Stati Uniti, Brasile, Francia, Gran Bretagna, Danimarca, Svezia, Norvegia ed infine Germania.
Molte sono state le domande rivolte al diplomatico dal pubblico in ordine alle caratteristiche attuali dello Stato Marocchino. Nelle sue conclusioni Naccari ha auspicato che l'istituzione del consolato possa essere l'inizio di una forte relazione commerciale, culturale e sociale tra la Calabria ed il Marocco.
Fonte: Redazione