Aspen: “La battaglia di Pavia e il futuro della difesa europea (1525-2025)”
09-10-2024 15:00 - Agenda
GD - Roma, 9 ott. 24 – L'Aspen Institute Italia con la collaborazione della Marina Militare, Comune di Pavia, Intesa Sanpaolo e Università degli Studi di Pavia e con il contributo di ENI, Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Leonardo, ha organizzato per il 19 ottobre (dalle ore 9.30 alle 13.30) a Pavia nel Castello Visconteo la terza edizione della Conferenza internazionale “La battaglia di Pavia e il futuro della difesa europea (1525-2025)”.
Intervengono ai lavori Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy; Guido Crosetto, ministro della Difesa con un videomessaggio. Alla data, l’incontro prevede la partecipazione in presenza tra gli altri di Giulio Tremonti, presidente di Aspen Institute Italia e presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati; Carmine Masiello, capo di Stato Maggiore dell’Esercito; Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina Militare; Teo Luzi, comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri; Giuseppe Cavo Dragone, presidente designato del Comitato Militare NATO; Giuseppe Zafarana, presidente dell'ENI; amb. Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo; Biagio Mazzotta, presidente di Fincantieri; Stefano Lucchini, chief Institutional Affairs and External Communication Officer, Intesa Sanpaolo; Mircea Dan Geoană, già vicesegretario generale della NATO e presidente e fondatore di Aspen Institute Romania; amb. Alessandro Minuto Rizzo, presidente della NATO Defense College Foundation; Michele Lissia, sindaco di Pavia; Angelo Maria Petroni, segretario generale di Aspen Institute Italia e ordinario di Logica e Filosofia della Scienza alla Sapienza Università di Roma; Marta Dassù, senior Advisor European Affairs di Aspen Institute Italia e direttrice di "Aspenia".
La conferenza è parte di un progetto pluriennale di Aspen Institute Italia. L’edizione 2024 si concentra sul potere navale e sul diritto alla libera navigazione, e dunque tanto sulla dimensione marittima della guerra in Ucraina quanto sulle sfide che caratterizzano questo dominio anche in altre aree, analizzando il ruolo che Italia, Europa e NATO vi svolgeranno.
Per questa ragione, la conferenza e il Rapporto che è stato elaborato per l’occasione si sono avvalsi della collaborazione della Marina Militare. Al centro del dibattito, il futuro della difesa europea che ha bisogno oggi di passi avanti concreti in diversi campi, fra cui certamente si annovera il dominio navale. Del resto, capisaldi dell’economia mondiale, quali porti, piattaforme petrolifere, gasdotti, oleodotti e cavi sottomarini sono soggetti a crescenti minacce determinate dalla competizione internazionale e rese più frequenti anche a causa del cambiamento climatico.
Come ha dimostrato il conflitto russo-ucraino, non si può sottovalutare, inoltre, il ruolo che le tecnologie cosiddette “disruptive” stanno già avendo sul campo per tutte le forze armate. In tale contesto, è evidente come la difesa europea nel dominio marittimo richieda la cooperazione di più attori, dalle marine nazionali alle guardie costiere, dall’industria alle aziende energetiche.
Del resto, la base industriale della difesa rimane un fattore chiave nella competizione internazionale: basti pensare a quanto le capacità di produzione di munizionamento e di polvere da sparo siano determinanti nel conflitto russo-ucraino. In Europa sarà necessario spendere di più e meglio, individuando con urgenza priorità e approcci condivisi. Intanto, il drastico cambio di priorità nella difesa, determinato dai conflitti in atto, ha già innescato mutamenti epocali. Anche senza gli Stati Uniti, che rappresentano ancora il principale attore dell’investimento in questo campo con circa 875 miliardi di dollari (810 miliardi di euro) spesi lo scorso anno, nel 2023 gli alleati europei della NATO hanno investito in difesa circa 390 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente.
* La Battaglia di Pavia - Nel 1525 si è svolta la battaglia di Pavia. Aspen Institute Italia ha avviato un progetto pluriennale (dal 2022 al 2025, anno del cinquecentenario) che intende valorizzare le rilevanti analogie fra questo evento di portata storica e le attuali sfide geopolitiche, rese ancora più complesse dal conflitto russo-ucraino e da quelli mediorientali. La battaglia di Pavia fu, infatti, la prima grande battaglia europea, per composizione degli eserciti e per la scala geopolitica degli obiettivi e delle operazioni. Allo stesso tempo, la battaglia di Pavia fu anche rivoluzionaria, nella sua dimensione tecnologica, in quanto vide l’avvento dell’arma da fuoco usata, per la prima volta, in modo risolutivo sul campo di battaglia, senza dimenticare gli aspetti politico-sociali, con il popolo che sconfiggeva la nobiltà. Non stupisce che la battaglia di Pavia abbia avuto ripercussioni importanti nei decenni e secoli a venire, contribuendo a segnare un’epoca caratterizzata già da altre importanti rotture, dalla caduta di Costantinopoli alla scoperta dell’America, dalla riforma protestante all’inizio di quella piccola era glaciale che avrebbe accompagnato l’umanità fino a metà Ottocento.
I giornalisti e gli operatori interessati a seguire l’evento in presenza sono pregati di accreditarsi https://www.aspeninstitute.it/accredito-evento/ entro e non oltre le ore 17.00 del 18 ottobre.
Fonte: Redazione
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