16 Giugno 2025
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Codeway Expo 2025: grande dialogo globale su cooperazione e sviluppo sostenibile

14-05-2025 18:39 - Farnesina
GD - Roma, 14 mag. 25 - È cominciata oggi alla Fiera di Roma l'edizione 2025 di Codeway Cooperation Development Expo, l'evento internazionale dedicato alla cooperazione allo sviluppo sostenibile, in programma fino a venerdì16 maggio (la partecipazione è gratuita previa registrazione). La giornata inaugurale ha visto un'intensa partecipazione di rappresentanti istituzionali, aziende, organizzazioni internazionali e attori della società civile, riuniti per approfondire il ruolo sempre più strategico delle partnership pubblico-private nei settori chiave per il futuro del pianeta: sanità, digitale, sostenibilità ambientale e formazione professionale. La manifestazione, organizzata da Fiera Roma e Internationalia con l'alto patrocinio del Parlamento Europeo e il patrocinio del ministero degli Affari Esteri, si conferma piattaforma di riferimento per l'Italia nella diplomazia economica e nello sviluppo condiviso.
La cerimonia inaugurale di Codeway 2025, intitolata "Il settore privato e la cooperazione", ha ufficialmente aperto i lavori. Sotto la guida di Massimo Zaurrini, ceo di Internationalia, si sono alternati sul palco autorevoli voci delle istituzioni e del mondo imprenditoriale, tra cui il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il ministro dell'Educazione della Repubblica del Ghana Haruna Iddrisu, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e l'amministratore delegato di Sparkle, Enrico Bagnasco, in veste anche di presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo. Un confronto ad ampio raggio per ridefinire il ruolo delle imprese nei processi di sviluppo globale, sottolineando come la cooperazione non sia solo un tema di solidarietà, ma anche una leva di crescita per l'intero sistema Paese.
"Eventi come Codeway", ha sottolineato Cirielli, "rappresentano quel mondo che internazionalizza, puntando sulla qualità dei rapporti umani. L'Italia ha nel cuore della sua azione il 'fare del bene' e creare relazioni nel sud del mondo, guidata sempre dall'Agenda di sviluppo 2020-2030, portando le capacità di una società millenaria che ha saputo creare una civiltà tecnologicamente sviluppata senza dimenticare i valori tradizionali".
A proposito del coinvolgimento degli attori privati, il viceministro ha citato il bando aperto in Farnesina per il settore profit e "la riforma sul coinvolgimento delle Regioni, che, come le università, potranno accedere senza bandi coinvolgendo il sistema privato, senza far venire meno il criterio della trasparenza grazie al monitoraggio di Dgcs e Aics. E questo in un meccanismo 'win-win', di guadagno reciproco, che può favorire la creazione di posti di lavoro ma anche trasmettere competenze, tecnologie e savoir faire imprenditoriale".
Il Governatore del Lazio, Francesco Rocca, ha evidenziato come la Regione Lazio sia "in prima linea nel promuovere una cooperazione nuova, insieme a imprese, enti locali, istituzioni e mondo non profit, puntando a trasformare le grandi sfide globali in opportunità di crescita condivisa. Le Regioni, grazie alla loro prossimità ai territori, possiedono una capacità unica di leggere i bisogni reali delle comunità. Questa vicinanza consente di costruire partenariati territoriali efficaci, basati su una comprensione profonda delle esigenze locali e su un dialogo costante con gli attori del territorio. Codeway dimostra che fare sistema è possibile. Ed è necessario", ha concluso Rocca.
Grandi protagonisti a Codeway Expo 2025 GAVI, Global Fund e Friends of the Global Fund Europe che hanno acceso i riflettori su opportunità e nuovi scenari per il settore sanitario e farmaceutico africano e per la salute globale aperti dal Piano Mattei e dalle partnership pubblico-private nella salute globale. Tra i relatori dei due panel sul tema, assieme al ministro della Salute di Zanzibar, Nassor Ahmed Mazruila, la CEO di Gavi, Sania Nishtar ha sottolineato come "il partenariato pubblico-privato sia stato centrale per il successo di Gavi nel proteggere oltre un miliardo di bambini e salvare oltre 18 milioni di vite dal 2000. Guardando al nostro prossimo periodo strategico vogliamo accelerare la collaborazione con il settore privato e con altri partner che portano nuova energia, nuove idee e nuovi investimenti, per aiutarci a proteggere più persone, da più malattie, più rapidamente che mai".
Dello stesso tenore l'intervento di Lady Roslyn Morauta, presidente del Consiglio del Global Fund, che ha ricordato come "il Global Fund sia il principale finanziatore multilaterale di sovvenzioni per la salute globale in Africa. Dalla sua nascita ha salvato oltre 65 milioni di vite e contribuito a ridurre di oltre il 61% il tasso di mortalità combinato per AIDS, tubercolosi e malaria nei Paesi in cui investe. Ma le sfide che ci attendono sono enormi: dalla crescente resistenza ai farmaci alla pressione sui sistemi sanitari causata dai cambiamenti climatici e dai conflitti. Solo attraverso una solida collaborazione tra governi, settore privato e società civile potremo costruire sistemi sanitari resilienti e inclusivi di cui l'Africa ha bisogno, e porre fine a queste tre malattie", ha concluso.
Nel corso della mattinata l'attenzione è stata puntata sull'Iniziativa Faro sul Digitale, uno dei progetti chiave del Piano Mattei, pensato per accompagnare Senegal, Ghana, Costa d'Avorio e Mozambico nei percorsi di trasformazione digitale sostenibile. Il panel, moderato dal consigliere Stefano Lo Savio (MAECI), ha riunito rappresentanti istituzionali africani e italiani, agenzie di sviluppo, imprese e organismi internazionali, in un confronto aperto sui nuovi strumenti per l'innovazione e l'accesso equo alla tecnologia.
Tra i progetti presentati, il futuro hub di intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile – che sarà inaugurato a Roma il 20 giugno con MIMIT e UNDP. "È un'opportunità concreta per i Paesi partner del Piano di accedere a tecnologie d'avanguardia, dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale ai supercomputer, e costruire insieme una nuova infrastruttura di connettività", ha spiegato Lorenzo Ortona, capo della struttura di missione del Piano Mattei.
Al centro del dibattito anche il tema della formazione: "Come utilizziamo le competenze digitali per preparare i giovani ad affrontare il mondo del lavoro?", ha chiesto Haruna Iddrisu, ministro dell'Istruzione del Ghana, sottolineando l'importanza degli hub per l'innovazione nel sistema scolastico.
Per Keyzom Ngodup (UNDP), "l'Italia sta facendo un ottimo lavoro nel sostenere la crescita economica attraverso il digitale", mentre Stephane Kounandi Coulibaly, direttore Innovazione del Ministero della Transizione Digitale della Costa d'Avorio, ha ribadito la volontà di "non essere solo consumatori, ma anche co-creatori e innovatori".
In chiusura, Roger Thiam, direttore del Ministero delle Comunicazioni del Senegal, ha lanciato un appello alle imprese italiane: "Il Senegal entra in un'era in cui la tecnologia non è più un lusso, ma un diritto. Vi invitiamo a costruire insieme a noi progetti di lungo periodo. È il nostro New Deal tecnologico".
Grande partecipazione anche per la presentazione del Padiglione italiano alla COP30, la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si svolgerà nel 2025 a Belém, in Brasile. L'incontro, moderato dalla giornalista Rita Lofano, direttrice dell'agenzia di stampa AGI, ha messo in luce il modello italiano di cooperazione pubblico-privata per promuovere l'innovazione sostenibile a livello globale. Cuore del progetto sarà AquaPraça, l'opera galleggiante firmata da Carlo Ratti, Direttore del Senseable City Lab del MIT di Boston, pensata per fondere architettura, tecnologia e sostenibilità in un'icona replicabile nei contesti climatici più estremi.
Il padiglione, illustrato dallo stesso Ratti stesso, si articolerà in due spazi complementari: AquaPraça, nella baia di Belém, e Made for Our Future, spazio istituzionale dedicato al dialogo internazionale sul clima. Insieme ospiteranno eventi, incontri e progetti in grado di rappresentare l'eccellenza italiana in campo ambientale, energetico e tecnologico. Un'opportunità per presentare soluzioni concrete e stimolare, anche su impulso italiano, l'adozione di politiche climatiche replicabili su scala globale.
Tra gli interventi, quelli di Stefano Gatti (Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina), Alessandro Guerri (Direttore Affari europei, internazionali e Finanza sostenibile – MASE), Luca Infanti (Cimolai Spa) e dell'ambasciatore del Brasile in Italia Renato Mosca, a conferma del forte partenariato tra i due Paesi nel segno dell'innovazione green.
Nel pomeriggio, la plenaria ha ospitato un panel sul TVET Africa Index 2025, che ha acceso i riflettori sul potenziale della formazione tecnica e professionale per dare risposte alla sfida demografica africana. Il ministro dell'Educazione del Ghana Haruna Iddrisu, insieme a, tra gli altri, Lorenzo Ortona, capo della struttura di missione del Piano Mattei, Marco Riccardo Rusconi – Direttore di AICS, e rappresentanti di Confindustria, De Lorenzo SpA e GPE, ha discusso come la TVET (Istruzione e Formazione Tecnica e Professionale) possa diventare strumento concreto per generare occupazione, crescita industriale e inclusione. "Il Ghana punta a dare sempre più opportunità alle nuove generazioni a partire dalle conoscenze informatiche e digitali, fino a creare delle smart schools e, in questo, il Piano Mattei non solo è strategico, ma monumentale", ha affermato a Codeway Expo Haruna Iddrisu, ministro dell'Educazione della Repubblica del Ghana, paese che conta 34 milioni di abitanti, in rapida crescita: stime ufficiali riferiscono che il 35% ha meno di 15 anni, il 38% dai 15 ai 35 anni. Una popolazione giovanissima quindi, di cui il 60% concentrata nelle aree urbane. Il ministro Idrissu ha continuato osservando che il Piano Mattei "definisce le relazioni dell'Italia con il resto del mondo", non solo col continente africano o i 14 Paesi beneficiari, diventando cartina di tornasole "dell'azione italiana nella cooperazione internazionale".
"In Ghana ci sta a cuore preparare le nuove generazioni al futuro", la premessa di Idrissu, secondo cui il Paese sarà tra quelli che, grazie alla collaborazione pubblico-privato promossa dal Piano Mattei, "saprà trarre pieno vantaggio anche a livello di educazione, digital skill e competenze nell'Ict", che il ministro dell'Educazione intende portare in classe "dall'asilo alle università", integrando queste materie "in tutti gli aspetti dell'insegnamento". Un "capitale umano" su cui "il governo intende investire per creare occupazione: è la nostra priorità- assicura-, non possiamo permetterci di perdere competenze". E conclude: "Anche grazie alle tante ong italiane che lavorano in questo settore, diventeremo degli innovatori".


Fonte: Codeway Expo 2025
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