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Amb. Vento, libro «Il XX secolo non è finito. Transizioni e ambiguità»

05-03-2025 13:34 - Ambasciate
GD – Roma, 5 mar.25 – Il nuovo libro dell'amb. Sergio Vento «Il XX secolo non è finito. Transizioni e ambiguità» (Rubbettino Editore) è una riflessione sulla politica internazionale, il ruolo dell'Italia e le sfide della globalizzazione. Il libro offre infatti un'analisi approfondita delle trasformazioni politiche, economiche e diplomatiche che hanno segnato il Novecento e che continuano a influenzare gli equilibri globali nel XXI secolo.
Con la sua esperienza di diplomatico di lungo corso, Vento fornisce una chiave di lettura originale e incisiva sulle grandi questioni della nostra epoca, mettendo in discussione la visione tradizionale secondo cui il XX secolo si sarebbe concluso con la fine della Guerra Fredda e il crollo dell'Unione Sovietica.
Il superamento della Guerra Fredda, definizione mediatica di indubbio successo che aveva mascherato per 45 anni le spartizioni dell'Europa a Yalta e della Germania a Potsdam fra i due Imperi vincitori della Seconda Guerra Mondiale, ha riaperto il vaso di Pandora delle identità e delle sovranità che avrebbero dovuto diluirsi nella ambigua e concomitante globalizzazione finanziaria e tecnologica. Tutte le crisi di un Ventesimo Secolo, di cui si era frettolosamente decretata la fine (o la “brevità” secondo Eric Hobsbawm), si sono puntualmente riproposte, dal Baltico al mar Nero, dal Vicino Oriente al Golfo, dai vari scacchieri africani all'Indopacifico.
Tale dinamica è stata accompagnata da una duplice sfida: il risveglio degli Imperi dell'Eurasia (ottomano, russo, cinese, persiano, indiano); la simmetrica crisi della democrazia rappresentativa, con le sfide del crescente astensionismo e dell'indebolimento della classica forma-partito, sostituita da movimenti populisti. La cosiddetta policrisi geopolitica si manifesta sullo sfondo della competizione economica e tecnologica fra Stati Uniti e Cina ed è accompagnata da fenomeni quali le incognite climatiche, le minacce pandemiche e i flussi migratori incontrollati.
Il XX Secolo non è finito è una raccolta di esperienze e testimonianze attraverso le dinamiche sfociate nell'attuale, evidente erosione della governance, viceversa indispensabile ad un sistema multipolare di relazioni internazionali.
Attraverso un racconto che intreccia la memoria personale con l'analisi geopolitica, il XX secolo non è finito esplora le ambiguità e le transizioni che caratterizzano il nostro tempo. L'autore ripercorre la sua formazione, l'ambiente familiare e i primi passi nel mondo della diplomazia, per poi immergersi nella descrizione dei principali snodi della politica estera italiana e delle relazioni internazionali.
Tra i temi trattati nel libro «Il XX secolo non è finito. Transizioni e ambiguità» ci sono il rapporto tra Italia e Mediterraneo: dalla crisi petrolifera alle sfide contemporanee dell'energia e della sicurezza; la politica estera italiana nella Jugoslavia degli anni '80 e '90: il peso dell'influenza austro-tedesca e il ruolo dell'Italia nei Balcani prima della dissoluzione della Federazione Jugoslava; la crescita della Cina e l'illusione della globalizzazione: come l'Occidente ha sottovalutato l'espansione economica e tecnologica del gigante asiatico; l'evoluzione del multilateralismo: dall'ONU alla NATO, passando per l'OCSE e il G7, Vento offre una panoramica critica sugli organismi internazionali e il loro ruolo nell'attuale scenario geopolitico; gli errori strategici dell'Occidente: dalla gestione della transizione post-sovietica al fallimento delle guerre in Medio Oriente, l'autore analizza le scelte che hanno portato a un mondo sempre più instabile e frammentato.
Nel suo libro l'amb. Vento non si limita a un'analisi storica, ma offre anche una visione propositiva per il futuro dell'Italia nello scenario internazionale. L'autore suggerisce infatti due riforme strategiche fondamentali per rafforzare il ruolo del Paese: a) la creazione di un Consiglio per la Sicurezza Nazionale, un organo istituzionale che supporti il governo nelle decisioni strategiche, proteggendo l'interesse nazionale in un contesto geopolitico sempre più complesso; b) l'istituzione di un centro parlamentare di analisi strategica, sul modello della Stiftung für Wissenschaft und Politik [Fondazione per la scienza e la politica - ndr]del Bundestag tedesco, per garantire che le decisioni di politica estera siano basate su un confronto strutturato e approfondito.
Secondo l'amb. Vento, il ritorno a una politica estera più consapevole e autonoma è essenziale per garantire all'Italia una posizione rilevante nello scacchiere globale. L'autore invita a superare il provincialismo e a rafforzare le relazioni transalpine, mediterranee e transatlantiche con un approccio pragmatico e realistico.
«Il XX secolo non è finito. Transizioni e ambiguità» si rivolge a un pubblico ampio: studiosi di politica internazionale, giornalisti, diplomatici, ma anche tutti quei lettori interessati a comprendere le dinamiche globali che influenzano la nostra vita quotidiana. Attraverso uno stile chiaro e un'argomentazione solida, Sergio Vento offre un contributo prezioso al dibattito su quale direzione debba prendere l'Italia in un mondo in continua trasformazione.
L'amb. Sergio Vento è nato a Roma il 30 maggio 1938. Ha studiato a Roma laureandosi in scienze politiche nel 1960. Nel 1963 entra in carriera diplomatica, lavorando inizialmente con i sottosegretari Arialdo Banfi e Mario Zagari. Ha ricoperto incarichi di rilievo nelle ambasciate italiane a L'Aia (1967-1970), Buenos Aires (1970-1972) e Ankara (1972-1975). Dal 1979 al 1984 è vice-rappresentante permanente italiano all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico OCSE a Parigi. Dal 1987 al 1989 è consigliere diplomatico del ministro Giuliano Amato e del vicepresidente del Consiglio Gianni De Michelis.
Dal 1989 al 1992 è ambasciatore d'Italia a Belgrado. Ambasciatore di grado dal 1991. Dal 1992 al 1995 è consigliere diplomatico dei presidenti del consiglio Giuliano Amato, Carlo Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi e Lamberto Dini. È stato inoltre sherpa ai G7 di Halifax (1995) e Lione (1996). Dal 1995 al 1999 è ambasciatore a Parigi. Dal 1999 al 2003 è rappresentante permanente italiano allle Nazioni Unite e dal 2003 al 2005 ambasciatore d'Italia a Washington DC. Nel 2005 lascia la carriera diplomatica per raggiunti limiti di età.
Dopo il ritiro dall'attività diplomatica ha fondato una propria società di consulenza. Dal 2005 al 2007 è stato senior business advisor dello studio legale McDermott Will & Emery. Dal 2006 è docente di relazioni internazionali all'Università LUISS di Roma e presidente di Nord Est Merchant Due (società di risparmio gestito della Banca Popolare di Vicenza). Dal 2008 al 2010 è stato presidente di Autostrade del Molise SpA. È infine vicepresidente dell'Ente Nazionale per il Microcredito.
«Il XX secolo non è finito. Transizioni e ambiguità» di Sergio Vento - Rubbettino Editore - 262 p – 19,00 €


Fonte: Redazione