Argentina al top al 40° Festival Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste
20-11-2025 14:35 - Arte, cultura, turismo
GD - Trieste, 20 nov. 25 - L'Argentina vince il 40° Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste. Sono suoi il Miglior Film e la Migliore Colonna Sonora al Concorso Ufficiale, il Premio Speciale della Giuria nella sezione Contemporanea Concorso, il Premio Malvinas e il Premio Mundo Latino. Il Messico si afferma con tre film – Migliore Regia, Migliore interprete e Migliore Produzione -Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Paraguay, Repubblica Dominicana e Spagna sono tra i Paesi premiati nelle diverse sezioni, da giurie che hanno sottolineato la grande difficoltà oggi di legami familiari solidi, la crescita di solitudini inespresse, l’aumento di ambienti deturpati dalla follia e dal consumismo umano, ma anche la forza delle Memoria, della solidarietà, della potenza dell’autenticità e della ricerca della verità.
La cerimonia di premiazione ha contato sulla presenza del ministro plenipotenziario Antonella Cavallari, segretario generale dell' IILA Organizzazione Internazionale Italo Latino Americana e prossimo ambasciatore d'Italia a Creta. Era accompagnata da una delegazione di quattro ambasciatori latinoamericani e la serata conclusiva ha assunto un significato ancora più speciale grazie alla sua presenza che ha onorato con la sua partecipazione un’edizione simbolo di 40 anni di storia, incontri e dialogo tra culture e ha dato occasione al Festival di ringraziare, tramite la sua presenza, il ministero degli Affari Esteri per il patrocinio concessogli.
Il Festival, da sempre ponte tra l’Europa e l’America Latina, si conferma così un punto di riferimento nel panorama cinematografico internazionale, capace di valorizzare le migliori produzioni ibero-latinoamericane e di promuovere la conoscenza reciproca attraverso il linguaggio universale del cinema.
Un pubblico numeroso, attento e coinvolto ha seguito le 76 proiezioni, il convegno e gli incontri e ha partecipato alla consegna dei premi ufficiali alle opere vincitrici, alla presenza di autorità e rappresentanti istituzionali, registi, attori, produttori, cinefili e appassionati del grande schermo, in un clima di celebrazione e condivisione che da 40 anni contraddistingue il Festival triestino.
Il film argentino "Escritor" di Paula De Luque si aggiudica il concorso ufficiale e vince come Miglior Film - un'opera esemplare che affronta brillantemente una storia scomoda ma necessaria – e per la Migliore Colonna Sonora selezionata dai musicisti del Conservatorio Tartini di Trieste.
Fonte: Redazione
La cerimonia di premiazione ha contato sulla presenza del ministro plenipotenziario Antonella Cavallari, segretario generale dell' IILA Organizzazione Internazionale Italo Latino Americana e prossimo ambasciatore d'Italia a Creta. Era accompagnata da una delegazione di quattro ambasciatori latinoamericani e la serata conclusiva ha assunto un significato ancora più speciale grazie alla sua presenza che ha onorato con la sua partecipazione un’edizione simbolo di 40 anni di storia, incontri e dialogo tra culture e ha dato occasione al Festival di ringraziare, tramite la sua presenza, il ministero degli Affari Esteri per il patrocinio concessogli.
Il Festival, da sempre ponte tra l’Europa e l’America Latina, si conferma così un punto di riferimento nel panorama cinematografico internazionale, capace di valorizzare le migliori produzioni ibero-latinoamericane e di promuovere la conoscenza reciproca attraverso il linguaggio universale del cinema.
Un pubblico numeroso, attento e coinvolto ha seguito le 76 proiezioni, il convegno e gli incontri e ha partecipato alla consegna dei premi ufficiali alle opere vincitrici, alla presenza di autorità e rappresentanti istituzionali, registi, attori, produttori, cinefili e appassionati del grande schermo, in un clima di celebrazione e condivisione che da 40 anni contraddistingue il Festival triestino.
Il film argentino "Escritor" di Paula De Luque si aggiudica il concorso ufficiale e vince come Miglior Film - un'opera esemplare che affronta brillantemente una storia scomoda ma necessaria – e per la Migliore Colonna Sonora selezionata dai musicisti del Conservatorio Tartini di Trieste.
Il cileno/paraguayano "De astronautas y fantasmas" di Luis R. Vera – che lascia un messaggio positivo per il futuro, attraverso il naturale sbocco in un amore giovanile consapevole - ottiene il Premio Speciale della Giuria.
Migliore Regia per "La puerta verde" - La completa onestà con cui ci guida rivela un impressionante controllo del tempo e dello spazio mentre si addentra in un Messico poco conosciuto, persino ai messicani stessi- di Guillermo Vejar una coproduzione Messico/Bosnia Erzegovina.
La Miglior Sceneggiatura è per "La invención de las especies" di Tania Hermida Ecuador/Cuba, una delicata storia di recupero dopo una perdita in una natura ancora vera.
Il Premio al Miglior Interprete va a tutto il cast di "Lluvia" - L’Intero gruppo di attori, magistralmente diretti, rende in modo molto credibile, e con grande intensità, un insieme di personaggi diversi - di Rodrigo García Saiz, Messico.
In Contemporanea Concorso è colombiano il Miglior Film "Semillas" - la storia di formazione di una bambina negli anni dell'adolescenza in un ambiente rurale maschile nel Llano colombiano - di Eliana Niño e della Repubblica Dominicana la Migliore Sceneggiatura "Nieta de mi abuela" di Tatiana Fernández Geara, Gina Giudicelli, Natalia Peralta Rincón, storia di una solitudine femminile senza tempo scritta a sei mani da tre donne.
In Contemporanea Concorso è colombiano il Miglior Film "Semillas" - la storia di formazione di una bambina negli anni dell'adolescenza in un ambiente rurale maschile nel Llano colombiano - di Eliana Niño e della Repubblica Dominicana la Migliore Sceneggiatura "Nieta de mi abuela" di Tatiana Fernández Geara, Gina Giudicelli, Natalia Peralta Rincón, storia di una solitudine femminile senza tempo scritta a sei mani da tre donne.
Lo splendido "Identidad" di Florencia Santucho, Rodrigo Vázquez-Salessi, una coproduzione Argentina/Regno Unito vince il Premio Speciale della Giuria, una storia vera di recupero di un’identità in una delle famiglie che più si è battuta per i diritti umani e il rispetto della persona e che dà speranza a coloro che, desaparecidos, sono ancora senza nome.
Il premio alla Miglior Produzione al messicano "Un mundo para mi" di Alejandro Zuno, una produzione messicana di alto livello che pone inquietanti interrogativi sull'identità sessuale dei bambini, sulla responsabilità genitoriale e sull'interventismo della scienza.
Va all’Argentina anche il Premio Malvinas con "Lago escondido, soberanía en juego" di Camilo Gómez Montero.
Va all’Argentina anche il Premio Malvinas con "Lago escondido, soberanía en juego" di Camilo Gómez Montero.
E di nuovo all’Argentina il Premio Mundo Latino con "Un mundo recobrado" di Laura Bondarevsky.
Il Premio del Pubblico, che raccoglie invece le preferenze del Pubblico in sala, ha incoronato "Adiós Cuba", il film cubano di Rolando Díaz.
Un ringraziamento al Museo della Comunità Ebraica "Carlo e Vera Wagner", che ha visto la prima parte della sezione Shalom: il sentiero ebraico in America Latina, con quattro film a tema ebraico. Prima dell'inizio delle proiezioni, il 9 novembre, un momento speciale per il Festival con il Rabbino Ariel Haddad, il Commisario Capo della Polizia di Stato, Francesco Camerotto, della Questura di Trieste, e il direttore del Festival Rodrigo Diaz, a testimonianza dell'impegno e della vicinanza della Polizia di Stato alla Memoria e al Ricordo, temi che da sempre caratterizzano l'attività dell'Ufficio storico.
E un ringraziamento anche al Lets - Museo della Letteratura a Trieste e al suo responsabile Riccardo Cepach per la cura della sezione Cinema e Letteratura - proposte di dieci opere programmate con doppie proiezioni pomeridiane.
Un ringraziamento al Museo della Comunità Ebraica "Carlo e Vera Wagner", che ha visto la prima parte della sezione Shalom: il sentiero ebraico in America Latina, con quattro film a tema ebraico. Prima dell'inizio delle proiezioni, il 9 novembre, un momento speciale per il Festival con il Rabbino Ariel Haddad, il Commisario Capo della Polizia di Stato, Francesco Camerotto, della Questura di Trieste, e il direttore del Festival Rodrigo Diaz, a testimonianza dell'impegno e della vicinanza della Polizia di Stato alla Memoria e al Ricordo, temi che da sempre caratterizzano l'attività dell'Ufficio storico.
E un ringraziamento anche al Lets - Museo della Letteratura a Trieste e al suo responsabile Riccardo Cepach per la cura della sezione Cinema e Letteratura - proposte di dieci opere programmate con doppie proiezioni pomeridiane.
Fonte: Redazione














