News
percorso: Home > News > Ambasciate

Brasilia: Ambasciata presenta nuovo romanzo di scrittrice Chiara Gentile

05-12-2025 15:08 - Ambasciate
GD - Brasilia, 5 dic. 25 - L’Ambasciata d’Italia a Brasilia ha presentato il romanzo “Tempo primo” (Efesto Edizioni, 2025) della scrittrice Chiara Gentile. L’evento è stato aperto dall’Ambasciatore Alessandro Cortese, che ha sottolineato: come “Questa iniziativa conferma l’impegno dell’Ambasciata nella promozione della lingua e della letteratura italiana in Brasile, mettendo in risalto il lavoro di un’autrice talentuosa e in piena ascesa, residente nel Paese”.
Lanciato in Italia nel prestigioso Salone del Libro di Torino e già presentato a Parma, Napoli e Roma, il libro arriva ora nella capitale federale per il suo primo evento in Brasile.
Nata a Roma nel 1984, laureata in Lettere e Antropologia alla Sapienza Università di Roma e residente a Brasilia dal 2011, Chiara Gentile è autrice di saggi pubblicati in Italia e in Brasile e vincitrice di un premio letterario presieduto dalla scrittrice Dacia Maraini. “Tempo primo” è il suo secondo romanzo, dopo Sassi (Tarka, 2022).
Nelle pagine di “Tempo primo”, Chiara Gentile dà vita a Eloisa Molnar Budai, professoressa universitaria di letteratura che, dopo un incidente che sconvolge la sua esistenza, si ritira nella propria casa, costretta ad affrontare un periodo di sospensione e introspezione. Ed è in questo intervallo, quando i confini tra silenzio e creazione si fanno più sottili, che nota la presenza di una giovane violinista nella casa di fronte. Da questo incontro poetico e inatteso, la narrazione si apre, in strati di memoria che attraversano Budapest, Firenze e Roma, guidando il lettore in una riflessione delicata sull’identità, la fragilità e le forze che plasmano l’esperienza umana.
Tra infanzia ed età adulta, guerra e perdono, scrittura e musica, l’intensa traiettoria di “Tempo primo” trova nella voce del violino la sua colonna sonora.
Secondo l’autrice, il romanzo indaga come ogni individuo riorienti il proprio cammino di fronte a un evento capace di trasformare il senso stesso dell’esistenza.
“Il libro mostra come i dolori più profondi, imponendo un nuovo ritmo e la necessità di ripensare la propria storia, permettano il sorgere di nuovi modi di sentire e dare significato”, ha affermato. “È un ritorno al tempo primo, un concetto musicale che ricorda come, per andare avanti, spesso sia necessario fare silenzio e tornare all’inizio”.
Durante l’evento è stata annunciata l’imminente traduzione in portoghese dell’opera.


Fonte: Ambasciata