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Brasile: amb. Cortese, “Tajani spinge brand Italia in Brasile”

13-10-2024 17:14 - Ambasciate
GD - San Paolo, 13 ott. 24 - "Concretezza" e "operatività": l'ambasciatore italiano in Brasile, Alessandro Cortese, ha scelto queste due parole chiave per caratterizzare la recente missione del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in America Latina.
In una conversazione con l'ANSA, il diplomatico ha evidenziato come i due concetti rispecchino ampiamente il senso degli appuntamenti di Tajani a San Paolo, nel 150º anniversario dell'immigrazione italiana in Brasile, e nella città con la comunità tricolore più grande al mondo fuori dall'Italia.
Una collettività che ha largamente contribuito a rendere lo stato il primo motore economico del Paese sudamericano, in un "anno straordinario per le relazioni tra Italia e Brasile".
La strategia del vicepremier, "che punta a portare la partnership industriale e commerciale bilaterale al suo più alto livello", anche con scambi tra materie prime e prodotti, ha preso corpo già nelle riunioni col governatore Tarcisio de Freitas, e col ministro Rui Costa, coordinatore dell'esecutivo del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, entrambi invitati da Tajani a Roma.
Un piano, quello del ministro degli Esteri, che ha trovato la sua massima espressione nel Business Forum Italia-Brasile.
"Un successo non solo in termini di qualità, con la partecipazioni di big del livello di Paolo Scaroni, Pietro Labriola, dei vertici di numerose aziende italiane già presenti sul territorio, e brasiliane con imprenditori del calibro di Carlo Bauducco e Rubens Ometto, ma anche per i numeri, con oltre 350 imprese iscritte", spiega l'ambasciatore.
All'evento, ospitato dalla Federazione degli industriali dello stato di San Paolo, Costa, responsabile del 'Programma di accelerazione crescita' (Pac) - che conta su un pacchetto di 300 miliardi di euro per investimenti in due anni - ha dettagliato le grandi opportunità per gli italiani: dalle infrastrutture (soprattutto ferroviarie), all'energia, all'ambiente.
"Un'occasione che può facilitare anche gli investimenti brasiliani in Italia. E partnership, con 200 progetti già avviati", ha osservato l'Amb. Cortese.
Anche l'inaugurazione dell'ufficio Simest nel palazzo del Consolato generale d'Italia è stato un elemento di grande concretezza. "Un punto di riferimento in più a disposizione delle aziende. Un tassello che si aggiunge a quello di SAce, ICE Agenzia e ENIT", ha commentato il diplomatico, ricordando il memorandum di intesa firmato da Cassa depositi e prestiti e Sace con Banco do Brasil. Il documento stabilisce una linea di credito da 250 milioni di euro (ampliabile a mezzo miliardo), per progetti in energie alternative, e per la ricostruzione dello stato di Rio Grande do Sul, devastato dalle alluvioni. Una nuova testimonianza della solidarietà verso un territorio con una larga collettività di italo-discendenti.
E in tema di infrastrutture, l'ambasciatore ha evidenziato anche l'accordo siglato dall'impresa Valente per il collegamento ferroviario nel porto di Aracruz, nello stato a forte presenza italiana di Espirito Santo.
D'altra parte, anche il commercio, "può essere avvantaggiato dalla presenza di rapporti industriali più intensi", sottolinea infine l'ambasciatore, ricordando gli auspici del vicepremier per l'accordo UE-Mercosur, e all'alleggerimento dei dazi.
A fare da cornice alla missione, "un anno senza precedenti per le relazioni bilaterali" favorite dall'intrecciarsi delle presidenze G7-G20, un intenso scambio di ministri, la visita del presidente Sergio Mattarella e l'arrivo a breve della premier Giorgia Meloni, preceduta dalla missione dei presidenti di Camera e Senato, il 7 novembre.
“È un'offensiva politico-diplomatica”, ha concluso l'amb. Cortese. “Una ricca semina, che starà anche alla diplomazia, alle istituzioni e alle aziende italiane presenti in Brasile far fruttare".


Fonte: ANSA