Cina-Italia: celebrati 55 anni di relazioni bilaterali
22-06-2025 14:48 - Ambasciate
GD - Roma, 22 giu.25 - Il 55º anniversario delle relazioni diplomatiche fra Cina e Italia è stato celebrato con un convegno organizzato dalla Fondazione Studi Internazionale e Geopolitica del prof. Giancarlo Elia Valori e dall'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, nel Museo dell'Ara Pacis, a Roma.
Il convegno è stato moderato e presieduto da Oliviero Diliberto e ha visto protagonisti l'ambasciatore cinese in Italia, Jia Guide; il prof. Giancarlo Elia Valori; l'amb. Umberto Vattani, già Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri; Pino Arlacchi, già sottosegretario generale delle Nazioni Unite. Hanno peraltro portato i loro saluti e fatto un breve intervento, anche l'ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema; Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli.
Diliberto ha salutato gli ospiti ricordando come, quest'anno, si celebri anche l'80º anniversario della vittoria cinese contro il nazifascismo. Ed ha altresì ricordato la nascita, 80 anni fa, dell'ONU, oggi drammaticamente in crisi profonda, come tutte le grandi organizzazioni internazionali, dal WTO alla Corte Penale Internazionale, fino a una UE ove ciascuno Stato nazionale fa il suo particolaristico interesse.
Fonte: Luca Bagatin
Il convegno è stato moderato e presieduto da Oliviero Diliberto e ha visto protagonisti l'ambasciatore cinese in Italia, Jia Guide; il prof. Giancarlo Elia Valori; l'amb. Umberto Vattani, già Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri; Pino Arlacchi, già sottosegretario generale delle Nazioni Unite. Hanno peraltro portato i loro saluti e fatto un breve intervento, anche l'ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema; Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli.
Diliberto ha salutato gli ospiti ricordando come, quest'anno, si celebri anche l'80º anniversario della vittoria cinese contro il nazifascismo. Ed ha altresì ricordato la nascita, 80 anni fa, dell'ONU, oggi drammaticamente in crisi profonda, come tutte le grandi organizzazioni internazionali, dal WTO alla Corte Penale Internazionale, fino a una UE ove ciascuno Stato nazionale fa il suo particolaristico interesse.
Oggi, ha spiegato Diliberto, la logica della forza, ha sostituito la logica del diritto. E' come se il periodo della pandemia non ci avesse insegnato nulla, mentre avrebbe dovuto insegnarci che, l'umanità, per sopravvivere e affrontare le sfide, dovrebbe imparare a cooperare.
È poi intervenuto l'ambasciatore cinese Jia Guide, il quale ha ricordato come la cooperazione, sia in ambito economico che culturale, fra Cina e Italia abbia radici profonde e come questa abbia sempre portato a risultati fruttuosi per entrambe. Ed ha sottolineato come vi siano ben 30.000 studenti cinesi in Italia e come la Cina accolga, ogni anno, numerosi studenti italiani. Anche i rapporti in sede ONU, fra Cina e Italia e fra Cina e UE, si sono ulteriormente rafforzati, ha sottolineato l'ambasciatore. Guide ha poi rilevato come il mondo di oggi sia preda di fattori di instabilità e incertezza e di come l'unica soluzione a tale situazione sia il multilateralismo autentico; la cooperazione e un ritorno allo spirito originario dell'ONU. Per questo occorre lavorare per la pace e la sicurezza internazionale, contro la legge della giungla, contro ogni egemonismo, contro ogni mentalità da Guerra Fredda e per la promozione del diritto internazionale.
È poi intervenuto l'ambasciatore cinese Jia Guide, il quale ha ricordato come la cooperazione, sia in ambito economico che culturale, fra Cina e Italia abbia radici profonde e come questa abbia sempre portato a risultati fruttuosi per entrambe. Ed ha sottolineato come vi siano ben 30.000 studenti cinesi in Italia e come la Cina accolga, ogni anno, numerosi studenti italiani. Anche i rapporti in sede ONU, fra Cina e Italia e fra Cina e UE, si sono ulteriormente rafforzati, ha sottolineato l'ambasciatore. Guide ha poi rilevato come il mondo di oggi sia preda di fattori di instabilità e incertezza e di come l'unica soluzione a tale situazione sia il multilateralismo autentico; la cooperazione e un ritorno allo spirito originario dell'ONU. Per questo occorre lavorare per la pace e la sicurezza internazionale, contro la legge della giungla, contro ogni egemonismo, contro ogni mentalità da Guerra Fredda e per la promozione del diritto internazionale.
Ed ha, inoltre, ricordato come il ritorno di Taiwan alla Cina sia parte integrante della lotta antifascista cinese e come la rappresentanza cinese di Taiwan sia legittimamente riconosciuta dalla risoluzione 2758 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L'ambasciatore cinese ha fatto presente come Cina e Italia dovrebbero essere unite contro i dazi, gli squilibri geopolitici e la lotta al cambiamento climatico, promuovendo la libera circolazione delle persone, delle idee, delle tecnologie e investendo nello sviluppo verde. Egli ha ricordato come il Presidente cinese Xi Jinping abbia posto l'accento sul dialogo fra le civiltà, l'apprendimento reciproco e lo sviluppo di una governance più equa e volta a stabilità e pace.
Il prof. Giancarlo Elia Valori ha sottolineato come una parte del mondo stia frenando lo sviluppo dei Paesi del Sud del mondo, mentre la Cina li stia sostenendo e promuova valori comuni per tutta l'umanità, rafforzando la cooperazione internazionale, lavorando per la pace e la stabilità a lungo termine; promuovendo la sicurezza internazionale e l'inclusione culturale fra civiltà diverse. Il Sud globale dovrebbe essere il nostro partner strategico principale, non un nemico.
L'amb. Umberto Vattani ha sottolineato come sia molto importante tessere relazioni internazionali fra realtà diverse, come ha sempre fatto il prof. Giancarlo Elia Valori fin da giovane, cercando di costruire ponti e abbattendo muri. Il diplomatico ha ricordato i suoi viaggi in Cina, accanto agli allora Presidenti del Consiglio Arnaldo Forlani, nel 1978 e, successivamente, nel 1991, con Giulio Andreotti. Visite che furono poi ricambiate, nel 1992, dal Premier cinese Li Peng e, successivamente, dal Presidente cinese Jiang Zemin. L'amb. Vattani ha peraltro ricordato di essere rimasto molto colpito dal fatto che il Presidente Jang Zemin conoscesse e fosse molto amico proprio del prof. Giancarlo Elia Valori, a dimostrazione di quanto quest'ultimo abbia sempre saputo farsi amare nella Repubblica Popolare Cinese, oltre che essendo sempre stato un anticipatore degli scenari globali futuri.
È successivamente intervenuto il Sen. Pino Arlacchi, grande frequentatore della Cina, il quale ha spiegato come il successo di questo Paese si debba in particolare alla qualità della sua leadership, formatasi anche grazie alla sua cultura, sia confuciana che socialista autentica. Una cultura che ha permesso al Paese di mantenere nelle mani pubbliche i settori chiave dell'economia, mettendo il settore bancario al servizio della comunità e non del profitto privato e usando l'Intelligenza Artificiale e la tecnologia al servizio della comunità stessa. Pianificazione economica e socialismo di mercato, hanno dunque permesso, alla Cina, di diventare una potenza economica e di ottenere profitti molto più alti rispetto ai sistemi capitalisti occidentali, ha affermato il Sen. Arlacchi. Egli ha altresì fatto presente come la Cina, a differenza degli USA, non ricerchi affatto l'egemonia mondiale, ma punti alla totale indipendenza economica dal resto del mondo.
Diliberto (già parlamentare della sinistra estrema), prima di dare la parola all'on. Massimo D'Alema e a Marco Tronchetti Provera, ha affermato che, purtroppo, la gran parte della popolazione italiana, manipolata purtroppo da tanta mala informazione e da una classe dirigente china nei confronti degli USA e della NATO, non ha più, oggi, la possibilità di comprendere. E ciò ha determinato la messa a tacere del pensiero critico e del buonsenso.
L'ex premier D'Alema ha affermato che il mondo che verrà non sarà più guidato dall'Occidente, il quale dovrà necessariamente cedere lo scettro del comando. Per non essere travolti dovremo necessariamente metterci in comunicazione con le altre civiltà e misure come i dazi, i riarmi, la forza militare, finiranno per essere controproducenti. Dobbiamo, in sostanza, smettere di ricercare una egemonia perduta e l'errore degli USA è quello di ritenere che la Cina sia una forma asiatica di comunismo sovietico. Mentre la Cina è un incontro fra confucianesimo e marxismo, ovvero fra armonia orientale e conflitto occidentale hegeliano.
Il prof. Giancarlo Elia Valori ha sottolineato come una parte del mondo stia frenando lo sviluppo dei Paesi del Sud del mondo, mentre la Cina li stia sostenendo e promuova valori comuni per tutta l'umanità, rafforzando la cooperazione internazionale, lavorando per la pace e la stabilità a lungo termine; promuovendo la sicurezza internazionale e l'inclusione culturale fra civiltà diverse. Il Sud globale dovrebbe essere il nostro partner strategico principale, non un nemico.
L'amb. Umberto Vattani ha sottolineato come sia molto importante tessere relazioni internazionali fra realtà diverse, come ha sempre fatto il prof. Giancarlo Elia Valori fin da giovane, cercando di costruire ponti e abbattendo muri. Il diplomatico ha ricordato i suoi viaggi in Cina, accanto agli allora Presidenti del Consiglio Arnaldo Forlani, nel 1978 e, successivamente, nel 1991, con Giulio Andreotti. Visite che furono poi ricambiate, nel 1992, dal Premier cinese Li Peng e, successivamente, dal Presidente cinese Jiang Zemin. L'amb. Vattani ha peraltro ricordato di essere rimasto molto colpito dal fatto che il Presidente Jang Zemin conoscesse e fosse molto amico proprio del prof. Giancarlo Elia Valori, a dimostrazione di quanto quest'ultimo abbia sempre saputo farsi amare nella Repubblica Popolare Cinese, oltre che essendo sempre stato un anticipatore degli scenari globali futuri.
È successivamente intervenuto il Sen. Pino Arlacchi, grande frequentatore della Cina, il quale ha spiegato come il successo di questo Paese si debba in particolare alla qualità della sua leadership, formatasi anche grazie alla sua cultura, sia confuciana che socialista autentica. Una cultura che ha permesso al Paese di mantenere nelle mani pubbliche i settori chiave dell'economia, mettendo il settore bancario al servizio della comunità e non del profitto privato e usando l'Intelligenza Artificiale e la tecnologia al servizio della comunità stessa. Pianificazione economica e socialismo di mercato, hanno dunque permesso, alla Cina, di diventare una potenza economica e di ottenere profitti molto più alti rispetto ai sistemi capitalisti occidentali, ha affermato il Sen. Arlacchi. Egli ha altresì fatto presente come la Cina, a differenza degli USA, non ricerchi affatto l'egemonia mondiale, ma punti alla totale indipendenza economica dal resto del mondo.
Diliberto (già parlamentare della sinistra estrema), prima di dare la parola all'on. Massimo D'Alema e a Marco Tronchetti Provera, ha affermato che, purtroppo, la gran parte della popolazione italiana, manipolata purtroppo da tanta mala informazione e da una classe dirigente china nei confronti degli USA e della NATO, non ha più, oggi, la possibilità di comprendere. E ciò ha determinato la messa a tacere del pensiero critico e del buonsenso.
L'ex premier D'Alema ha affermato che il mondo che verrà non sarà più guidato dall'Occidente, il quale dovrà necessariamente cedere lo scettro del comando. Per non essere travolti dovremo necessariamente metterci in comunicazione con le altre civiltà e misure come i dazi, i riarmi, la forza militare, finiranno per essere controproducenti. Dobbiamo, in sostanza, smettere di ricercare una egemonia perduta e l'errore degli USA è quello di ritenere che la Cina sia una forma asiatica di comunismo sovietico. Mentre la Cina è un incontro fra confucianesimo e marxismo, ovvero fra armonia orientale e conflitto occidentale hegeliano.
In questo senso, i comunisti cinesi, ha sottolineato D'Alema, hanno saputo costruire una nuova armonia, imparando dagli errori del passato, promuovendo così, un'evoluzione dialettica.
Marco Tronchetti Provera ha portato i suoi saluti e riassunto il ruolo strategico di Pirelli in Cina e in tutti i Paesi ove produce e distribuisce i suoi prodotti.
Marco Tronchetti Provera ha portato i suoi saluti e riassunto il ruolo strategico di Pirelli in Cina e in tutti i Paesi ove produce e distribuisce i suoi prodotti.
Non è potuto intervenire, invece, l'amb. Alberto Bradanini, che ha portato comunque i suoi saluti.
Inutile sottolineare che il convegno è stato molto interessante e che, se di convegni come questo, fossero pieni i palinsesti televisivi, le pagine web e magari fossero fatti anche nelle scuole, molto probabilmente ci sarebbe molto materiale sul quale riflettere per aprire un po' la mente e sviluppare maggior buonsenso e pensiero critico.
Mi ha fatto molto piacere incontrare, oltre a Fabio Massimo Parenti, i cui libri sulla Cina ho spesso recensito, anche la carissima amica Paola Bergamo, nipote di uno fra i miei eroi preferiti e del quale ho molto scritto, ovvero Mario Bergamo (1892 - 1963), ultimo Segretario del Partito Repubblicano Italiano, prima dell'avvento del fascismo, che lo costrinse a un esilio dal quale volutamente mai tornò.
Paola mi ha peraltro raccontato un interessante aneddoto, ovvero il fatto che suo padre, Giorgio Mario, inviò a Mao Tse-Tung una copia del saggio di Mario Bergamo, "Nazionalcomunismo" e questi – rimastone colpito e affascinato - ricambiò inviandogli una copia del "Libretto Rosso", con una preziosa dedica.
Un fil rouge, è il caso di dirlo, che unì due combattenti per la libertà e l'emancipazione, ciascuno nel suo ambito, ciascuno a suo modo, nel solco di un repubblicanesimo socialista che non dovrebbe mai rimanere solo sulla carta.
Luca Bagatin
www.amoreeliberta.blogspot.it
Inutile sottolineare che il convegno è stato molto interessante e che, se di convegni come questo, fossero pieni i palinsesti televisivi, le pagine web e magari fossero fatti anche nelle scuole, molto probabilmente ci sarebbe molto materiale sul quale riflettere per aprire un po' la mente e sviluppare maggior buonsenso e pensiero critico.
Mi ha fatto molto piacere incontrare, oltre a Fabio Massimo Parenti, i cui libri sulla Cina ho spesso recensito, anche la carissima amica Paola Bergamo, nipote di uno fra i miei eroi preferiti e del quale ho molto scritto, ovvero Mario Bergamo (1892 - 1963), ultimo Segretario del Partito Repubblicano Italiano, prima dell'avvento del fascismo, che lo costrinse a un esilio dal quale volutamente mai tornò.
Paola mi ha peraltro raccontato un interessante aneddoto, ovvero il fatto che suo padre, Giorgio Mario, inviò a Mao Tse-Tung una copia del saggio di Mario Bergamo, "Nazionalcomunismo" e questi – rimastone colpito e affascinato - ricambiò inviandogli una copia del "Libretto Rosso", con una preziosa dedica.
Un fil rouge, è il caso di dirlo, che unì due combattenti per la libertà e l'emancipazione, ciascuno nel suo ambito, ciascuno a suo modo, nel solco di un repubblicanesimo socialista che non dovrebbe mai rimanere solo sulla carta.
Luca Bagatin
www.amoreeliberta.blogspot.it
Fonte: Luca Bagatin